Molto accesa è la
discussione in questi giorni sui nostri quotidiani locali in merito al convegno
sul gender che si terrà a Verona sabato 21 settembre, anzi si potrebbe dire che
le contestazioni e le minacce sono ormai all’insegna del motto “chi tocca i
gay, muore”.
Eppure la questione del gender è ben più importante e
grave delle questioni gay e di tutte le altre finora affrontate dal punto di
vista etico, antropologico e morale, perché si tratta sic et simpliciter di imporre
agli alunni delle primarie alcune lezioni mirate dove si insinua loro il dubbio
circa la loro vera identità sessuale dicendo in pratica al bambino, anche se
attraverso opuscoletti colorati e graziosi: “Caro bambino, sei proprio sicuro
di essere un maschietto?” E se quello ti addita il pisellino come segno della
sua chiara identità sessuale, può sentirsi ribattere dal professorone di turno
che quello non centra nulla con le sue vere tendenze che potrebbero essere