Verona, 17 novembre 2013
Al Rev. Mons. Ezio Falavegna
A S. Ecc.za rev. Mons. Giuseppe
Zenti,
Vescovo di Verona
Ai frati di S. Bernardino e
A tutti i fedeli della diocesi di
Verona
LETTERA
APERTA
FIERI DI
ESSERE CATTOLICI
A nome di molte persone e associazioni
che sono venute a conoscenza del programma “Proposta formativa 2013/14”
organizzata dal Vicariato di Verona Centro in collaborazione coi i frati di S.
Bernardino, mentre ci congratuliamo per l’interessante programma culturale offerto
alla città, non possiamo tacere il nostro disappunto davanti ad una iniziativa
sconcertante che si trova a pag. 28 del libretto dal titolo “Verso il Natale” e
che intende offrire “una serie di
riflessioni sul tema della trasmissione della fede nei mercoledì di Avvento e
Quaresima” con queste parole:
- “Vivere
e condividere la fede. Le fatiche nel dire la fede, nel trasmetterla
ancora, nell’accoglierla ci fanno scoprire quanto abbiamo bisogno di
sentirci discepoli più che maestri, cercatori di risposte e fratelli che
insieme cercano. Il percorso si articola in due momenti: la trasmissione
della fede per l’Avvento e le domande del credere per la Quaresima. Nel tempo di Avvento chiederemo ad una
cristiana, Donatella Abignente, a un ebreo, Amos Luzzato e a una
mussulmana, Shahrzad Housmand, di raccontarci come avviene nelle tre
tradizioni la trasmissione della fede, come si struttura il processo del
credere”.
Ci domandiamo esterrefatti quale “fede”
dovrebbero trasmetterci costoro dal momento che, oltretutto, la loro non è fede
ma piuttosto religiosità? Forse la religiosità di una delle molte chiese
protestanti, visto che la relatrice cristiana non si sa bene a quale