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mercoledì 11 giugno 2025

I PUNTI PIU' OSCURI SU MEDJUGORJE



 Per favore aprire e ascoltare il link sottostante del prof. D'Amico

https://youtu.be/5pOydQTDrFU?si=EmjWRdKGkuPaM0gs



Commento personale.

 Medjugorje: terreno minato. Un modesto parere personale avvallato comunque da testimonianze certe tra cui la presente relazione del prof. Matteo D’Amico.

Sono stata 5 volte a Medjugorje, addirittura la prima volta nello stesso anno delle apparizioni, 1981, e per coloro che frequentano ogni anno questo luogo di preghiera è un numero quasi ridicolo, diciamo così, per poter esprimere un parere. Tuttavia, al di là del numero delle frequenze, (talvolta molto deludenti), bisogna premettere anzitutto due considerazioni importanti:

1)      Non è affatto vincolante dal punto di vista dottrinale credere alle apparizioni della Madonna o dei Santi lungo i secoli nelle varie parti del mondo, neppure a quelle approvate ufficialmente dalla Chiesa come Fatima, Lourdes, La Salette e altre.  Ciò che vincola la coscienza è la Parola di Dio e la dottrina ufficiale della Chiesa, in primis i dogmi, i Comandamenti e i Sacramenti; tuttavia per le apparizioni approvate ufficialmente dalla Chiesa, che sono poche rispetto alle centinaia di altre apparizioni nel mondo intero, si deve avere un particolare riguardo perché fondate su molti studi, ricerche e prove, spesso avallate perfino da miracoli, sapendo quanto il Magistero della Chiesa è molto esigente in questo campo.

2)      Al di là di poche precisazioni o profezie molto particolari e legate per lo più al territorio dove la Madonna appare, sembra che esista una specie di “comun denominatore” di tutte le vere apparizioni, e cioè la Madonna raccomanda la NECESSITA’ DELLA CONVERSIONE PERSONALE E COMUNITARIA, legata appunto all’essenza della dottrina della Chiesa che si basa sul cambiamento del cuore e sulla frequenza dei Sacramenti voluti da Gesù Cristo, senza i quali non c’è salvezza.   Quasi tutti i santuari mariani costruiti nella loro bellezza lungo i secoli, servono per venerare certamente la Madonna e ringraziarla per i benefici ricevuti (esempio salvezza da certe pestilenze o guerre o altre calamità) ma soprattutto in vista di aumentare la nostra fede verso il figlio di Maria, Gesù Cristo e nella Sua Parola di vero Uomo e di vero Dio.

Pertanto nulla c’è di male nel credere o meno a questa o quella apparizione, che sia approvata o no dalla Chiesa, purchè non si riscontri qualche eresia o anomalia spirituale. Quello che invece non si può accettare è il fanatismo esagerato, quasi un antagonismo fra coloro che credono ciecamente a Medjugorje, tanto per fare un esempio, contro quelli che sono devoti della Madonna di Anguera, o di Garabandal, o di altri luoghi nel mondo, col pericolo, anche se involontario, di creare nuove chiesuole con i propri devoti contro altre chiesuole di altri devoti, attaccati più a certe ipotetiche visioni o profezie o territori che alla Parola Universale del Vangelo, o al parere del Vescovo del luogo, il quale ha l’autorità da parte della Chiesa e l’assistenza dello Spirito Santo per decidere della veridicità o meno dell’apparizione in questione sul suo territorio 

Per quanto riguarda Medjugorje, dovremmo tutti riflettere circa le spiegazioni fondate e documentate da parte del relatore, il prof- D’Amico, e di altri autori di libri da lui citati che nutrono seri dubbi sulla veridicità di queste apparizioni straordinarie così frequenti (una o più volte al giorno per molti decenni e dietro comando a seconda della disponibilità dei veggenti!) e che hanno coinvolto il mondo intero fino all’incredibile, ma soprattutto dovremmo tenere in considerazione un fatto molto importante: sin dalle prime presunte apparizioni del 1981 dei 6 ipotetici veggenti, tutti i Vescovi che si sono succeduti nella zona di Medjugorje dipendente dalla città di Mostar, hanno dimostrato il loro disappunto, vale a dire la loro piena e totale e unitaria disapprovazione di tutti questi eventi strepitosi, non per antipatia, come si vuole fare credere, ma per aver ottenuto prove fondate e testimonianze certe dopo molte e accurate ricerche.

                Pertanto, la dottrina perenne della Chiesa ci esorta da sempre a credere all’autorità ecclesiastica del luogo, nella certezza che noi non sbagliamo mai nel fare questo gesto di sottomissione e di obbedienza, convinti che se veramente crediamo alla Madonna come il Vangelo ce l’ha descritta e preghiamo il Santo Rosario e facciamo quello che lei continua a indicarci, cioè la frequenza ai Sacramenti voluti da suo Figlio Gesù, oltre alle opere buone, che cosa andiamo a cercare di più sicuro di questo per avere la vita eterna?  Cerchiamo sensazionalismi? O profezie terrificanti dei prossimi tempi addirittura con dettagli e modalità? Crediamo di più alle varie Madonne apparse qua e là piuttosto che al miracolo dei miracoli per eccellenza che è la Santa Messa con la presenza di Dio vivo e vero nell’Ostia santissima? 

E’ vero che anche a Medjugorje sembra che avvengano miracoli interiori di gente che esce trasformata da una buona confessione, e di questo ringraziamo sempre la Madonna del Vangelo, non quella di Medjugorje o di Fatima o di Lourdes, perché la Madonna, da vera madre della Chiesa e dei suoi figli che cercano quasi brancolando quella Verità che ultimamente è stata offuscata da molti peccati e contraddizioni, lei stessa accoglie coloro che la cercano con cuore sincero e pentito, e li premia con il dono della conversione, da qualunque parte del mondo essi comincino a pregare, anche dalla cappellina dell’eremo sul monte, o dalla propria camera da letto, o da un campo fiorito se ci parla di Dio ecc. ecc. L’importante è che la preghiera e la Fede sia sincera e animata da vero Amore di Dio e fondata sempre sulla dottrina perenne della Chiesa cattolica.

Conclusione

Tutto questo, comunque, non ci dispensa dal fatto di essere, come dice il Vangelo, “semplici come le colombe ma astuti come i serpenti” nella consapevolezza che il demonio si infila dappertutto anche con sembianze di Angelo o di Maria Vergine e spesse volte si serve di persone astutamente consenzienti, per fingere false visioni, false profezie allo scopo di spillare denaro a quei cattolici sprovveduti che, magari, sono anni che non si confessano né vanno a Messa né battezzano i loro figli, però quando si parla di apparizioni straordinarie, o di previsioni future o di guerre in arrivo, sono disposti a qualunque viaggio o sacrificio, anche economico.

                Il consiglio che la Madonna e la dottrina della Chiesa offrono a tutti è quello di recitare ogni giorno il Santo Rosario da qualunque angolo della terra ci troviamo, invocando lo Spirito Santo che venga in soccorso alla nostra debolezza e ci dia il dono del discernimento e della prudenza per non cadere ingenuamente in assurdi tranelli che rischiano di portarci verso una falsa religione esoterica e pericolosa per la nostra anima. Il consiglio di qualche bravo sacerdote o di qualche laico di sicura fede può sempre essere di grande aiuto, oltre che adorare Gesù presente nel Santissimo Sacramento che illumini la nostra mente e il nostro cuore.

 

                                                         patriziastella.com

 

 

martedì 20 maggio 2025

SPECIALE PAPA LEONE XIV

 

DEDICATO A PAPA LEONE XIV

 

Questo servizio che vogliamo dedicare alle prime “mosse” del nostro nuovo Papa Leone XIV, raccoglie alcune sue omelie, celebrazioni, discorsi, eventi ecc. che mostrano subito la portata spirituale del nostro Santo Padre.

 

Bisogna cliccare sul link per poter entrare nel video, oppure leggere le sue frasi che sono state riportate qui in questo servizio.

 

 Brano dalla prima omelia di Leone XIV:

 “Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere. Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco.”

 

 Significato del motto posta sullo stemma del Sommo Pontefice Leone XIV:

Il suo motto - già episcopale – e:  “IN ILLO UNO UNUM”, parole che sant’Agostino ha pronunciato in un sermone, l’Esposizione sul Salmo 127, per spiegare che «SEBBENE NOI CRISTIANI SIAMO MOLTI, NELL’UNICO CRISTO SIAMO UNO».



Il Priore Generale dell'Ordine degli Agostiniani p. Alejandro Moral Antón ci tratteggia un ritratto umano e spirituale del suo confratello e amico papa Leone XIV, chiamato a diventare il successore di San Pietro. Buon ascolto!

 

https://youtu.be/PJrGddccCU0

https://bit.ly/4mfkpzs

https://bit.ly/3YKMa93



PRIMA UDIENZA DEL MERCOLEDI’ ALLE CHIESE ORIENTALI


 E dopo questa scatta l’applauso.. apri link

https://t.me/databaseitalia

 

Qualcosa è cambiato, anzi molto!  Oggi, nel suo discorso al corpo diplomatico presso la Santa Sede, papa Leone XIV ha citato la Rerum Novarum di Leone XIII.

 "È compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate. Ciò può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, «società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società”

 Commento: È la chiusura a qualsiasi ipotesi di apertura alle coppie omosessuali. I media hanno già iniziato a parlare di meno del pontefice. Successivamente arriverà l'ordine di scatenare una massiccia campagna stampa fatta di fango e bugie contro il Santo Padre.

Oremus pro beatissimo Papa nostro Leone.

 

 I valori che la chiesa difenderà fino alla fine. Vedi link soprahttps://youtu.be/J97VGCItmc4?si=ubscBxzxQ808ACho

  

🛑🛑 LA DELUSIONE DI ALDO MARIA VALLI SU PAPA LEONE XIV.


‼️ Verissimo il dubbio di Aldo Maria Valli. Ma potrebbe aver ricevuto anche lui, come Papa Benedetto, un clamoroso altola' dai poteri forti altrimenti... ci pensano loro alla punizione. E le punizioni della massoneria sono terribili non solo per l’interessato ma anche per il vicinato: gente che sparisce... per sempre. Attenzione cari amici: quando papa Benedetto diceva che non era libero neppure di muovere i passi nella sua stanza, c’erano i soliti super eroi tradizionalisti che lo deridevano e che lo hanno abbandonato per farsi la loro chiesuola di perfetti impeccabili perché, secondo loro, il vero Papa era troppo debole e non era buono a nulla.

ATTENZIONE: SIAMO ANCORA IN PIENA BATTAGLIA CONTRO IL POTERE DELLE TENEBRE E DOBBIAMO AVERE L UMILTA DI RAGGIRARLO MA NON DI SFIDARLO. Almeno finché ci sarà possibile. Può darsi che ci venga chiesto la vita per essere fedeli? Non è ancora finito il tempo del martirio e papa Leone forse cerca di evitarlo non per paura del martirio per sé ma per i suoi figli!!

Preghiamo il Signore Gesù che passi presto questo tempo di prova anche se le profezie affermano che uomini dalla lunga barba invaderanno il Vaticano e Roma e l’Italia.

 Che Gesù ci dia la forza della perseveranza finale.

  

                     ******************              


PAPA LEONE XIV: "OCCORRE CONDIVIDERE CON OGNI LUOGO E POPOLO LA SUBLIMITÀ DELLA CONOSCENZA DI GESÙ CRISTO“
  "C'E' L'URGENZA DI PORTARE CRISTO A TUTTI I POPOLI".



Intervista da parte del prof. Giovanni Zenone:
Il dott. Ettore Gotti Tedeschi esprime il suo pensiero in merito a Papa Leone XIV e alla situazione attuale della Chiesa.

         

PRIMA MESSA INSEDIAMENTO NELLA BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO



I PROGRAMMI DI PAPA LEONE XIV


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lunedì 17 marzo 2025

TRADUZIONE AGGIORNATA DELLA DECLARATIO DI S. SANTITA' PAPA BENEDETTO XVI

 

ANALISI ATTENTA E TRADUZIONE DELLA “DECLARATIO”

DI PAPA BENEDETTO XVI CON LA QUALE ANNUNCIAVA LA RINUNCIA AL “MINISTERIUM” E NON AL “MUNUS”  (febbraio 2013)

 

Primo passo:  ascoltare bene la registrazione tramite il presente link

 

https://youtu.be/cknjxlZCQqc?si=kvF6BofCUAyodvWm

Differenze di traduzione:

 1^ versione  “commisso” scritto sul documento   anziché “commissum” pronunciato chiaramente dal Santo Padre nella registrazione.

 2^ versione :             in eligendo novo Summo Pontifice

                                        eligo  =  strappare via

 

 CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO - DECLARATIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI SULLA SUA RINUNCIA AL MINISTERO DI VESCOVO DI ROMA, SUCCESSORE DI SAN PIETRO, 11.02.2013

Nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di alcuni Beati, tenuto alle ore 11 di questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, durante la celebrazione dell’Ora Sesta, il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto ai cardinali presenti il seguente annuncio:

DECLARATIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Fratres carissimi

Non solum propter tres canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam ut vobis decisionem magni momenti pro Ecclesiae vita communicem. Conscientia mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum.

Bene conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi commissum bene administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso (versione esatta commissum) renuntiare ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 20, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse.

Fratres carissimi, ex toto corde gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum pondus ministerii mei portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis. Nunc autem Sanctam Dei Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu Christi confidimus sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus Cardinalibus in eligendo novo Summo Pontifice materna sua bonitate assistat. Quod ad me attinet etiam in futuro vita orationi dedicata Sanctae Ecclesiae Dei toto ex corde servire velim.

Ex Aedibus Vaticanis, die 10 mensis februarii MMXIII

                                     BENEDICTUS PP XVI

*******************************

●PRIMA TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA

Carissimi Fratelli,

vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

Dal Vaticano, 10 febbraio 2013

BENEDICTUS PP XVI

 

ULTIMA VERSIONE COMPLETA - E CORRETTA - DELLA DECLARATIO

(Dal canale "Codice Ratzinger") 14/03/2025

 

Fratelli carissimi, vi ho convocati a questo Concistoro non solo a causa delle tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza a vantaggio dell’esistenza della Chiesa.

Dopo aver esaminato più e più volte la mia coscienza davanti a Dio, sono giunto alla consapevolezza certa che per il peso degli anni le mie forze non sono più adeguate ad amministrare l’ufficio (munus) petrino. Sono ben consapevole che questo “munus”, secondo la sua essenza spirituale, debba essere reso esecutivo non solo con l’azione e la parola, ma altresì con la sofferenza e la preghiera.

Tuttavia, nel mondo della nostra epoca soggetto a rapide trasformazioni e sconvolto da questioni di grande peso per la vita della fede, per governare la nave di San Pietro e per annunciare il Vangelo è necessario anche un certo vigore del corpo e dell’anima, che negli ultimi mesi in me è diminuito in modo tale, che devo riconoscere la mia incapacità ad amministrare bene il “ministerium” che mi è stato affidato.

Per cui ben consapevole del peso di quest’atto dichiaro in piena libertà di rinunciare a mio danno al ministerium di vescovo di Roma, successore di San Pietro, a causa del misfatto di un manipolo di Cardinali nel giorno 19 aprile 2005, così che dal giorno 28 febbraio 2013, all’ora ventesima, la sede di Roma, la sede di San Pietro resti vuota, e dichiaro che dovrà essere convocato un conclave per l’elezione di un nuovo Sommo Pontefice da parte di questi a cui compete.

Fratelli carissimi, vi ringrazio di tutto cuore per tutto l’amore e la solerzia con cui avete portato con me il peso del mio “ministerium”, e vi chiedo perdono per tutte le mie mancanze.

Ora affidiamo la Santa Chiesa di Dio alla cura del suo Sommo Pastore, il nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo sua Madre Maria che assista con la sua materna bontà i padri Cardinali nell'estirpare il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro vorrei servire di tutto cuore la Santa Chiesa di Dio con una vita dedicata alla preghiera. _________________________________________________

LINK PETIZIONE: SUPPLICA AL REGGENTE: CHIEDIAMO VERITA’ ASSOLUTA SULLA SEDE IMPEDITA DI BENEDETTO XVI  DOPO ANTIPAPA FRANCESCO

 https://www.petizioni.com/supplica_al...

 

 

 

venerdì 14 febbraio 2025

LA SPARIZIONE MISTERIOSA DEL CORPO DI GESU' DAL LENZUOLO DELLA SINDONE

 

Ascolta prima il commento del dott. Andrea Cionci

https://youtu.be/ycaI4soh7aE?si=W7UXT434RhvftzRp

 

 EGREGIO DOTT. CIONCI,

 Mi complimento vivamente con lei per l’acume e sicuramente anche per il dono della “Sapienza”, uno dei “Sette Doni dello Spirito Santo”, con cui ha saputo collegare il mistero soprannaturale dell’uscita miracolosa del Corpo di Gesù Cristo dalla Sindone senza lacerare il telo che lo avvolgeva, con l’uscita, altrettanto miracolosa, del corpicino di Gesù Bambino dal grembo verginale della Madonna, senza lacerare la sua verginità e i suoi tessuti interni. Stesso, identico effetto strepitoso che solo un Dio Onnipotente può realizzare.

A conferma di questo, lei ha voluto citare una frase della mistica Valtorta, davvero chiara e pertinente, che collega entrambi i miracoli, quello della nascita con quello della Morte-Resurrezione di Gesù, come frutto di una esplosione fortissima di luce e di radiazioni, attualmente si parla anche di “effetto trasparenza”, difficilmente spiegabile all’occhio umano, ma certamente possibile a Colui che, avendo creato il cielo e la terra, può permettersi questi e altri miracoli strepitosi come segni prodigiosi per accrescere la fede e il bene dei suoi figli e dell’umanità intera.

Mentre riporterò prossimamente, a tale proposito, anche un brano del libro “LA MADONNA RACCONTA” di don Ferdinando Rancan, un sacerdote diocesano veronese in concetto di santità, che descrive brevemente questo episodio straordinario della nascita di Gesù Bambino come normalità per una donna come la Madonna, consapevole di essere rimasta incinta in modo altrettanto miracoloso, io mi vorrei soffermare brevemente su un altro aspetto che scaturisce da questa sua preziosa riflessione, e cioè di come lo Spirito Santo illumini la mente e il cuore di coloro (in questo caso mi riferisco sia a lei che al sacerdote citato), che cercano la VERITA’ con cuore puro e con animo retto. 

Magari non si capisce immediatamente, a mo’ di caduta da cavallo di San Paolo, ma si può arrivare lo stesso contando sul tempo che caratterizza l’essere e la vita dell’uomo sulla terra, quel tempo che gli permette di riflettere, continuare a cercare, invocare l’aiuto di Dio perché consapevoli che “non può esistere una verità di Fede senza che anche la Ragione e l’Intelletto ne siano coinvolti”, almeno in parte, perché la visione completa e definitiva l’avremo solo in Paradiso.

Ecco le brevi parole di don Rancan a proposito della conoscenza attraverso l’intuizione soprannaturale degli eventi “Se ho fede e princìpi, ho sempre la risposta a tutti i problemi, anche se sembrano nuovi e difficili. (…) Perché i princìpi che vengono dalla fede illuminano la ragione e pertanto la ragione non ha più bisogno delle risposte degli uomini ma di quelle di Dio”.

Pertanto, egregio dott. Cionci, sia per questa scoperta molto importante, sia per tutte le sue ricerche davvero minuziose e altrettanto preziose, almeno “per chi vuole intendere”, la ringrazio sinceramente di cuore per il bene che sta facendo non solo a noi cattolici, ma a tutta l’umanità, perché la Chiesa è universale, il Papato è un dono di Gesù all’umanità intera, e impedire che venga infangato, o manipolato, o deriso, o peggio, attraverso ricerche così importanti come lei sta facendo da 4 e più anni, è davvero degno del premio qui sulla terra ma soprattutto in Cielo, dove avremo la visione limpida, totale e definitiva di tutti gli eventi che ancora non capiamo.

    Con viva cordialità.

                                 patriziastella.com

sabato 1 febbraio 2025

COMMENTO DEL PROF. FONTANA SUL RAPPORTO TRUMP E VATICANO

    MIA RISPOSTA AL COMMENTO DEL PROF. FONTANA 

Aprire il link per leggere commento del prof. Fontana.

 

https://www.marcotosatti.com/2025/01/31/fra-trump-e-vaticano-spiazzato-dalle-scelte-di-trump-una-guerra-in-corso-stefano-fontana/

 

Egregio prof. Fontana

 Condivido pienamente tutte le sue analisi dettagliate sull’argomento così complesso del rapporto conflittuale fra Trump e il Vaticano, (almeno finché non si presenteranno altre sorprendenti novità a farci cambiare idea), argomento complesso da affrontare con la maggiore obiettività possibile. Ma il fatto che lei continui a nominare Bergoglio come vero papa Francesco e la sua falsa chiesa come la vera Chiesa cattolica mi fa tremare i polsi.

 

Sappiamo da dichiarazioni di Santi indiscussi come ad esempio padre Pio e dagli scritti del giovane Ratzinger ancor prima di essere nominato Prefetto della dottrina della Fede ma anche in seguito, sappiamo appunto da questi scritti lungimiranti e da dichiarazioni postume anche di mistici sicuramente illuminati dallo Spirito Santo, sappiamo come costoro vedessero la vera Chiesa cattolica non più falsamente trionfante su un carro prezioso trainato da cavalli bardati a festa, bensì una Chiesa piccola, povera, perseguitata, che tuttavia resisterà a tutti gli attacchi di Satana e riemergerà dalle catacombe in cui è stata costretta a rifugiarsi per potersi mantenere fedele e incolume dagli attacchi di quel nemico che ha usurpato il trono pontificio tramite complotto ufficialmente dichiarato.

 Questa vera Chiesa riemergerà e riprenderà vigore attraverso tanti piccoli gruppi di veri cattolici sparsi nel mondo ma uniti da una sola fede, un solo Battesimo e da un solo e vero unico VICARIO DI GESÙ CRISTO della vera successione apostolica. Bergoglio non è vero Papa per vari motivi che esperti del diritto canonico, della teologia ed Ecclesiologia oltre che veri maestri del latino, hanno evidenziato, soprattutto sulla base della “dichiarazione” di Benedetto XVI con la quale ha avvisato il mondo che avrebbe rinunciato non al “MUNUS” cioè al Mandato divino, o "Investitura”, bensì al cosiddetto "MINISTERIUM" cioè all’Ufficio inerente al compito del Papato. Tutto questo perché, trovandosi a dover lavorare in mezzo a lupi, come da omelia del suo primo insediamento come Vicario di Cristo nel 2005, gli era impedito svolgere la mansione che spetta al Papa. Pertanto, trovandosi il vero Papa in sede impedita (ora vacante dal momento della sua morte), lui delegava l’ufficio a un suo successore, però solo l’ufficio e non il mandato divino, tant’è vero che papa Benedetto ha continuato a risiedere in Vaticano con veste bianca, firmandosi con la sigla p.p. (Pastor Pastorum) esclusiva dei Papi e facendosi chiamare ancora “Sommo Pontefice”.

 

Ad avallare tutto questo, emerse una lettera del card. belga Daneels con la quale dichiarava in punto di morte, quasi per liberarsi la coscienza da un macigno enorme, che la nomina di Bergoglio al soglio pontificio era dovuta a un complotto di cardinali chiamato “Mafia del Sangallo” e pertanto non era da considerarsi valida.  Argomento che lo stesso Bergoglio, appena apparso sul loggiato la sera del 13 marzo 2013 come fosse stato vero Papa, volle sfatare facendo eliminare da tutti i documenti il titolo di “Vicario di Cristo” nella consapevolezza che non gli spettava affatto, anche se la gente continuava e continua a chiamarlo “Papa Francesco”.

 Pertanto, egregio professor Fontana, mentre la sua analisi storico scientifica e politica presentata in modo conflittuale tra i due poteri menzionati, sembra rispondere pienamente alla realtà dei fatti, lei compie il gravissimo errore di considerare Bergoglio come vero Papa Francesco e il suo seguito di cardinali apostati o ugualmente colpevoli di gravi omissioni, come fossero i componenti della vera Chiesa cattolica. Quando invece la dottrina perenne della Chiesa sostiene che il vero Papa, al quale comunque non è mai garantita la salvezza eterna personalmente, quando si tratta di parlare in materia di FEDE non può mai sbagliare perché assistito dallo Spirito Santo, e la Chiesa fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, è altrettanto indefettibile e fedele nella dottrina, pur essendo composta da uomini peccatori, come siamo anche noi poveri fedeli battezzati che dovremo rispondere individualmente del nostro operato davanti al giudizio di Dio.  

E’ vero che spetta solo alla Chiesa ufficiale gerarchica, quella costituita dai Cardinali e Vescovi, a discernere e decretare decisioni di basilare importanza come questa della validità o meno della nomina di un presunto Papa, tuttavia un fedele cattolico di media preparazione dovrebbe quanto meno inorridire quando sente affermare dalla bocca di questo presunto papa Francesco espressioni che contraddicono in pieno la dottrina cattolica, anzi che sono offensive dello stesso nostro Signore Gesù Cristo, come quando ha affermato più volte che Gesù si è fatto “serpente”! E altro di peggio, come l’intronizzazione di una dea pagana, detta Pachamama, nel cuore della cristianità che è la Basilica di San Pietro senza alcun postumo ripensamento. Ormai la cecità spirituale del popolo di Dio è arrivata a un punto tale da accettare qualunque azione o discorso o comportamento solo perché “lo ha detto il Papa” senza curarsi di altro, non parliamo poi del gravissimo silenzio dei Cardinali i quali potrebbero anche giocarsi l’anima per queste loro imperdonabili omissioni.

 Sembra un paradosso eppure è sempre stato così nella storia della Chiesa, cioè la realtà della Chiesa fondata da Gesù Cristo che è “UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA” però formata da uomini peccatori come ciascuno di noi, e questo perché non sono né i preti né i laici a conferire il dono divino della Grazia, ma è lo stesso Gesù Cristo proprio attraverso i Ministri della sua Chiesa e nonostante i loro peccati. Pertanto la Verità e la vera Fede vengono sempre a galla per intervento divino dello Spirito Santo, tant'è vero che gli ormai accertati e denunciati 40 antipapi che hanno usato il loro potere e ricchezze per occupare abusivamente il Soglio pontificio in questi duemila anni dalla nascita della Chiesa voluta da Gesù Cristo, sono stati tutti identificati e smascherati lungo i secoli e tutto il loro operato orale e scritto è stato con loro buttato al macero. Si dovrà via via verificare anche la vera o falsa consacrazione di sacerdoti e Vescovi. Lavoro improbo ma assolutamente indispensabile che lo Spirito Santo susciterà non appena sarà il momento voluto da Dio. Per adesso dobbiamo vivere di fede eroica perché attorno a noi, umanamente parlando, vediamo solo macerie e miserie dentro e fuori la Chiesa con un enigmatico silenzio di Dio che mette alla prova tutti.  Questo è il momento del trionfo della vera Fede, vissuta nel buio, nella prova e nella testimonianza fondata solo sulla Parola di Dio. Che Dio ci aiuti.

                                          

ALTRI LIBRI E AUTORI IN DIFESA DELL’UNICO VERO PAPA BENEDETTO XVI

 Julia Meloni, La mafia di San Gallo, ed. Fede & Cultura

 Carlo Maria Pace, Il vero Papa è ancora Benedetto XVI, ed- youcanprint, 2017

 Carlo Maria Pace,     Non c’è un vero Papa dalla  morte di Benedetto XVI, ed. youcanprint, 2023


Charles T. Murr.  Massoneria vaticana, Logge, denaro e poteri occulti nell’inchiesta Gagnon, ed. F&C


Sandro Pomiato, Papa o non Papa? La Chiesa nella tempesta.   Ed. Albatros


Don Fernando Maria Cornet, Habemus antipapam, indagine in onore della verità,  Amazon


Armando Savini, L’ultimo Anticristo, ed. Chaos Mega


Don Enzo Boninsegna, Stranezze di un pontificato,


Corrado Galimberti, L’antipapa, Il primo decennio di un apostata sul soglio di Pietro.  Amazon


Miles Christi, L’impostura bergogliana,  ed. ESR,  2 volumi


Interventi e conferenze su youtube

Padre Giacomo Maria Farè teologo carmelitano, Omelia di chiarimento con le dimostrazioni della tesi che Benedetto XVI non si è mai dimesso, per cui Bergoglio non può essere Papa.


https://youtu.be/hY-PmURHY5I.                                                         Sei domande ai cardinali da parte di padre Janvier Genou


 Dott. Giacomo Maria Prati, dichiarazioni su Internet.

 Avv. Luca Campanotto,               “                          “

 Padre Natale Santonocito, Perché Bergoglio non è il vero Papa. dichiarazioni ufficiali in Internet, Scomunicato! Il sacrificio dei preti che denunciano l’antipapa mentre i cardinali restano paralizzati dal timore.

 

 

giovedì 9 gennaio 2025

IN MEMORIA DI DON FERDINANDO RANCAN OTTAVO ANNNIVERSARIO DALLA SALITA AL CIELO

 

IN MEMORIA DI DON FERDINANDO RANCAN

10 GENNAIO 2025

 

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Ferdinando Rancan, vero sacerdote di Cristo

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MEDIA E CULTURE  09/01/2025

Ferdinando Rancan, vero sacerdote di Cristo

di Angelica La Rosa

 

IN MEMORIA DI DON FERDINANDO RANCAN

Domani, venerdì 10 gennaio 2025, sarà celebrata una Santa Messa in memoria del sacerdote, morto in concetto di santità, don Ferdinando Rancan, presso la chiesa di Sant’Eufemia (vicino al ponte Vittoria) di Verona. La messa avrà inizio alle ore 19.00.

In occasione dell’ottavo anniversario del passaggio al cielo di don Ferdinando Rancan, pubblichiamo l’omelia pronunciata d don Ermano Tubini il giorno delle sue esequie (è stato suo confessore e direttore spirituale negli ultimi 7 anni e tuttora incaricato di raccogliere testimonianze e seguire l’iter per apertura causa di beatificazione).

 

OMELIA DI DON ERMANNO TUBINI NEL GIORNO DELLE ESEQUIE DI DON FERDINANDO (13 gennaio 2017)

La vita di D. Ferdinando Rancan sta all’interno di due date distanti tra loro: Tregnago il 14 giugno 1926 e Verona il 10 gennaio 2017. Un tempo lungo 90 anni.

Dentro a questo tempo ricco di grazie, ci sono tanti eventi, tante persone, tanti luoghi santificati dal suo ministero sacerdotale. Vi ritroviamo una madre povera che ha vissuto con fede grande la vedovanza per il marito morto tragicamente sul lavoro; il parroco di Tregnago che lo orientò da bambino al seminario minore; una salute malferma che non gli ha impedito, anzi gli ha facilitato l’essere prete con la comprensione del mistero di Cristo crocifisso; vi troviamo le parrocchie e rettorie in cui ha operato e che ha amato: da San Paolo in Campo Marzio ai Santi Apostoli. C’è stato il suo impegno di docente al Seminario e al Liceo Messedaglia; ci sono i suoi libri di spiritualità, che per molto tempo ha resistito a dare alle stampe per umiltà; ci sono le tantissime persone incontrate, amate e aiutate.

E’ la storia di un sacerdote felice di essere sacerdote; uno dei tanti buoni sacerdoti che Dio dona alla sua Chiesa. D. Ferdinando è stato un buon sacerdote, ma aveva qualcosa che rendeva il suo ministero particolarmente efficace. Penso che la sua efficacia dipendesse dal grande amore per Gesù Cristo e per Maria sua madre; dall’aiuto di Dio che invocava sempre; dalla sua umanità: semplice, cordiale, aperta, convincente, credibile… Dipendeva dalla sua santità di vita? Penso che molti che lo hanno conosciuto lo dicano in queste ore: è morto un santo prete della chiesa di Verona …

Come orientava la sua azione pastorale? Promuoveva, in chi lo seguiva, l’incontro personale con Cristo; insegnava a pregare, ad amare l’Eucaristia e il Sacramento della riconciliazione; incoraggiava alla conoscenza della Bibbia, dell’insegnamento della Chiesa; suggeriva di essere aperti agli altri, a tutti, senza paura: sensibili alle necessità spirituali e materiali delle persone. Non aveva timore a indicare mete alte: la santità come obiettivo per tutti i battezzati.

Diceva che a Dio non si doveva dare poco, ma molto. Ha avuto il dono di suscitare attraverso la sua pastorale specifiche vocazioni divine in molte persone. L’ideale della santità vissuta nel mondo, nella vita ordinaria, di famiglia e di lavoro, lo aveva visto incarnato nelle persone dell’Opus Dei conosciute a Roma a metà degli anni Cinquanta. In quella esperienza colse un invito a cercare di vivere il proprio sacerdozio diocesano come un cammino di santità nell’esercizio del proprio ministero, ben unito al suo Vescovo, ai suoi confratelli, alla gente della sua terra.

Aderì alla Società Sacerdotale della Santa Croce, associazione sacerdotale unita all’Opus Dei. Fu il primo tra i sacerdoti diocesani in Italia. Tornato a Verona, fece conoscere l’Opus Dei a tante persone.

Ci ha lasciato serenamente: abbandonato alla volontà di Dio e riconoscente per quanto ricevuto da Dio e dalle persone che lo hanno assistito con gioia e con sacrificio per lunghi anni. E’ entrato nella vita eterna dicendo grazie.

Preghiamo per l’anima di don Ferdinando, pur nella convinzione che Gesù lo ha già accolto in Paradiso. Chiediamogli di pregare per noi affinchè anche noi un giorno possiamo stare presso Dio insieme con lui.

Don Ermanno Tubini

 

Pubblichiamo la testimonianza della signora Marisa Bommartini

Ho conosciuto don Ferdinando avanti negli anni quando ero sposata con figli perchè trasferita con tutta la famiglia da Milano a Verona per il lavoro di mio marito. Una persona mi ha detto “se cerchi un bravo confessore, vai alla chiesa dei Santi Apostoli e troverai il parroco, un certo don Ferdinando Rancan”. Da allora è stato veramente la luce e anche la forza della mia vita, e più tardi una grande guida spirituale anche per mio marito fino al giorno della sua dipartita per il cielo.

Chi ha potuto conoscerlo, capisce di che livello spirituale è stato nella sua umiltà e continua sofferenza portata sempre con un sorriso, ma anche chi non lo ha conosciuto o incontrato solo qualche volta, percepiva in qualche modo la “sua grande umanità” da cui traspariva il suo grande Amore per Dio, la sua gioia di vivere nonostante il suo corpo martoriato, anche a motivo di una vita dura con scarsa salute fin dall’infanzia, oltre che per la mancanza postuma di un polmone che gli era stato asportato a 52 anni per una forma di TBC aggressiva, costringendolo a portare ossigeno e poi ventilatore polmonare.

Da notare la sua accoglienza immediata per qualsiasi persona, anche lontana da Dio, usando parole piene di speranza, il suo sforzo per conciliare gli animi di persone in conflitto, l’attenzione per i bambini del catechismo e le loro famiglie per le quali organizzava incontri di formazione e anche di amicizia festosa nel salone parrocchiale, oltre che colloqui personali orientati alla fiducia in Dio e alle persone della loro famiglia, l’attenzione per la cura dei suoi confratelli nel sacerdozio che seguiva, per chi voleva, come direzione spirituale per la loro anima incoraggiandoli a puntare sull’amore per Dio per ogni difficoltà o incomprensione… sull’esperienza di quella grande prova che egli stesso ha dovuto subire da giovane in seminario ma che ha saputo superare in modo eroico solo grazie al suo amore per Gesù Cristo e per la sua vocazione sacerdotale.

Per tutte le sofferenze che ha dovuto attraversare sia come salute malferma, sia per mantenere sempre viva la sua vocazione fino all’ultimo suo respiro, come era suo desiderio, senza mai adagiarsi a un egoistico “quieto vivere” ma nella piena fedeltà ai suoi doveri sacerdotali, iniziando con la recita del Breviario e con la celebrazione della Messa quotidiana, penso umilmente che varrebbe la pena di proporlo come modello di fedeltà sacerdotale a tutti i sacerdoti anch’essi sottoposti spesso a prove di ogni genere in questo mondo che li deride o li perseguita se cercano di vivere la fedeltà nella sua pienezza.

                                                          Marisa Bommartini Mutinelli

 

domenica 5 gennaio 2025

ANDREA CIONCI E IL VESCOVO DI VERONA. PERICOLOSO ECCESSO DI ZELO.

Breve saggio

Quando l’eccesso di zelo può diventare pericoloso

  

link n. 1    Commento di Cionci sulle parole del vescovo Pompili

https://youtu.be/M0Swnvyvpcs?si=BsI373k7Pe0qdgub

 

link n.2           Apertura Porta Santa a Roma. Intervista al Vescovo Pompili

 

 Link n. 3        Cerimonia di apertura del Giubileo a Verona 29.12.2024 e omelia del Vescovo Pompili.

https://youtu.be/82FDqF1ctXs?si=0VUhBP0OwkKpJqNP

 

link. N. 4 omelia Vescovo mons. Pompili   a chiusura anno civile 31.12.2024

 

   chiedo scusa ma non tutti i link sono stati accettati. Cercate su Internet. Grazie

 

Stimatissimo dott. Cionci,

 vengo innanzitutto a ringraziarla per il coraggioso lavoro che lei sta conducendo allo scopo di far emergere la verità sulla questione intricata in merito ai due cosiddetti “Papi” di questo nostro travagliato periodo storico. Credo di essere stata una delle sue fans più convinte sin dai primi tempi, avendo avuto da lei conferma ai miei dubbi circa la nomina di Bergoglio al soglio pontificio, che io avevo percepito come dubbia sin dal primo momento che l’ho visto sul loggiato di San Pietro la sera di quel fatidico 13 marzo 2013. Dentro di me ho capito che quell’uomo vestito di una specie di camicione bianco con tanto di saluto generico e agghiacciante “Buonasera!” non poteva essere il nuovo Papa per i motivi che ormai tutti conosciamo, anche se non vogliamo ammetterli.  

Ricorda la sua prima conferenza a Verona più di tre anni fa mi pare?  Non c’era molta gente perché lei non era ancora molto conosciuto, eppure come inizio direi che è stato molto significativo grazie al piccolo ma fattivo impegno di tutti col passaparola, anche del mio, modestamente. Ho sempre riposto in lei molta fiducia, sottoscrivendo tutte le petizioni da lei richieste e inviandole ai miei contatti, nonostante le mie diverse vedute sulla Messa “Una cum” e sul suo pericoloso “sodalizio” con don Minutella, dal quale l’ho sempre messo in guardia, finalmente chiuso per sempre grazie a Dio, almeno lo spero.

Forte di questa stima che da sempre ho nutrito nei suoi confronti, ho il dovere altresì di manifestarle tutto il mio sconcerto e amarezza a motivo del suo accanimento mediatico contro il nostro Vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, passato più volte al tritacarne del suo parere personale poco obiettivo, che rasenta talvolta l’offesa e la delazione, come da parere di molti fedeli veronesi interpellati in tale senso. Noi veronesi siamo infatti rimasti più che scandalizzati e disgustati nel vedere come lei, egregio dott. Cionci, che finora si è distinto per il dono del “discernimento” equilibrato e corretto, abbia sfondato ogni limite nel mettere il nostro Vescovo mons. Pompili nello stesso calderone infernale di quei Vescovi, da lei definiti giustamente “gnostici”, che si sono resi indegni per aver promosso nientemeno che mostre profane, perfino sacrileghe e blasfeme contro la stessa “Persona Santissima” di nostro Signore Gesù Cristo, senza alcun pentimento neppure dopo che le autorità civili ne hanno decretato la totale soppressione. Errare humanum est, dice il proverbio, ma perseverare diabolicum.

Pretendere di dare un giudizio negativo sul nostro Vescovo che lei non conosce di persona, solo per il fatto che probabilmente qualche mala lingua veronese glielo ha presentato come erede delle “storture” di Bergoglio, chiamato a Roma per presentare l’apertura del Giubileo, ci sembra francamente azzardato e infondato. Per questo abbiamo voluto porre come anteprima la registrazione di alcune sue omelie che ci sembrano addirittura edificanti, come molte altre che io stessa, confermata da persone competenti, ho avuto l’occasione di ascoltare o durante la Messa o su internet, omelie che iniziano quasi sempre citando una frase del Vangelo e offrendo degli spunti di vita cristiana davvero profondi e sorprendenti, espressi forse in modo nuovo e perciò talvolta difficili da capire al primo approccio. Senza dire ad esempio che, sullo stile peregrinante di un San Carlo Borromeo, anche mons. Pompili ama visitare piccole parrocchie dell’estrema periferia, partecipare a umili processioni di paese, fare visita a malati riservatamente, senza pompa magna, o compiere qualche improvvisata alle sei del mattino nei mercati generali al freddo e al gelo per informarsi, ascoltare, benedire e incoraggiare ecc.

 Ho comunque il dovere di precisare, per amore di verità e per quello che può valere il mio parere, che io non pretendo di dare garanzia per nessuno, nemmeno per me stessa, per ciò che riguarda il comportamento futuro delle persone, perché può accadere di tutto e di peggio finchè stiamo a questo mondo, e dobbiamo sempre guardarci dal diavolo che, come dice la Scrittura “come leone ruggente va in cerca di chi divorare”, tuttavia la mia coscienza di cattolica credente e praticante mi suggerisce di affermare che, almeno fino al momento presente, questa è la mia testimonianza.

 Ciò detto e chiarito, è anche necessario evidenziare per chi ha “orecchi per intendere” che in questa confusione che regna sovrana nel mondo intero, proprio perché ha la sua origine purtroppo in Vaticano, dentro la falsa chiesa bergogliana, non sempre è opportuno che sacerdoti, religiosi e superiori di Istituti si espongano troppo spavaldamente sfidando le “ire funeste del grancapo” e il suo squallido “entourage” col rischio della scomunica o ben di peggio, oltre che la soppressione delle loro benemerite Fondazioni spesso ultra centenarie, perché questo eventuale sconvolgimento priverebbe i fedeli dei sacerdoti e dei sacramenti, senza dire che tutto questo marasma sarà dichiarato invalido non appena la Chiesa di Gesù Cristo farà luce sulla verità di questo periodo storico difficile, come accaduto per i precedenti 40 antipapi della bimillenaria storia della Chiesa.  A Dio non la si fa, e lo Spirito Santo non cessa mai di vegliare, anche nei momenti di buio e di persecuzione.

Per questo io invito umilmente il dott. Cionci e coloro che hanno funzione pubblica a sostenere questi sacerdoti o Vescovi, religiosi o laici perseguitati, mentre preghiamo il Signore Gesù che venga presto a fare chiarezza prima che tutto il popolo cristiano perda le fede nei labirinti nebbiosi dell’indifferenza, della delusione o dell’apostasia. Con tutto il rispetto e l’ammirazione per coloro che, invece, hanno trovato in coscienza l’ispirazione e la forza di rompere gli indugi e uscire allo scoperto denunciando fatti e misfatti così evidenti che ormai nessuno potrà più negare.


 Adesso mi permetto di valutare i particolari negativi da lei evidenziati per essere possibilmente concreta, almeno dal mio punto di vista, con l’avvallo di altri fedeli interpellati:

1)    Cominciamo dal fatto che mons. Pompili è stato ordinato Vescovo con una cerimonia pubblica da Mons. Bagnasco a Rieti il 5 settembre 2015 e non da Bergoglio (come vede, io lo chiamo così perché sono interiormente convinta che lui non è “Papa Francesco” perché l’ultimo vero Papa della successione apostolica rimane solo il Grande Papa Benedetto XVI, e su questo siamo in piena sintonia).  Ovvio che la nomina a Vescovo di Rieti è stata compiuta in precedenza da Bergoglio il 15 maggio 2015, come per tutti i Vescovi e Cardinali da lui nominati in questi 11 anni di falso pontificato, tuttavia la consacrazione episcopale di mons. Pompili ad opera del card. Bagnasco rimane validissima come sacramento e questo è ciò che più conta.

2)    la sua critica alla croce pettorale che non si vede nel primo video, come lei fa notare, si vede invece benissimo nel video del link n. 2 dove viene messa in evidenza la croce pettorale che è in piena regola con le normali croci pettorali previste da sempre per i Vescovi, e non certo bergogliana rosacrociana, come lei ha invece sospettato, domandandosi perché era nascosta sotto la giacca! Perché non sempre, quando si porta il clergeman col collettino da prete, è obbligatoria anche la croce pettorale, mi consta, come quando si usa la veste talare.

3)    Il fatto poi che vengano citati dal Vescovo anche nomi di autori non cattolici, come lei denunciava molto seriamente soprattutto in merito al libretto “Sulla Luce” (che non è prerogativa solo dei Luciferini ma innanzitutto dei cattolici amanti della Verità che è Luce per gli occhi e gioia per il cuore) non è certo segno di resa passiva alle opinioni del “nemico”, ma è segno di quel coraggio che fa emergere la Verità che è Gesù Cristo in mezzo a tanti pareri contraddittori! Se veramente vogliamo cominciare ad aprirci alla novità, rischiosa ma necessaria, di un dialogo interreligioso, come era anche nell’intento dei nostri Grandi Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, per questo molto criticati dai super blindati “tradizional-sedevacantisti”, dialogo reso ormai indispensabile anche a motivo di un cambiamento epocale delle comunicazioni che ci costringe a vivere in mezzo alle culture e religioni più disparate cercando di “dare ragione della Speranza che è in noi”, come afferma San Pietro, dobbiamo avere altresì il coraggio di ascoltare e conoscere anche le argomentazioni di altri studiosi non cattolici, senza buttarli subito al rogo con disprezzo quasi per paura di “contaminarsi”, ma sapendo far emergere la Verità di Gesù Cristo da tutte le altre proposte attraverso la sua sicura dottrina bimillenaria, nella consapevolezza che, comunque, la conversione dei cuori è sempre e solo frutto della Grazia di Dio e della nostra vita di preghiera e di santità personale.

4)    Su questo argomento delicatissimo e impossibile da affrontare solo con le nostre povere forze, ci era venuta in aiuto sin dal 28 ottobre 1965 quella famosa dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane “NOSTRA AETATE” di San Paolo VI, sbandierata come pericolosa ed eretica dai sedicenti tradizionalisti mentre invece, se letta con occhio puro e illuminato dallo Spirito Santo è di una chiarezza e bellezza incredibile, laddove afferma ad esempio che “La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini. Tuttavia essa annuncia, ed è tenuta ad annunciare il Cristo che è “Via, Verità e Vita” (Gv.14,6) in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa e in cui Dio ha riconciliato con sé stesso tutte le cose (Corinti, 5,18-19)

Dichiarazione confermata dalla successiva detta “Dignitatis humanae” promulgata dai Vescovi del Vaticano II con l’approvazione di Papa Paolo VI il 7 dicembre 1965, che inizia con questa chiara prefazione “L’unica vera religione crediamo che sussista nella Chiesa cattolica e apostolica, alla quale il Signore ha affidato la missione di comunicarla a tutti gli uomini. (D.H. 1,c)

5)    Siccome non è facile questo compito di intermediazione con i rappresentanti di altre religioni, si preferisce “glissare” su questo aspetto pastorale o rifiutarlo categoricamente senza mai avere il coraggio di affrontarlo perché è necessario trovare una specie di “equilibrio soprannaturale” che sappia muoversi in mezzo a due opposti, cioè da una parte la presunzione per i cattolici di possedere tutta la verità in tasca in modo da annientare l’interlocutore come sul ring mettendolo ignominiosamente K.O con evidente umiliazione per la sua disfatta; e dall’altra il pericolo per gli stessi cattolici di cadere in quel complesso di inferiorità che porta al mutismo e al dubbio davanti all’incalzare prepotente dell’avversario, come se fossimo stati ingannati dalla Chiesa per oltre duemila anni e dovessimo fare su tutto il nostro meraviglioso operato, continui, infondati, assurdi e scandalosi “mea culpa”.

6)    Chi prega, studia e si mantiene umile non può correre il rischio di rimanere “confuso in eterno”, perchè lo Spirito Santo lo illumina con la sua Grazia, come sosteneva un sacerdote veronese in concetto di santità don Ferdinando Rancan con quelle frasi famose scritte nei suoi libri “Se io ho Fede e Princìpi, ho sempre la risposta a problemi anche se sembrano nuovi, perché i Princìpi che vengono dalla Fede illuminano la Ragione e pertanto la Ragione non ha più bisogno delle risposte degli uomini, ma di quelle di Dio.”. E ancora mettendoci in guardia contro il pericolo di omologare tutte le religioni in un unico calderone indefinito, affermava “Le religioni fanno da piedistallo a “colui” che è il padre della menzogna. E’ solo la Fede in Gesù Cristo che fa la differenza”.  E dove sta il segreto per far accettare questi discorsi così categorici, quasi impossibili da vivere per la loro sublimità? Ce lo ha insegnato lo stesso sacerdote con la sua vita eroica, umiliata e tribolata: L’AMORE! Solo guardando all’altro con amore e comprensione e non come un antagonista da sconfiggere a fil di spada, solo pregando per lui offrendo a Dio le nostre tribolazioni, possiamo sperare di riuscire ad avvicinarlo alla Fede cattolica, la sola che ha il potere di illuminare la mente e far gioire il cuore, perché il nostro vero punto di riferimento non è una dottrina, per quanto elevata, ma una “Figura” eccezionale, umana e divina: Gesù Cristo, per il quale hanno dato la vita milioni di cristiani.

7)    Lei inoltre si è scandalizzato perché mons. Pompili ha citato il filosofo greco Protagora con la sua teoria dell’uomo come centro dell’universo, mentre per il cristiano solo Gesù Cristo è al centro dell’universo, ovviamente. Ma allora dovremmo tutti scandalizzarci perché lo stesso San Tommaso D’Aquino, non solo ha citato, ma ha attinto pienamente alla filosofia cosiddetta greco-ellenistica, soprattutto a quella ispirata dai tre grandi filosofi Socrate, Platone e Aristotele, privilegiando l’aspetto del realismo filosofico, basato sull’osservazione della realtà concreta, proveniente dalla Legge naturale voluta da Dio stesso, piuttosto che sulle fantomatiche elucubrazioni provenienti da una intelligenza umana malata e bacata dal peccato e dalla superbia.  E questi illustri filosofi greci non conoscevano Gesù Cristo, essendo nati intorno al 400/300 a.C. tuttavia, essendo l’uomo stato creato a immagine e somiglianza di Dio, è stato pure dotato di una tale intelligenza che può arrivare a conoscere la profondità dell’Essere e del Cosmo quando si mantiene integro e retto, perché anche il cattivo comportamento morale e le false ideologie possono arrivare a offuscare l’intelligenza e farci cadere nelle trappole di teorie immaginarie e pericolose. Come ci hanno proposto i due Grandi Papi del Concilio, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, con quella enciclica stupenda “Fides et Ratio” tanto osteggiata dai tradizionalisti i quali, a forza di rinnegare tutto il Concilio e i veri Papi della successione apostolica, sono finiti negli “artigli” di un antipapa escludendosi dalla Comunione con la vera Chiesa, la quale offre una Fede basata certamente sulla Rivelazione, ma che deve andare di pari passo anche con la Retta Ragione, perché entrambe provengono da Dio e non possono contraddirsi.

 SEMINARI. Purtroppo bisogna ammettere che anche nei Seminari vengono proposti piani di studio stile protestante ecumenico-interreligioso che poco o nulla hanno ormai di veramente cattolico perché non si insegna più, ad esempio, la storia della Filosofia con i dovuti “distinguo” rispetto alla filosofia cristiana, ma si offre solo una carrellata di opinioni vaghe, opinabili e indefinite, spesso demenziali, fra cui viene presentato anche il parere di un certo Maestro detto “Gesù Cristo” posto talvolta sullo stesso piano di miserabili millantatori, altro che studiosi, e che ognuno scelga ciò che più gli aggrada in nome di un falso concetto di libertà religiosa. Qui sta l’errore fondamentale: l’omologazione di tutto, in ossequio a un falso concetto di “globalismo” che ormai viene spacciato per verità assoluta e indiscutibile.

Questo è il grande problema di oggi “IL SEMINARIO” da dove vengono sfornati purtroppo, questi giovani sacerdoti dalle menti bacate e contorte (non tutti per fortuna), i quali, non essendo più illuminati dalla bellezza della “Verità” che proviene dalla Grazia di Gesù Cristo, l’unica che conferisce anche la forza interiore per vivere le virtù umane e soprannaturali, in primis la castità e la fedeltà, finiscono poi con l’abbandonarsi alle miserie più basse e meschine per cui non valeva la pena di consacrarsi sacerdote per dare simili esempi di immoralità e schifezza, gettando fango su tutta la Chiesa di Gesù Cristo sulla quale le Porte degli Inferi non prevarranno perché è sempre:

“UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA”.

 

Ringrazio dell’attenzione mentre segnalo in calce le due mail, quella del dott. Cionci e anche del Vescovo Mons. Pompili per chi volesse contattarli per un eventuale costruttivo dialogo o consultazione        

codiceratzinger@libero.it           vescovado@diocesivr.it

          

In fede

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