sabato 31 agosto 2013

La teoria del gender: per l’uomo o contro l’uomo?



Si terrà a Verona  sabato 21 settembre  un convegno dal titolo:
LA TEORIA DEL GENDER: PER L’UOMO O CONTRO L’UOMO?
presso la sala convegni della Granguardia in Piazza Brà, ore 9,30

con la partecipazione di illustri docenti di varie discipline, medici, filosofi, ecc.


Vista la gravità dell’argomento e la falsità con cui viene presentato come grande conquista che si vanta di infrangere tutte le realtà antropologiche sulle quali è felicemente vissuta l’umanità sin dai suoi primi albori, invito genitori, docenti, sacerdoti, associazioni, ecc. a partecipare da soli o con gruppi al convegno, ma nel frattempo mi permetto di offrire una breve sintesi del suo contenuto e delle terribili conseguenze, fornendo alla fine una vasta bibliografia sull’argomento.

1)        Il Comitato dei ministri dell’Unione europea, con raccomandazione del 31 marzo 2010, ha imposto agli Stati membri di usare tutti i provvedimenti necessari per “combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere indipendentemente dall’età del consenso per gli atti sessuali”, vale a dire che non solo incentiva alla pratica di qualunque forma o tipologia di libertinaggio sessuale, a tal punto da accusare di omofobia chi osa dissentire, ma addirittura ritiene superato anche il reato di pedofilia, purchè il minore sia consenziente, dicono, come se
il povero bambino o ragazzino abilmente adescato con lusinghieri stratagemmi da uno o più adulti per le loro luride perversioni, fosse in grado di sottrarsi alle loro attenzioni morbose, avendo costoro per giunta la protezione della legge! Altro che difesa dei più deboli!
A questo progetto ha aderito anche l’Italia attraverso l’ex ministro Fornero la quale, anziché preoccuparsi dei veri e gravi problemi dei lavoratori, si è invece premurata di rendere ufficiale e obbligatorio questo provvedimento per tutte le scuole, a iniziare dalle primarie, con decreto del febbraio 2012, forte della pressione dei gruppi LGBTQ, cioè lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, (per ora solo queste, ma si prevede l’aggiunta di molte altre categorie). A questi gruppi di vari trans, inoltre, avrebbe offerto la facoltà di salire a turno sulle cattedre delle nostre scuole davanti a bambini o adolescenti, presentandosi come nuovi modelli di vita attraverso le loro esperienze “innovative e rivoluzionarie” in campo sessuale e antropologico, rendendo perfino obbligatoria la frequenza a queste lezioni, qualora i genitori si opponessero, come già accaduto in altre Nazioni, in barba alla libertà di coscienza e al diritto dei genitori di educare i loro figli come meglio credono.
E questi “docenti” improvvisati o altri veri opportunamente preparati cosa mai presenteranno a delle creature innocenti e facilmente plasmabili sia nel bene che nel male? Presenteranno agli alunni, attraverso graziosi opuscoletti studiati ad hoc con schemi e disegnini, a non sentirsi prigionieri della loro unica sessualità tradizionale, maschio o femmina, roba da Antico Testamento, perché in realtà possono spaziare anche altrove, ad esempio nel nuovo genere detto “neutro”, che si ottiene bloccando lo sviluppo con ormoni per non essere né maschio, né femmina, (che bello essere zomby!) oppure cambiandolo a seconda delle tendenze con “semplicissimi” interventi chirurgici, o accoppiandosi liberamente con chicchessia indipendentemente dalla loro realtà fisica e fisiologica, ora con un maschio, ora con una femmina, o con entrambi, dando vita a nuove, fantastiche famiglie formate anche da due maschi o da due femmine o da più genitori, A,B,C ecc. ai quali verranno concessi anche dei figli attraverso le pratiche più varie e innovative: uteri in affitto, madri biologiche, legali o provvisorie, embrioni in provetta per tutte le sperimentazioni necessarie e così via, a tal punto che ormai risultano superati, anzi perfino vietati i dolcissimi nomi di “mamma e papà”!.
Questo progetto satanico della massoneria europea, che ha come obiettivo la distruzione dell’uomo per farne dei robot telecomandati dai potenti, mettendo al centro delle potenzialità umane solo la “tendenza sessuale”, prevede l’annullamento assoluto delle tre facoltà che rendono l’uomo degno di chiamarsi uomo, e cioè:
l’abolizione del cervello per ragionare, del cuore per amare, della volontà per scegliere,
dal momento che gli esperti del gender hanno finalmente scoperto che la sede del ragionamento è stata trasferita dal cervello ai genitali. Questo permette all’uomo di spaziare oltre i limiti dell’umano per assumere anche altri connotati, ad esempio quelli di una bestia o di un Angelo, purchè il chirurgo faccia spuntare “miracolosamente” o la coda o le ali!

Non è fantascienza ma cammino del gender verso la sua realizzazione senza confini, e se uso l’ironia è solo come autodifesa per non farmi prendere dall’angoscia al pensiero che i miei nipoti o comunque innocenti creature debbano essere sottoposti a un simile lavaggio del cervello deleterio e pericoloso più di una peste bubbonica, peggio dello stesso aborto, perché qui si uccide sia il corpo che l’anima di una persona, e in modo irreversibile.  Infatti questi sapientoni del sesso mai parlano della disperazione e dei moltissimi suicidi di adolescenti o giovani che hanno intrapreso questo cammino contro natura per finire poi nella perdita completa della propria identità personale che li ha portati alla schizofrenia, alla pazzia, e per molti al suicidio.
Si, perché con la teoria del gender, non si tratta semplicemente di adottare, come nel passato, nuovi metodi pedagogici, alla Rousseau, o alla Lambruschini o alla Montessori, ecc. tutti rispettosi della natura dell’uomo pur nella diversità delle loro proposte educative, qui si tratta di stravolgere l’antropologia, vale a dire fare a pezzi l’uomo nella sua precisa identità di persona composta da anima e corpo, un corpo chiaramente sessuato, privandolo della facoltà di autocontrollo, di auto dominio, di autostima, per introdurlo in un ginepraio senza riferimenti e senza responsabilità, in un mondo disumano senza legge, senza diritti, senza doveri, senza regole, senza amore, senza relazioni. Vinca il peggiore!

2)        LA PRIMA BRECCIA APERTA

Finora non si sono avute reazioni a tale proposta, o perché si è tenuti all’oscuro dei veri programmi, o per il fatto che molti pensano che tale definizione un po’ “generica”, riguardi per lo più la annosa questione dei diritti agli omosessuali, e siccome molti non ne possono più delle loro sfilate tribal-carnevalesche e simili, arrivano a pensare che, tutto sommato, se si risolvesse una volta per tutte la questione omosessuale concedendo a costoro quello che chiedono, potremmo finalmente tirare un sospiro di sollievo perché la cosa dovrebbe finalmente esaurirsi lì. In realtà la questione del gender è un pozzo senza fondo perché il suo programma è di iniziare dai diritti gay come punto di partenza per finire non si sa dove! Gli omosessuali come altre categorie di persone che si raggruppano per vari motivi, di sport, di salute, di cultura, di condivisioni varie, anche della casa e dell’affitto e nulla più, hanno tutto il nostro rispetto e godono degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini come persone, ma questo non significa che si debba legalizzare ogni tendenza, ogni gusto, ogni debolezza, ogni accordo, ogni fantasia più o meno lecita, più o meno morbosa, più o meno limpida, perché le conseguenze che ne derivano sono gravissime per tutti:
  • la pretesa di figli o adottati o attraverso uteri in affitto, madri biologiche e madri legali, provette e sperimentazioni varie, per avere dei figli, ma… figli di chi? Padri, nonni, zii, cugini di chi?
  • apertura legale alla pedofilia, all’incesto, alla bestialità, perfino al sacrificio umano, purchè la vittima, come già accaduto, sia consenziente.
  • Proposta di prolungare l’aborto oltre la gestazione dei nove mesi in una sorta di infanticidio legalizzato, i cui limiti non sono stati ben definiti.
  • E chi stabilisce i limiti del pudore e della decenza a quelle ragazzine e oltre che hanno perso il buon gusto, la femminilità, l’eleganza, la raffinatezza e girano per la città seminude, con una sorta di pantaloncini-mutanda, seno e pancia all’aria, a provocare gli uomini che passano?
Tutto questo e altre aberrazioni ancora, spesso inimmaginabili se non con la fantasia del diavolo, sono le conseguenze dell’apertura alla teoria del gender.

3)        I VERI PROBLEMI
NELLA VITA I VERI PROBLEMI SONO DI RELAZIONE E DI AMORE, NON DI SESSO.
L’uomo non può vivere senza amare ed essere amato. L’amore è una cosa molto seria, “forte come la morte è l’amore”, dice la Scrittura e in realtà è tanto forte il bisogno di amore, che si preferisce uccidere e uccidersi piuttosto che vedersene privati, soprattutto da parte di quella persona con la quale ci si è impegnati a condividerlo per tutta la vita nel progetto di famiglia che vede coinvolti anche i figli.  Scrive Ugo Borghello nel suo ultimo libro “Saper di amore”: “Non solo Dio è amore, ma anche l’uomo è amore! E se viene privato dell’amore, può arrivare a perdere anche la ragione. Ha provocato infatti più vittime, follie e disperazione la distruzione della famiglia in questi ultimi decenni che le stesse due guerre mondiali, tanto è atroce essere privati dell’amore”.
La teoria del gender, a forza di elevare il sesso a valore assoluto, non solo ha finito con l’uccidere l’amore e i legami famigliari, parentali e di amicizia, indispensabili per vivere e voluti da Dio sin dalla comparsa del primo uomo, ma ha incrementato anche l’uso di droghe e di alcool perché non si possono compiere certe azioni sessuali contro natura senza stordirsi previamente, tanto sono ripugnanti alla natura stessa. Di conseguenza ha messo a repentaglio anche la vita professionale e sociale: un chirurgo, un legale, un ingegnere, un docente ecc. che si drogano per “fare sesso” a norma di legge, non è il massimo della fiducia per un paziente, o cliente o per l’intera società.

La vita di relazione è segnata proprio dall’amore, quell’amore che è basato anche sul rapporto sessuale, ma non solo ed esclusivamente su quello! C’è infatti un amore paterno, un amore materno, filiale, coniugale, parentale, di amicizia, ecc. e c’è una netta e chiara differenza tra il fatto di vivere l’amore fraterno o l’amore coniugale ad esempio! Se l’amore fraterno o paterno diventasse amore coniugale? Orribile! Se il fratello diventasse donna e vivesse la sua sessualità indiscriminatamente fuori o dentro la sua famiglia di origine come permette il gender? Orripilante! 
L’amore infatti è fondato su impegni, valori e regole. Si, proprio le odiate regole!
D’altra parte tutto il mondo si regge su regole ben precise: la matematica, la fisica, la chimica, le ricette di cucina, la partita di calcio, il cosmo ecc.  Cos’è un terremoto, un tornado, un’inondazione se non un comportamento della terra fuori regola?  E un tumore, una polmonite, un’appendicite che cosa sono se non delle presenze fuori regola nel corpo umano? E se il sole uscisse dalla sua orbita regolare anche di pochissimo, la terra brucerebbe immediatamente! E’ tutto basato su regole, anche l’amore umano ha le sue, ma non sono costrizioni, sono leggi che difendono la vera libertà, garantiscono l’amore autentico, fanno felice l’uomo e bello il mondo.
E oltretutto si percepiscono dal profondo del cuore, attraverso il cosiddetto “Senso Comune” di cui ha fatto la sua battaglia culturale il filosofo Antonio Livi, in un certo senso come per i Dieci Comandamenti che, oltre ad essere scritti sulle tavole delle Legge come obbligo morale, sono innanzitutto stampati da Dio nel cuore di ogni uomo come convinzione profonda, sicura, inconfutabile.

4)             L’AMORE DI DIO

Mentre lasciamo agli esperti il compito di aiutare secondo gli strumenti della vera scienza quelle persone affette da disturbi dissociativi e relazionali che possono essere indotte a cercare rimedio in certe proposte del gender quasi a voler fuggire dalla realtà in cui vivono, noi come credenti abbiamo il dovere di ricordare a tutti che, pur nella nostra personale debolezza e fragilità, siamo amati da Dio, che la nostra felicità sia su questa terra che nell’Aldilà deriva dall’amore e non dal sesso, (S. Giovanni della Croce scrive che “alla fine della vita saremo giudicati sull’amore!), che questa vita passa presto e che ci aspetta un Bene immenso, la Vita Eterna, per la quale vale anche la pena di fare qualche sacrificio, qualche rinuncia, come è sempre stato richiesto dalla ascetica cristiana, oltre che dal buon senso.
La famiglia va difesa con tutti i mezzi prima di distruggerla perché distruggiamo noi stessi!  
Non è certo una vita peccaminosa e trasgressiva che ci da la felicità, anzi, è segno di disperazione! Non è usando la fantasia morbosa in una sorta di alienazione impersonale e pericolosa di chi desidera “la luna nel pozzo” che risolviamo i nostri problemi esistenziali, ma trovando il coraggio di rimanere aggrappati alla realtà di ogni giorno, che è quella che il Signore ha voluto per noi. Lì troveremo l’aiuto, la soluzione, la forza, la fede per superare le difficoltà.

Peccato che in questi temi di sesso e annessi, non si senta la voce di un solo Vescovo che parli con chiarezza e con visione soprannaturale. Sembra che dobbiamo capire tutti, non correggere nessuno, non giudicare nessuno, col rischio di confondere la azioni buone con quelle cattive, e così ci mettiamo le bende sugli occhi per andare ciecamente all’inferno.  
Ce lo ricorda con forza anche S. Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi: “Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passione o libidine, come i pagani che non conoscono Dio. Che nessuno offenda o inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose. Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito”.
Forti di questa esortazione, ci aspettiamo ora una decisa presa di posizione almeno dall’attuale Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa Universale.
Nel frattempo supplichiamo il Signore con questa giaculatoria che troviamo nella Sacra Scrittura:        “Sorgi, Signore, dall’uomo iniquo salvaci, per la tua misericordia!”

Elenco di libri interessanti da consultare sull’argomento trattato.

1.     Pontificio Consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, Ed. Paoline n. 253
2.     Chiara Atzori, Il binario indifferente, Uomo e donna o GLBTQ? Sugarco Edizioni, 2010
3.     Bruto M. Bruti, La nostra sessualità, felicità, desiderio e piacere nell’essere umano, Sugarco edizioni, 2010
4.     Dale O’Leary, Maschi o femmine, la guerra del genere, Ed. Rubettino, 2006
5.     Walt Heyer, Peper genders, il mito del cambiamento di sesso, Sugarco Ed.
6.     Luca di Tolve, Ero gay, ed. Piemme
7.     Andrew Comiskey, L’identità ferita, Ed. S. Paolo, 2010
  1. Rudolf Allers, Psicologia e cattolicesimo, D’Ettoris Editori, 2009
  2. Roberto Marchesini, Omosessualità e Magistero della Chiesa, comprensione e speranza, Sugarco Ed.
  3. Roberto Marchesini, Come scegliere il proprio orientamento sessuale (o vivere felici) Ed. Fede & Cultura
  4. Roberto Marchesini, La teologia del corpo in Giovanni Paolo II, Ed. i quaderni del Timone.
  5. Ferdinando Rancan, Il senso del vivere, uomo, tempo, eternità, Ed. Ares
  6. Ugo Borghello, Il sogno dell’amore per sempre, Ed. Ares
  7. Ugo Borghello, Saper di amore, Ed Ares
  8. Tommaso Scandroglio, La legge naturale, Ed. Fede e Cultura
  9. Dawn Stefanowicz, Fuori dal buio, la mia vita con un padre gay, Ed. Ares
  10. Paolo Morandi, Sessualità e preghiera,
  11. Marco Fasol, Eros greco e amore cristiano, furono davvero opposti? Ed. Fede & Cultura
  12. Umberto Fasol, La vita, una meraviglia, Centro culturale Gaspare Bertoni
  13. Sofia Vanni Rovighi, Uomo e natura, appunti per una antropologia filosofica, Ed. Vita e pensiero
  14. Antonio Livi, Filosofia del senso comune, logica della scienza e della fede, ed. Leonardo da Vinci.
  15. Paola Premoli de Marchi, Uomo, né angelo né bestia, da i Quaderni del Timone
  16. G.P. Di Nicola, Uguaglianza e differenza. La reciprocità uomo donna. Città Nuova, Roma
  17. Claudio Basevi, E saranno una sola carne, meditazioni bibliche sul matrimonio, Ed.Ares
  18. Gino Concetti, Sessualità, amore, procreazione, Ed. Ares
  19. Luis F. Ladaria, Introduzione alla antropologia teologica, Ed. Piemme
  20. Corrado Gnerre, Studiare l’uomo per rafforzare la fede, Ed. Studi apologetici
  21. E.Rocella, L. Scaraffia, Contro il cristianesimo, l’Onu e l’Unione europea come nuova ideologia, Ed. Piemme
  22. Gnocchi & Palmaro, Ci salveranno le vecchie zie, Ed. Fede & Cultura
  23. Agnoli, Pennetta, Lazzaro Spallanzani e Gregor Mendel, alle origini della biologia e della genetica, ed. Cantagalli

5 commenti:

  1. Ma forse l'amore di dio non interessa a tutti? E poi, dove c'è spazio nella casa di dio per tutto questo odio? E dove trova tutte le bagianate che scrive? L'europa apre alla pedofilia, questa è bella. L'unica organizzazione che copre i pedofili a questo modo è proprio quella che lei sembra amare tanto.

    Ecco cosa dice in realtà:
    Gli Stati membri dovrebbero assicurare l’abrogazione di qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra
    eterosessuali.
    Vale a dire, che l'età del consenso deve essere uguali sia per gli eterosessuali sia per gli omosessuali, cosa che invece non avviene in tutti paese UE. Semplice.

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  2. Chi sono scusi gli illustri docenti? I possibili auditori esigono nomi e cognomi.

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  3. Capisco che vi rendete conto di non avere argomenti e quindi vi inventate della panzane galattiche, ma quel che e' scritto nella raccomandazione Europea e' quanto segue:

    Member states should ensure that any discriminatory legislation criminalising same-sex sexual acts between consenting adults, including any differences with respect to the age of consent for same-sex sexual acts and heterosexual acts, are repealed; they should also take appropriate measures to ensure that criminal law provisions which, because of their wording, may lead to a discriminatory application are either repealed, amended or applied in a manner which is compatible with the principle of non-discrimination.

    Se non sai l'inglese, imparatelo.

    Il documento e' qui:
    https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=1606669

    Daniele

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  4. Esiste anche in italiano, eccolo qui:

    http://www.coe.int/t/dg4/lgbt/Source/RecCM2010_5_IT.pdf

    Nel documento peraltro, a pagina due, si raccomanda di "combattere ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere,a garantire il rispetto dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali e a
    promuovere la tolleranza nei loro confronti".
    Come si può vedere, la frase di complemento "indipendentemente dall’età del consenso per gli atti sessuali", è stata aggiunta deliberatamente, ed è quindi solo frutto della fantasia contorta dell'autrice dell'articolo. La quale, dunque, non solo dimostra la sua profonda intolleranza, ma anche la sua totale malafede.

    Aggiungo poi che il Comitato non ha "imposto" alcunché, ha solo espresso delle raccomandazioni, premurandosi inoltre di usare il verbo "dovere" al condizionale. Altro che obblighi...

    Se certi blogger leggessero i documenti che criticano, anziché falsificarli e usarli per scrivere colossali assurdità, eviterebbero certe figuracce.

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    1. ma non dovevi spiegarglielo, ci hai speso 2 minuti.
      Questa è gente che vive nel medioevo...

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