giovedì 17 novembre 2011

Arrivano i nostri

La nuova dittatura europea

Non occorre essere esperti di statistica, o di politica o di economia per capire la gravità del momento storico che l’Italia e tutta l’Europa, anzi il mondo intero sta vivendo. Ma a noi interessa innanzitutto la nostra patria che sta per essere travolta da un cataclisma ben peggiore dello tsunami che ha sconvolto i paesi asiatici nel Natale del 2004.
Eppure la gente, i media, la politica nazionale, europea e perfino mondiale, insomma tutti all’unisono plaudono festosi e gaudenti a questi nuovi cambiamenti politici che si possono considerare autentici stravolgimenti della nostra democrazia e libertà presentati in modo subdolo e ipocrita come se arrivassero i veri liberatori.Forse ce ne accorgeremo presto di quanto ingannevole sia questo trionfo, eppure per certi ideologi della falsità, per certi detonatori della menzogna o esperti nell’urlo di piazza, nessuna austerity, nessuna tirannia, nessun cappio al collo saranno mai sufficienti per ravvedersi, per fare marcia indietro, proclamando il “mea culpa” o per lo meno ammettendo che forse, “si stava meglio quando si stava peggio!”.
Chi è imbevuto di ideologia, di comunismo, di relativismo non imparerà mai dalle lezioni della vita e della storia, salvo la conversione sullo stile di San Paolo, e continuerà a inneggiare al tiranno considerandolo il vero liberatore.
Ormai nessuno ne fa più mistero: questa Unione Europea si sta rivelando la nuova dittatura, il vero tiranno che, soppiantando la sovranità nazionale, decide, pena la ghigliottina, chi deve comandare o dirigere, chi deve trionfare, chi deve essere sostituito o calunniato, chi distrutto, chi annientato, ecc. e tutto questo in
mezzo agli applausi scroscianti delle folle e dei media che, nella loro stupidità, acclamano ai nuovi liberatori. Purtroppo non si impara mai dalla storia!
Certo, chi comanda e decide ormai a livello planetario, è la massoneria, le lobby non più tanto occulte, ma ormai ben palesi, e solo gli iscritti possono beneficiare di tanto “onore”, godendo di tutti i benefici, sia a livello economico, con stipendi mensili che il cittadino comune percepisce in due-tre anni di lavoro, sia a livello legislativo perché la legge li difende sempre e comunque a costo di condannare un innocente, sia a livello politico perché si scambiano gli scanni reciprocamente a seconda della convenienza, insomma a tutti i livelli perché sono i più potenti del mondo, dal punto di vista umano! E lo sono diventati a forza di rinnegare Dio per prostrarsi davanti a satana, ma... attenzione! Perché a Dio non la si fa! Prima o poi arriverà per tutti quella “falce” di manzoniana memoria che uguaglia tutte le erbe del prato, e ciò che adesso brilla per pochi anni di sinistro bagliore luciferino, un domani prossimo si trasformerà in fornace di zolfo ardente per tutta l’eternità, “dove sarà pianto e stridore di denti”, conferma con forza Gesù Cristo.
E i cittadini, il popolo-bue che deve essere tutelato, protetto e difeso nei suoi diritti che fa? Il popolo bue più è bastonato e più applaude, più è umiliato e più inneggia al liberatore, più è avvilito e ancor di più trova la forza della disperazione per cantare “arrivano i nostri a cavallo di un caval!”.
Certo, anche il popolo, una volta abbandonato Dio, il Signore, per prostrarsi davanti alle nuove “divinità” ai nuovi “liberatori a cavallo di un caval”, perde il ben dell’intelletto e finisce schiavo del tiranno battendogli le mani come un pulcinella.
Svegliati, Italia, e ricorri subito all’unica, potente arma che possiedi per la tua liberazione: il crocifisso e la preghiera cristiana, personale e comunitaria, anche se i preti non ti appoggiano più perché sono troppo impegnati ad applaudire.

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