Pagine

venerdì 31 ottobre 2025

I PERICOLI GRAVISSIMI DELLA FESTA DI HALLOWEEN. APRI LINK


I PERICOLI GRAVISSIMI DELLA FESTA DI HALLOWEEN


 https://t.me/gruppopassaparola/50931


  APRI LINK E QUESTA SERA, SE PUOI, PREGA IL ROSARIO

domenica 19 ottobre 2025

LETTERA A ZIA ELVIRA di Ferdinando Rancan

 


LETTERA A ZIA ELVIRA.

DI DON FERDINANDO RANCAN


In memoria del candidato alla santità, don Ferdinando Rancan, per il quale è stato consegnato al Vescovo di Verona un robusto fascicolo di testimonianze al fine di aprire la causa di beatificazione, come nella prassi, vogliamo ricordare di lui un episodio molto particolare e doloroso, ma portato con grande fede quando aveva solo 18 anni ed era studente nel Seminario di Verona verso la fine della seconda guerra mondiale (1944/45)


Premessa:

Il padre di don Ferdinando, Giambattista Rancan, ceppo nativo della zona di Tregnago, Verona, morì in modo tragico, quando d. Ferdinando aveva nemmeno 2 anni, mentre era guardiano notturno del cementificio di Tregnago “Italcementi” di cui hanno lasciato i resti come ricordo di quella grande azienda che aveva dato lavoro a molti operai della zona e che purtroppo commemorava anche alcuni morti per incidenti sul lavoro. Infatti in una notte piovosa e buia, il nostro Giambattista Rancan non si accorse di un silos che era rimasto aperto e vi piombò giù morendo qualche ora dopo che lo avevano estratto non vedendolo tornare di buon mattino.


Qualche anno più tardi, Cornelio Marchi, lo zio di Ferdinando da parte della madre, Maria Marchi, venne assunto nello stesso cementificio al posto del padre e fu incaricato del controllo delle caldaie.  Non si sa in quale maniera, il povero Cornelio fu travolto dalle fiamme e trovato moribondo. Portato all’ospedale morì pochi giorni dopo, lasciando la povera moglie Elvira, zia Elvira come la chiamava Ferdinando, affranta, a maggior ragione perché aveva il figlio più grande, Giuseppe, al fronte, l’altro di 17 anni, Renato, apprendista panettiere e i due ultimi più piccoli alle scuole elementari.


In quell’anno, inizio 1945, stava finendo la guerra e i tedeschi si ritiravano a gruppi dall’Italia portando spesso distruzione e morte ovunque passavano con rappresaglie terribili degne dei peggiori criminali che non erano più controllati da nessuno.

In una di queste rappresaglie dei tedeschi, mentre il giovane Renato tornava dal panificio di buon mattino, un drappello delle SS passava di lì e caricarono sul loro camion alcuni passanti, tra cui Renato. Senza tante mediazioni o ripensamenti, li presero e li fucilarono tutti un po’ fuori del paese, compreso Renato che era un ragazzino, il più giovane.

Lascio immaginare la disperazione della mamma, Elvira, al pensiero che il marito era morto bruciato vivo, il figlio più grande, Giuseppe, in guerra senza avere notizie (tornò comunque vivo più avanti, a guerra finita) e l’altro, Renato che, per quanto poco, era l’unico sostentamento della famiglia, fucilato dai tedeschi.


In questo frangente drammatico in cui non ci sono parole per consolare chi è colpito da simili disgrazie, il nostro seminarista Ferdinando, di appena 18 anni, scrisse una lettera alla zia Elvira che riportiamo qui sotto e che vale la pena leggere con calma perché indice di una fede, di un coraggio soprannaturale e di una grande partecipazione umana al dolore altrui, da parte di un semplice diciottenne, abituato però a vivere un rapporto con il Signore molto profondo e anche lui provato da molta sofferenza, sin da piccolo.


                         **************************


Zia carissima,


 sono qui accanto al tuo dolore, tanto più straziante quanto più improvviso e inaspettato; e ti vedo come non ti ho mai vista, ti immagino come ho immaginato tante madri che alla sera, prima di coricarsi, si bagnano di lacrime cocenti l’amata figura del figlio che non tornerà più.

Forse pensando al compagno della tua vita che a metà cammino ti ha lasciato, bruciato vivo martire per tuo amore e per i tuoi figli; (zio Cornelio preso dalle fiamme durante il suo lavoro nello stesso cementificio dove aveva perso la vita il papà di Ferdinando), forse volando col pensiero al tuo Giuseppe lontano lontano, che, strappato dal tuo seno e dal suo focolare, da tanto tempo non vedi, straziata ora da questo nuovo colpo, sentirai nel fondo della tua anima ferita un vuoto largo e profondo, vivere ti sembrerà una cosa amara, amara che niente potrà raddolcire. Renato non lo hai più, è un pensiero che stringerà in una morsa angosciata il povero tuo cuore.


Oggi è passato Gesù e ha scaricato la sua croce pesante sulla tua porta, ma zia, non chiuderla quella porta, corri ad aprire, fallo entrare, è un dono che ti porta. Egli è stanco sfinito, ti domanda aiuto, e tu continua con Lui il tuo cammino. Arriverai al Calvario dove un’altra madre desolata, Maria, anche lei come te è straziata nell’anima, anche a lei, come a te, hanno assassinato il figlio! E glielo vedi lì sulle ginocchia, livido, lacerato, esangue. Prendi il tuo dolore, dallo a Maria, lei sa che cosa è amore di mamma!


Cara zia, non piangere quando ti verranno nelle mani i vestiti del tuo Renato, quando vedrai ogni sera il suo letto vuoto. NO! Sii forte nel tuo dolore. E quando lo strazio ti farà sanguinare e la disperazione ti salirà alla gola, corri, nasconditi nel silenzio della Chiesa, guarda laggiù al Tabernacolo dove un Cuore sempre aperto e dolorante (che) saprà dirti quelle parole di vita eterna che gli uomini non sanno e non possono darti.


Dillo a Gesù che glielo dai il tuo Renato, è Lui che te lo domanda, Lui che ti ha dato tutto se stesso. OFFRIGLIELO per questo povero mondo così malvagio impastato di odio e di errore. Gesù te lo domanda ma per poco tempo; e un giorno lo vedrai bello, glorioso, trionfante. Ed anche adesso non te lo senti, no, più vicino? E’ lì accanto a te insieme a Cornelio. Su, dunque, e per amore di quelle due creature che ti restano e che ti stringono i fianchi, non piangere.


E’ bello soffrire quando si sa che Cristo ci ama, quando si sa che egli comprende e vede il nostro dolore, raccoglie e ricompensa ogni nostra lacrima.


Ti abbraccio


                                                    Tuo Ferdinando





UN CONVEGNO INUTILE E PERICOLOSO PER LA CHIESA

 





CONVEGNO A PARMA: DOVE VA LA CHIESA CON LEONE XIV?
https://www.informazionecattolica.it/2025/10/18/dove-va-la-chiesa-con-leone-XIV/

 

Cari amici attenzione!! Nulla so di questo convegno, tuttavia ho la percezione già dal titolo che si tratti di un argomento pericoloso, a doppio taglio, quasi a voler mettere sotto processo la Chiesa cattolica accusando Papa Leone XIV, come da più parti si sta ventilando, di debolezza o di incapacità di governo, o peggio, a soli pochi mesi dalla sua nomina.

Mi domando perché non è stato affrontato questo delicatissimo argomento nei trascorsi 12 anni del falso pontificato dell’antipapa eretico Bergoglio nei quali siamo stati costretti ad assistere impotenti a una progressiva demolizione della dottrina e della struttura stessa della Chiesa, davanti a un silenzio lacerante da parte delle gerarchie e autorità più alte e responsabili!

 

Periodo interminabile durante il quale i massoni nascosti all’interno della Chiesa stessa hanno avuto tutto il tempo di affilare i loro “coltelli” insanguinati del sangue preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo e adesso col nuovo Papa Leone XIV che vorrebbe fare chiarezza, non sembra abbiano l’intenzione di sotterrarli con buona pace di tutti, ma sono pronti a usarli di nuovo, se non con violenza fisica, che non sarebbe certo una novità, certamente con ricatti o vessazioni o falsità o imbrogli, come hanno fatto col nostro grande ed eroico Papa Benedetto XVI.
Questa situazione è così grave da indurre i fedeli ad abbandonare le vera Fede perché non si sentono più guidati da una vera autorità morale rappresentata dal Vicario di Cristo in sintonia con il perenne Magistero della Chiesa, ma raggirati da un nuovo sistema di perversione che ci impedisce di capire bene la differenza tra le vere parole di Papa Leone e quelle provenienti dall’intelligenza artificiale.
Il momento è gravissimo. la persecuzione per tutti noi cattolici è alle porte. Pertanto non si risolvono problemi del genere con inutili e ambigue conferenze, bensì mettendo in guardia i fedeli del mondo da questi gravi pericoli, invitando tutti alla prudenza nel giudicare ma soprattutto a una preghiera più intensa e l’offerta a Dio di tutte le tribolazioni fisiche, morali e spirituali che abbiamo sopportato in silenzio da 12 anni a questa parte e che purtroppo non sono ancora finite, almeno finché arriverà il momento in cui Gesù stesso dirà “Adesso basta!”
Che lo Spirito Santo ci illumini e San Michele Arcangelo ci protegga con tutte le sue schiere angeliche capeggiate dalla potente intercessione di Maria Santissima, Regina delle Vittorie.
                                                                  Patriziastella.com






 

venerdì 3 ottobre 2025

BENEDIZIONE DELLA GRANDINE DA PARTE DI PAPA LEONE XIV

 https://www.maurizioblondet.it/oltre-il-ridicolo-e-il-sacrilego-lagente-global-in-vaticano/



⬆️🛑PAPA Leone che benedice pioggia e grandine.
      Mi spiace per Blondet che fa lo scandalizzato, però la sottoscritta e molti come me non vediamo nulla di male in questo, anzi sono benedizioni doverose con tutto lo sconvolgimento che sta avvenendo nell uomo e nella natura. Non si tratta assolutamente di superstizioni MA DI FEDE PROFONDA NELL ONNIPOTENZA DI DIO indispensabile se vogliamo controbattere le forze del male con la grande forza del BENE che è Dio stesso, Creatore e Signore del cielo e della terra e che imploriamo attraverso la preghiera cristiana e i Sacramenti.

    I nostri contadini una volta, con in testa i sacerdoti muniti di acqua santa, facevano le rogazioni implorando Dio di non far cadere la grandine o i fulmini dal cielo ecc. E benedivano il bestiame, il raccolto dei campi, la terra, la pioggia, il cielo e tutto il creato. Adesso che la terra è diventata MATRIGNA per colpa dell'uomo che la vuole distruggere con bombe d acqua, grandine grosse come le bocce che possono far ammazzare le persone, ecc. non vediamo nulla di strano nel fatto che il Papa possa benedire anche certi elementi della natura, buoni e indispensabili in sé come l acqua ma che possono causare disastri se cadono in maniera spropositata e fuori dalle leggi fisiche volute da Dio.

Pertanto se la natura sta sfuggendo alle leggi imposte da Dio, leggi di gravità, di clima, di ossigenazione nella giusta misura per il fatto che sono governate da forze sataniche invocate dai malvagi distruttori del pianeta, non vedo perché il Papa o un Vescovo o un qualunque Sacerdote non possono benedire tutti gli esseri o elementi della terra invocando su di essi il giusto equilibrio voluto da Dio Creatore, sottraendo le forze della natura al dominio di satana devastatore di corpi e anime.  Un santo sacerdote di Verona in concetto di santità, don Ferdinando Rancan, interpellato in proposito, rispose "La natura si ribella all'uomo, perchè l'uomo si ribella a Dio".

Piccolo esempio.. A scuola si studia o si studiava che l'equilibrio dell' universo si regge su leggi sofisticatissime della fisica astronomica Esempio: Se la rotazione della terra attorno al sole nella sua ellisse perfetta, dovesse spostarsi di pochi "gradi" dal sole o avvicinarsi di più di quanto previsto dalle leggi dell'astrofica, (permettetemi l esempio pratico ma non strettamente scientifico che non è di mia pertinenza) avremmo due conseguenze disastrose: o un calore enorme che farebbe bruciare la terra in pochi minuti, o uno strato di ghiaccio così alto da renderla una palla bianca gelata.

Dite al caro Blondet e al dott. Cionci che stimo moltissimo, che così come i seguaci del diavolo vogliono rovinare il creato con bestemmie, sacrilegi e sistemi scientifici di morte, vedi Haarp che provocano terremoti sotto terra o sotto oceano, senza parlare dell'orrore del gender per quanto riguarda l'uomo, è oltremodo necessario che qualche rappresentante o ministro di Gesu' Cristo si impegni CON UMILTÀ a ripristinare il giusto equilibrio della natura con sistemi uguali e contrari, cioè con benedizioni, rogazioni, processioni, Messe e suppliche varie.

 Perchè se la potenza che satana ha conferito a coloro che lo adorano è in grado di stravolgere le leggi della natura umana e cosmica volute da Dio, allo stesso modo l'uomo da solo con la scienza non sarà mai in grado di vincere le forze oscure del male senza ricorrere con fede all'aiuto e all'onnipotenza di Dio Creatore nella preghiera e nei sacramenti.

Solo con Gesù troviamo serenità, equilibrio, sicurezza, benessere, cibo, aria, ecc. SANI E CONFORMI ALLA NOSTRA NATURA UMANA E COSMICA. SEI TU GESÙ L UNICO MIO BENE.  Vieni presto a liberarci.
                                blog                   patriziastella.com