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mercoledì 6 agosto 2025

LA DEVOZIONE A DIO PADRE. 7 AGOSTO


DIO PADRE PARLA AI SUOI FIGLI



https://youtu.be/mxk2CqKogj4

Nel 1932 una giovane religiosa italiana di provata virtù, suor Eugenia Elisabetta Ravasio (1907-1990) ebbe una particolare rivelazione da parte di Dio. Le fu chiesto di diffondere il suo messaggio per essere conosciuto, amato e onorato da tutti gli uomini, con un grande desiderio di essere da loro chiamato “PADRE!” e ricordato con una consacrazione speciale Il 7 agosto di ogni anno “Questo sarà un giorno di infinite grazie per chi si consacrerà a me con tutto il cuore”. Questo ciascuno lo può fare privatamente leggendo il testo della consacrazione aprendo il link qui sopra.

In questo messaggio Dio chiese inoltre di dedicare una celebrazione liturgica speciale sempre il 7 agosto di ogni anno, con l’obbligo di onorarlo in modo particolare come “PADRE DELL’UMANITÀ INTERA”. “Vorrei per questa festa una Messa e un ufficio propri. Non è difficile trovare i testi nella Sacra Scrittura”.

Il messaggio di Dio Padre fu molto specifico e amorevole: come primo motivo della sua venuta, il Padre comunicò quanto segue: “Io, Padre degli uomini, voglio bandire il timore eccessivo che le mie creature hanno di me e per far loro capire che la mia gioia consiste nell’essere conosciuto e amato dai miei figli, lamentando che il suo Amore di Padre è stato dimenticato dagli uomini. Eppure – affermò – “vi amo così teneramente “ ecc. ecc.

Segui il resto sul link sopra


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Il Vescovo e le autorità ecclesiastiche hanno approvato questa devozione solo alla distanza di dieci anni dall’evento, e si sta diffondendo un po’ alla volta, come per tutte le altre rivelazioni private, ad esempio quella di Santa Faustina per Gesù della Divina Misericordia e quella di Santa Margherita Maria Alacocque per il Sacro Cuore di Gesù. E altre meno conosciute, soprattutto riguardanti il culto a Maria Santissima. A noi il compito di farla conoscere.

Molti Santi nella storia della Chiesa, (vedi San Josemaria Escrivà il Fondatore dell’Opus Dei) hanno superato momenti di grande difficoltà e prove, come affermano le numerose biografie, grazie alla consapevolezza di essere FIGLIO DI DIO e pertanto amato da Lui che mai chiede cose impossibili alle nostre forze.
Un figlio devoto di San Josemaria attualmente in concetto di santità, DON FERDINANDO RANCAN, sacerdote diocesano di Verona che ha aderito alla spiritualità dell’Opus Dei rimanendo sacerdote diocesano a pieno titolo, ha pure vissuto questa esperienza diciamo dolce e forte nel contempo, che non fa dubitare della presenza di Dio Padre anche davanti a prove terribili e inspiegabili. Si può trovare questa preghiera con commento sul libro autobiografico “Un somarello e la sua storia” nell’ultimo capitolo, dove l’autore racconta qualche episodio della sua vita davvero tribolata e anche rocambolesca che la rendono perfino avvincente proprio per le prove che ha dovuto passare. Si può richiedere alla casa editrice “Fede e Cultura” che invia il libro a domicilio (tel. 045/941851)



                   ATTO DI CONSACRAZIONE A DIO PADRE
                                 di don Ferdinando Rancan

Preghiera scritta da don Ferdinando come “Atto di consacrazione a Dio-Padre”, al quale è sempre stato molto devoto, non solo per aver trovato in Dio quella figura paterna che lui non poté godere a causa della morte del padre all’età di due anni, ma anche perché sosteneva che questa devozione deve essere valorizzata e fatta conoscere di più, a iniziare dagli stessi cattolici che soffrono molte volte della sindrome del “orfanello”.

È vero che lo nominiamo spesso nella preghiera del “Padre nostro” ma forse distrattamente, senza la piena consapevolezza del suo profondo significato come “Dio Amore”, Consolatore, Buono e Provvidente, che ama e si prende cura di ciascuno dei suoi figli come fossimo unici al mondo perché ci vuole felici su questa terra ma ancor più vuole portarci a godere con Lui della Vita Eterna.


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Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno,

Principio e Fine di tutte le cose.

Creatore e Signore dell’Universo,

io ti adoro nell’abisso del mio nulla

e alla tua Maestà infinita innalzo la mia lode.


Ti chiedo umilmente perdono dei miei peccati,

di tutto ciò che nella mia vita fu male davanti a Te

e ha offeso la tua santità e bontà infinita.


Ti rendo grazie per tutti i tuoi benefici:

di avermi creato

fatto partecipe del tuo Essere divino;

di avermi fatto cristiano

figlio tuo partecipe della tua vita divina;

di avermi fatto sacerdote,

partecipe del sacerdozio di Gesù, il Figlio tuo diletto;

di avermi chiamato a servirti nell’Opus Dei,

partecipe dell’opera dello Spirito Santo

che nella Chiesa chiama tutti gli uomini alla santità;

e di tanti benefici di grazia e di misericordia

che hanno accompagnato il mio cammino sulla terra.


Padre Santo,

in questo giorno che la Chiesa dedica al battesimo di Gesù,

il grande mistero in cui hai rivelato la tua paternità divina

intendo compiere la consacrazione piena e perpetua

di tutto me stesso

a Te mio Creatore e Padre.



Nel ricordo del mio battesimo,

giorno in cui, guardandomi con infinito amore,

hai detto: “Tu sei mio figlio, oggi ti genero alla mia vita,

e in te pongo la mia dimora”

desidero affidarmi totalmente alla tua Paternità.


Ti offro e ti consacro tutto il mio essere:

la mia anima con le sue facoltà;l’intelligenza 

perché nella luce del Tuo Santo Spirito

conosca e penetri sempre più profondamente

il mistero della tua divinità;

la volontà perché, unita alla volontà di Gesù,

il tuo Figlio diletto,

compia sempre ciò che è gradito alla tua Maestà divina;

il mio cuore perché, unito al Cuore verginale di Maria,

Madre dolcissima del tuo Figlio,

sappia servire con umiltà e amore la tua Chiesa

e il disegno di salvezza che per essa vai attuando nel mondo;

il mio corpo con i suoi sensi,

perché unito al sacrificio eucaristico di Gesù

diventi olocausto di espiazione

per i miei peccati e per quelli di tutti gli uomini;

infine ti consacro tutta la mia vita,

tutto il tempo che tu vorrai concedermi

fino al momento in cui potrò dire: 

"Nelle tue mani, Padre, affido il mio spirito”.


Padre Santo, per i meriti di Gesù, tuo Figlio,

per la grazia dello Spirito Santo,

per l’intercessione di Maria, Madre di misericordia,

di San Giuseppe, di San Josemaria e di tutti i Santi,

ti chiedo di accettare benignamente

questa mia consacrazione alla tua amabilissima Paternità,

e concedimi di entrare un giorno nella Vita eterna

con tutte le persone che ho incontrato nella mia vita

a proclamare le meraviglie della tua infinita misericordia

con tutti gli Angeli del Cielo

per tutti i secoli dei secoli.

Amen


Pater, Ave, Gloria….









domenica 27 luglio 2025

CONTINUITA' FRA IL VECCHIO E IL NUOVO TESTAMENTO.?

    

CONTINUITÀ FRA IL VECCHIO E IL NUOVO TESTAMENTO.

APRI LINK

https://youtu.be/8yizJ_pZeu0


SI. Continuità in quanto gli Ebrei hanno avuto il compito importantissimo di preparare la venuta di Gesù Cristo attraverso Profeti e Patriarchi e infine per mezzo di una donna ebrea per eccellenza che è la Vergine Maria con suo "SI" a Dio per mezzo dell'Arcangelo Gabriele.

 

Ma con la venuta di Gesù Cristo si è creata una netta distinzione, diciamo pure una rottura con l Antico Testamento perché, a parte il fatto non piccolo che gli Ebrei hanno rinnegato Gesù e continuano a farlo, ma soprattutto perché San Paolo afferma che adesso, cioè dopo Gesù Cristo, il nuovo popolo d'Israele siamo noi cristiani cattolici, è la Chiesa cattolica fondata da Gesù stesso, sono i Sacramenti istituiti da Gesù che conferiscono la Grazia, cioè la nostra santificazione in vista del premio o castigo eterno dopo la morte.
Infatti Gesù nel Vangelo cita gli antichi Profeti ma poi li mette anche a tacere perché hanno fatto il loro tempo, come quando dice: "Mosè vi ha detto questo. Ma io vi dico... ecc. la Vecchia Alleanza diceva questo... ma IO VI DICO ADESSO...." ecc.
Tant'è vero che adesso il mondo va avanti, come diceva San Pio da Pietralcina, nonostante i crimini e le nostre miserie, grazie al miracolo della MESSA che è Cristo stesso che continua a immolarsi per noi. Mentre se tutto il popolo dei veri o falsi Ebrei sparisse all’improvviso, nulla di grave potrebbe accadere nel mondo perché la loro funzione si è realizzata ed è finita col Nuovo Testamento.
Del Vecchio Testamento con tutti i Profeti, Patriarchi, Santi e Sante, coi monumenti grandiosi ecc. resta solo la memoria e l’esempio eroico di certi grandi personaggi oppure le gesta miserevoli di molti peccatori, ma con la nascita di Gesù tutto cambia perché tutto è in funzione di Lui che è il figlio del Dio Altissimo, che giudicherà uomini e nazioni alla loro morte, in base a come hanno osservato i 10 Comandamenti che Dio ha dato a Mosè sul monte Sinai, ma soprattutto in base a come hanno creduto a Gesù Cristo come Figlio di Dio e ai Sacramenti da Lui istituiti.
Quei sette Sacramenti tramandati attraverso i suoi ministri sacerdoti nel contesto della Chiesa Cattolica come Lui l’ha voluta, cioè composta da noi uomini e donne peccatori ma vivificata perdonata e ricreata dalla sua Grazia santificante, mistero ineffabile ma efficace, come tutti i Sette Sacramenti.

                                 patriziastella.com




giovedì 29 maggio 2025

30 MAGGIO SAN FERDINANDO - IN MEMORIA DI DON FERDINANDO RANCAN

                     30 MAGGIO SAN FERDINANDO III   RE  

            IN MEMORIA DI DON FERDINANDO RANCAN


La Chiesa il 30 maggio celebra la memoria di san Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia, un santo famoso per la sua lotta contro l’invasione dell’Islam che stava avanzando sempre di più nell’entroterra della Spagna, obbligando tutti gli abitanti, com’è nel loro Corano e nella loro indole, a rinnegare la loro fede in Gesù Cristo per adorare Allah con tutte le conseguenze che ne derivano.

In queste battaglie che lui vinceva, riuscì sempre a mantenere buoni rapporti con gli avversari islamici: Alicante, Granada e Siviglia, ad esempio, erano rimaste ancora in mano agli arabi, ma grazie ad una sapiente opera diplomatica di Ferdinando, il loro re moro si sottopose al suo vassallaggio e un po’ alla volta abbandonarono del tutto i territori spagnoli per tornare alle loro terre del Medio Oriente. 

Fu tollerante con i Giudei , intransigente con gli eretici, regnò con prudenza, saggezza e generosità verso tutti, ricevette il viatico in ginocchio consapevole di dover morire chiedendo perdono dei suoi peccati a Dio e a tutti i sudditi,. Era molto devoto della Madonna la cui statua portava sempre con sé nelle battaglie in difesa del suo popolo contro la progressiva avanzata islamica, la cui invasione armata non significava la sconfitta di un re piuttosto che di un altro in una alternanza basata comunque sugli stessi valori e principi cristiani, bensì il rinnegamento della fede Cattolica e di Gesù Cristo, al quale re Ferdinando era devotissimo e fedelissimo, e di conseguenza il totale abbandono di tutto quel patrimonio della cultura cristiana anche dal punto di vista etico, civile, legale, artistico, sanitario, famigliare ecc., conquistato da oltre mille anni di cristianesimo, e fondato essenzialmente sul principio della libertà personale di scelta, che la mentalità dell’Islam ha sempre rifiutato e combattuto pena la morte.

            Certo, la guerra è sempre una cosa negativa, spesso conseguenza dei nostri peccati, dicono molti santi, tuttavia ci sono situazioni in cui si rende indispensabile. In questo periodo storico molto contorto e confuso, dove noi italiani ci consideriamo sempre i grandi benefattori dell’umanità che accolgono tutti i profughi del mondo offrendo loro quelle garanzie e benefici gratuiti che neppure a noi cittadini italiani sono concesse, altrimenti veniamo considerati razzisti, siamo indotti a pensare che quelli ci rispetteranno e ci saranno addirittura grati per tutto quello che offriamo loro. Invece non è così, perché loro stessi non fanno alcun mistero di manifestare che prima o poi ci sottometteranno, a iniziare da Roma, col rischio di trovarci addirittura in una terra non più nostra ma di loro proprietà nella quale possono disporre di tutto!!  Case, chiese, beni, donne, figli, uomini, bambini… a loro uso e consumo, soprattutto obbligandoci ad abiurare la fede cattolica per adorare Allah.

 In questi e altri casi, se per amore di pace, si preferisce seppellire assieme alle armi, anche la libertà e la dignità perché costringono le donne ad essere la terza moglie o la concubina di turno del capo vincitore, o sottraggono i figli ai genitori per farli “educare” dallo Stato, o pretendono alloggio cacciando i legittimi proprietari, ma quel che è peggio, obbligano ad adorare divinità pagane rinnegando la Fede cattolica in Gesù Cristo ecc. ecc. ecc. si potrà mai accettare la pace a queste condizioni? NO!!! Perchè sarebbe una finta pace, e allora anche la Chiesa, come ultima possibilità, ammette anche l’uso delle armi per difendere la vita e con essa anche tutti i valori che la compongono, soprattutto quelli derivanti dalla cultura e civiltà cristiana, fonte di gioia, di verità e di rispetto per l’altro..

 Ricordiamo che ci sono anche i santi combattenti per la Fede e la Libertà. A proposito di battaglie con l’avanzata islamica in Europa, ricordiamo brevemente le due famose battaglie di Lepanto (1571) e di Vienna (1683) nelle quali i cristiani (vale a dire Italiani ed Europei quando non si vergognavano di chiamarsi così) hanno vinto non tanto con i pochi mezzi militari di cui disponevano, ma soprattutto con la recita costante del Santo Rosario da parte di tutte le popolazioni chiamate all’unisono dal Papa Pio V per la battaglia di Lepanto, mentre per la battaglia di Vienna, grazie alla Messa celebrata dal monaco cappuccino Marco Daviano che ha messo miracolosamente in fuga con poche perdite il nemico che avanzava con scimitarre e spade pronto a invadere Vienna e l'Europa.

            Adesso questo concetto di militanza per la libertà e la civiltà sta sfumando perché si vuole la pace per la pace, come valore assoluto, a costo di vivere schiavi dell’invasore per un piatto di minestra e col cappio al collo.

 

                 DON FERDINANDO RANCAN

 Oggi ricordiamo anche il nostro candidato alla santità, don Ferdinando Rancan, che ha avuto quel nome da uno zio, frate cappuccino di venerata memoria.

In questa occasione, vogliamo ricordare di lui un episodio molto particolare e doloroso, ma portato con grande fede quando aveva solo 18 anni ed era studente nel Seminario di Verona verso la fine della seconda guerra mondiale (1944/45)

Premessa:

Il padre di don Ferdinando, Giambattista Rancan, ceppo nativo della zona di Tregnago, Verona, morì in modo tragico mentre era guardiano notturno del cementificio di Tregnago “Italcementi” di cui hanno lasciato i resti come ricordo di quella grande azienda che aveva dato lavoro a molti operai della zona e che purtroppo commemorava anche alcuni morti per incidenti sul lavoro. Infatti In una notte piovosa e buia, il nostro Giambattista Rancan non si accorse di un silos che era rimasto aperto e vi piombò giù morendo qualche ora dopo che lo avevano estratto non vedendolo tornare di buon mattino.

            Qualche anno più tardi, Cornelio Marchi, lo zio di Ferdinando da parte della madre, Maria Marchi, venne assunto nello stesso cementificio al posto del padre e fu incaricato del controllo delle caldaie.  Non si sa in quale maniera, il povero Cornelio fu travolto dalle fiamme e trovato moribondo. Portato all’ospedale morì pochi giorni dopo, lasciando la povera moglie Elvira, zia Elvira come la chiamava Ferdinando, affranta, a maggior ragione perché aveva il figlio più grande, Giuseppe, al fronte, l’altro di 17 anni, Renato, apprendista panettiere e i due ultimi più piccoli alle scuole elementari.

            In quell’anno, inizio 1945, stava finendo la guerra e i tedeschi si ritiravano a gruppi dall’Italia portando spesso morte e distruzione dove passavano con rappresaglie punitive degne dei peggiori criminali che non erano più controllati da nessuno.

            In una di queste rappresaglie dei tedeschi, mentre il giovane Renato tornava dal panificio di buon mattino, un drappello delle SS passava di lì e caricarono sul loro camion alcuni passanti, tra cui Renato.  Senza tante mediazioni o ripensamenti, li presero e li fucilarono tutti un po’ fuori del paese, compreso Renato che era un ragazzino, il più giovane.

            Lascio immaginare la disperazione della mamma, Elvira, al pensiero che il marito era morto bruciato vivo, il figlio più grande, Giuseppe, in guerra senza avere notizie (tornò comunque vivo a guerra finita) e l’altro, Renato, che, per quanto poco, era l’unico sostentamento della famiglia, fucilato dai tedeschi.

            In questo frangente drammatico in cui non ci sono parole per consolare chi è colpito da simili disgrazie, il nostro seminarista Ferdinando, di appena 18 anni, scrisse una lettera alla zia Elvira che riportiamo qui sotto e che vale la pena leggere con calma perché indice di una fede, di un coraggio soprannaturale e di una grande partecipazione umana al dolore altrui, da parte di un semplice diciottenne, abituato però a vivere un rapporto con il Signore molto profondo e anche lui provato da molta sofferenza, sin da piccolo.

  

                               LETTERA A ZIA ELVIRA

 Zia carissima,    (Elvira)

 sono qui accanto al tuo dolore, tanto più straziante quanto più improvviso e inaspettato; e ti vedo come non ti ho mai vista, ti immagino come ho immaginato tante madri che alla sera, prima di coricarsi, si bagnano di lacrime cocenti l’amata figura del figlio che non tornerà più.

            Forse pensando al compagno della tua vita che a metà cammino ti ha lasciato, bruciato vivo martire  per tuo amore e per i tuoi figli; (zio Cornelio preso dalle fiamme durante il suo lavoro nello stesso cementificio dove aveva perso la vita il papà di Ferdinando), forse volando col pensiero al tuo Giuseppe lontano lontano, che, strappato dal tuo seno e dal suo focolare, da tanto tempo non vedi, straziata ora da questo nuovo colpo, sentirai nel fondo della tua anima ferita un vuoto largo e profondo, vivere ti sembrerà una cosa amara, amara che niente potrà raddolcire.  Renato non lo hai più, è un pensiero che stringerà in una morsa angosciata il povero tuo cuore.

            Oggi è passato Gesù e ha scaricato la sua croce pesante sulla tua porta, ma zia, non chiuderla quella porta, corri ad aprire, fallo entrare, è un dono che ti porta. Egli è stanco sfinito, ti domanda aiuto, e tu continua con Lui il tuo cammino. Arriverai al Calvario dove un’altra madre desolata, Maria, anche lei come te è straziata nell’anima, anche a lei, come a te, hanno assassinato il figlio! E glielo vedi lì sulle ginocchia, livido, lacerato, esangue. Prendi il tuo dolore, dallo a Maria, lei sa che cosa è amore di mamma!

            Cara zia, non piangere quando ti verranno nelle mani i vestiti del tuo Renato, quando vedrai ogni sera il suo letto vuoto. NO! Sii forte nel tuo dolore. E quando lo strazio ti farà sanguinare e la disperazione ti salirà alla gola, corri, nasconditi nel silenzio della Chiesa, guarda laggiù al Tabernacolo dove un Cuore sempre aperto e dolorante (che) saprà dirti quelle parole di vita eterna che gli uomini non sanno e non possono darti.

            Dillo a Gesù che glielo dai il tuo Renato, è Lui che te lo domanda, Lui che ti ha dato tutto se stesso. OFFRIGLIELO per questo povero mondo così malvagio impastato di odio e di errore. Gesù te lo domanda ma per poco tempo; e un giorno lo vedrai bello, glorioso, trionfante. Ed anche adesso non te lo senti, no, più vicino? E’ lì accanto a te insieme a Cornelio. Su, dunque, e per amore di quelle due creature che ti restano e che ti stringono i fianchi, non piangere.

            E’ bello soffrire quando si sa che Cristo ci ama, quando si sa che egli comprende e vede il nostro dolore, raccoglie e ricompensa ogni nostra lacrima.

            Ti abbraccio

                                        Tuo Ferdinando

 

 

 

 

domenica 16 febbraio 2025

LA NASCITA MIRACOLOSA DI GESU' BAMBINO DAL GREMBO DI MARIA VERGINE.

 

Cari amici,

            come da promessa, invio il brano del capitolo tratto dal libro “LA MADONNA RACCONTA” ed. Fede & Cultura, di don Ferdinando Rancan riguardante la miracolosa e misteriosa nascita di Gesù Bambino dal grembo di Maria Vergine, libro davvero unico e consigliabile a tutti per la sua profondità e chiarezza, che molti ritengono “ispirato” all’autore dalla Madonna stessa, nonostante egli continuasse ad affermare con umiltà, che questo suo libro, come altri, era frutto di un’assidua meditazione del Vangelo e della vita di Maria Santissima offerta anche da molti mistici e santi.

 

Questo suo libro, però, si deve notare bene, è diverso da tutti gli altri, perché qui è la Madonna stessa che parla, che descrive, che si muove, che da spiegazioni, che apre il suo cuore ai suoi figli ecc. come se fosse lei stessa a raccontare la sua vita (dal titolo appunto “La Madonna racconta”) e per questo viene considerato da molti lettori, un libro “ispirato”, e comunque in piena fedeltà con il Vangelo e la Tradizione della Chiesa, a maggior ragione perché confermato dall’imprimatur di S. Ecc.za il compianto mons. Luigi Negri che ne ha curato la presentazione.

 

Come infatti appare dal brano qui sotto allegato, sembra che l’autore, cioè la Madonna stessa che parla, consapevole di essere rimasta incinta in modo miracoloso e misterioso agli occhi umani, non si stupisse più di tanto nel trovarsi il Bambino Gesù tra le sue braccia, “uscito” diciamo miracolosamente dal suo grembo senza intaccare la sua verginità e i tessuti interni. Così come avvenne per il lenzuolo della Sindone che non venne affatto lacerato dall’uscita del corpo risuscitato di Gesù ma lo oltrepassò, come fa un raggio di luce attraverso un cristallo.

 

Spiegazione scientifica? Le ultime scoperte sempre più sofisticate sul lenzuolo della Sindone, lo confermano, tuttavia dobbiamo ricordare che Gesù è il Signore, è il nostro Dio Onnipotente fatto Uomo per noi, il quale può compiere tutti i miracoli e le meraviglie che vuole, anche incomprensibili all’intelletto umano (cosa c’è di più strepitoso dell’Universo con le sue Galassie?). Ciononostante Egli ha un tale grande rispetto per la nostra povera natura e mente umana, che sembra voglia compiere miracoli che prima o poi, vengono confermati anche dalla ricerca scientifica, quasi per volerci dare le prove anche tangibili della Sua maestà divina e indurci ad adorarlo non solo col cuore (Fides) ma anche con la mente, (Ratio). Come da meravigliosa enciclica di San Giovanni Paolo II “Fides et Ratio” che tutti dovremmo aver letto almeno una volta nella vita.

 

È NATO PER NOI UN BAMBINO

Dal libro “La Madonna Racconta”

di don Ferdinando Rancan

 

Quella sera Giuseppe non riusciva a nascondere la sua preoccupazione; per un momento lo vidi anche avvilito e amareggiato. Non erano da lui questi atteggiamenti, mai lo vidi così seriamente pensoso, quasi paralizzato dal dubbio e dall’incertezza davanti a una situazione difficile. Certamente quella sera pesava molto su di lui la stanchezza: aveva camminato tutto il giorno di casa in casa per reperire un alloggio, anche piccolo ma discreto e con un minimo di confort per la nascita del Bambino, ma inutilmente.

            Giorni prima, andando a deporre la sua iscrizione davanti al pubblico funzionario in ordine al censimento, si era guardato attorno, si era informato, aveva chiesto a conoscenti e a qualche lontano parente senza alcuna risposta, aveva perfino pensato di affittare una tenda ma non riuscì a trovare una soluzione al nostro problema. D’altra parte i sintomi del parto erano ormai evidenti e tutto poteva accadere da un momento all’altro.

            Fu allora che lo vidi entrare in un profondo raccoglimento: si sedette, appoggiando i gomiti sulle ginocchia, la fronte sulle dita incrociate, gli occhi socchiusi come se proteggessero i moti dell’animo, e un silenzio interiore, irraggiungibile dal chiasso e dal confuso vociare del caravanserraglio, proteggeva la sua preghiera che certamente fluiva dal suo cuore e che io percepivo per averlo sperimentato tante volte, vivendo accanto a lui. Sentivo infatti che il Signore lo stava ascoltando e lo stava illuminando.

            Lasciò infatti passare alcuni minuti, poi si alzò con decisione, mi guardò col volto rilassato e sereno, mi passò una carezza sul capo e aiutandomi ad alzarmi: “Su – disse –dobbiamo andarcene di qui”. La nascita del nostro Bambino non poteva avvenire lì, in mezzo alla confusione, alla sporcizia, al disordine di un caravanserraglio, sotto gli sguardi incuriositi di estranei che non avrebbero capito quale significato poteva avere quella nascita e chi era quel Bambino che veniva alla luce in quel modo così singolare. Meglio un rifugio naturale, lontano dall’indifferenza e dalla vana curiosità della gente, protetti dai nostri angeli e custoditi dalla provvidenza del cielo.

D’altra parte, alla luce di quella preghiera, Giuseppe e io avevamo maturato la convinzione che non furono tanto gli uomini a chiuderci la porta in faccia quanto piuttosto una precisa volontà di Dio che, come sempre, conduceva gli avvenimenti a modo suo. Come infatti nessuno sapeva né poteva sapere come Gesù era sbocciato nel mio grembo, così nessuno doveva assistere alla sua nascita, perché quel parto era un segreto di Dio, della sua onnipotenza, e solo il cielo e gli Angeli potevano esserne testimoni.

            Giuseppe, dunque, raccolte le poche cose che avevamo portato con noi, (non mancarono i panni e le fasce che sarebbero servite all’occorrenza) sellò il nostro asinello e senza dilungarsi in saluti e spiegazioni, ci accomiatammo dalle persone e lasciammo il caravanserraglio. Dovevamo approfittare degli ultimi raggi del sole per trovare ancora una soluzione idonea alle necessità di quel momento.  Ancora una volta l’intuito di Giuseppe – e sicuramente l’aiuto dei nostri Angeli – ebbe un provvidenziale successo: prendemmo il declivio che da fuori Betlemme porta alla strada per Ebrom, ed ecco, lì, sotto una cengia, una grotta ampia e sicura che sembrava fatta proprio per noi. 

Giuseppe mi fece attendere un po’ lì fuori, aiutandomi a sedere su una sporgenza della roccia coperta di morbido muschio, mentre lui si accingeva, con un rastrello trovato lì dentro e una scopa di rami secchi allestita alla buona, a ripulire alla meno peggio l’abitacolo. All’improvviso il fruscio della scopa venne interrotto da un forte muggito proveniente dal fondo buio della grotta. Giuseppe prese la lanterna, si avvicinò, e vide un placido bue, comodamente sdraiato, che ci voleva dare, a modo suo, il benvenuto. Collocammo lì accanto anche il nostro asinello mentre Giuseppe si affrettò a preparare con del fieno fresco e profumato trovato in un angolo della grotta, sul quale aveva steso il suo mantello, una specie di lettuccio sul quale mi adagiai con evidente sollievo.  Anche Giuseppe, alla fine, stanco, ma soddisfatto dell’abitacolo ben ripulito e intiepidito dal calore dell’animale, si riposò lì accanto e si addormentò.

Proprio lì, nel cuore della notte, ci fu dato Gesù.

 

            Figlio mio e figlia mia, chi mai potrà dirvi, e io stessa come potrei descrivervi quello che accadde in quella notte? Nel silenzio di tutto il creato quella grotta mi apparve come il centro dell’universo. Avevo sentito il Bambino sussultare nel mio ventre e poi, all’improvviso, non so come, me lo vidi tra le braccia, nudo ma pulito e profumato, come se fosse uscito da un bocciolo di rosa. Lo accarezzai e lo strinsi fra le mani che tremavano di commozione, quasi per assicurarmi che era vero. Era proprio un Bambino, in carne ed ossa, morbido come un batuffolo. Giuseppe avvicinò la lanterna per illuminarlo da vicino: ci fermammo a contemplarlo in silenzio, con gli occhi lucidi e il cuore che batteva forte. Non trovammo parole, ma i nostri sguardi che si incontrarono pieni di stupore e di meraviglia, e il nostro sorriso che traboccava di felicità, dicevano molto più di quanto potevano le parole. Passarono alcuni istanti, intensi e dolcissimi, poi Giuseppe ripose la lanterna e prendendo nelle sue braccia con forza e delicatezza me e il Bambino: “Maria cara, sussurrò, è Gesù! Il nostro Gesù! Ed è stupendo! Bellissimo...! Grazie, amore mio!”

            A questo punto il Bambino emise il primo vagito; era il suo saluto, il suo “Eccomi!”. Lo coprii con i panni di lino e lo avvolsi nelle fasce con ogni cura e con un po’ di trepidazione, come chi prendeva per la prima volta tra le mani una creatura appena nata. Gesù si lasciò fare con incantevole docilità mentre Giuseppe si dedicava a trasformare la mangiatoia in una culla. Improvvisamente, come d’impulso, presi il Bambino e lo avvicinai alla mia guancia: pelle con pelle, era un contatto che parlava il linguaggio dell’intimità intensamente gratificante che è propria esclusivamente della madre con la sua creatura. Gesù strisciò per qualche istante la sua guancia sulla mia, poi istintivamente aprì le sue piccole labbra come per cercare qualcosa: era la sua prima richiesta di Bambino appena nato. Allora scoprii i miei seni che si erano fatti turgidi e caldi e li avvicinai alla sua bocca. Egli si aggrappò al seno più vicino e cominciò a succhiare aprendo i suoi occhi di neonato verso di me.

Come potrei manifestare l’emozione, i pensieri, i sentimenti che inondavano l’anima mia in quei momenti? Erano, sì, i moti inesprimibili dell’animo che ogni donna prova quando stringe per la prima volta tra le sue mani la sua creatura… sente che ha ricevuto un dono immenso, un tesoro che non ha prezzo e che le viene affidato come un regalo prezioso tutto per lei; tuttavia quel “dono” che stringevo al mio petto non era un Bambino come gli altri bambini, era un dono specialissimo, in un senso molto più profondo e unico. Non l’avevo infatti scelto né voluto io, era stato lui a scegliere me, a volermi come madre sua. Sentivo che lui mi apparteneva ma che anch’io gli appartenevo come nessun’altra madre al mondo.

 

                                      Dal libro “La Madonna racconta”

                                             di donFerdinando Rancan

venerdì 26 luglio 2024

ATTENZIONE ALLA PSEUDO VEGGENTE LUZ DE MARIA E ALTRI COME LEI

Si parla molto di veggenti in questo periodo di grande confusione dove la gente vorrebbe trovare dei punti di riferimento sicuri che purtroppo non si trovano più, almeno per questo tempo di grandi lotte e tribolazioni contro il dominio delle tenebre, e sembra di brancolare nel buio in mezzo a una nebbia fitta che permette solo di intravedere le figure come fossero fantasmi che appaiono e si dileguano nella notte creando ancor più sconcerto.

Questa prova della fede e di ogni certezza umana, diciamo così, è permessa da Dio per la nostra purificazione, affinché non ci appoggiamo troppo sulle nostre sicurezze e sui beni umani, ma sull'aiuto di Dio, sulla Sua Parola e sui Sacramenti, senza per questo trascurare lavoro e impegni sociali e famigliari ovviamente, però il tutto senza eccessivi attaccamenti a tutti quei beni materiali di cui abbiamo bisogno e che il Signore non ci fa mancare se prima di tutto cerchiamo Lui e il Regno dei cieli-

Il discorso sui presunti veggenti è sempre molto delicato e va preso con molta cautela, perché, anche nell'ipotesi di veri veggenti (come ad esempio le apparizioni approvate dalla Chiesa per Fatima, Lourdes, La Salette e poche altre), può accadere che durante le apparizioni della Madonna (che ultimamente sembra non finiscano mai, se non con la morte dei veggenti, il che lascia molto perplessi), può accadere che il demonio si infili dentro queste situazioni anche tentando gli stessi veggenti per superbia e vanagloria vedendosi così bramosamente cercati dalle folle incantate e ammaliate dai loro discorsi, e pertanto l'azione della grazia viene meno alla presenza di questi peccati molto gravi e così pure le apparizioni potrebbero anche sparire o parzialmente o del tutto.

Che può accadere allora in questi casi? Che il veggente ammetta questo fallimento pubblico di non avere più visioni o simili? NOOOO!  Molte volte cerca di stare al gioco e di inventarsi apparizioni o locuzioni non provenienti dal cielo ma dalla sua testa e fantasia.  Non parliamo poi se, dietro a queste psuedo apparizioni, ci fossero interessi economici!!!  Salvati cielo!!  Che ognuno tragga le sue conclusioni logiche perché purtroppo il demonio si serve del "dio denaro" per accalappiare anche i migliori, se non sono anime di vera preghiera e di vera penitenza. 

  Qui il campo è minato come si può intuire, però noi dobbiamo essere molto prudenti, attaccarci alla preghiera cristiana e ai sacramenti frequenti (Confessione e Comunione) e soprattutto alla Parola di Dio da sempre approvata dalla Chiesa e che troviamo non solo sulla Sacra Scrittura ma anche sui molti libri di santi che edificano l'anima e la mente e nello stesso tempo rinvigoriscono anche il corpo, perchè quando l'anima cerca sinceramente la Verità, che è Gesù Cristo, viene aiutata dallo Spirito Santo a non perdere il giusto cammino.

Vi prego di aprire il link qui sotto e leggere con attenzione.  Io ho letto più volte e lo trovo molto vero, molto realistico e soprattutto documentato e fondato su basi concrete e non su supposizioni o antipatie assurde.  Pertanto mai avvicinarsi a coloro che mescolano verità di fede con esoterismo, o magia, o forme paranoiche ecc.     

Restiamo umili, semplici, con la fede dei bambini ma l'acutezza dei teologi perchè il Signore dà la grazia agli umili e umilia i superbi "ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili" recita la bellissima preghiera del MAGNIFICAT. E ancora "Dio ha scelto ciò che è debole per confondere i potenti..." ma se questi deboli diventano un po' alla volta arroganti e pieni di vanagloria, il Signore non concede più certe grazie straordinarie. Restiamo piccoli e umili.

                 Uniti sempre a Gesù Giuseppe e Maria con lo Spirito Santo sulla nostra via.

                                                                              Patrizia


 https://www.facebook.com/piccolamatitadelcuore/photos/attenzione-alla-falsa-veggente-luz-de-maria-e-una-setta-new-age-che-si-spaccia-p/1627844290736226/ tenzione-alla-falsa-veggente-luz-de-maria-e-una-setta-new-age-che-si-spaccia-p/1627844290736226/ 


lunedì 24 giugno 2024

PAPA BENEDETTO COME CELEBRAVA LA MESSA?

 

    VIDEO     https://youtu.be/nIeMBf94Grw

 🔴⬆️ INCONCEPIBILE E ASSURDO CHE PAPA BENEDETTO CELEBRASSE "IN UNIONE CON SE' STESSO" ABBANDONANDO TUTTO IL POPOLO DI DIO IN UN ERRORE COSÌ MADORNALE DA RENDERE INVALIDA MESSA E TUTTI I SACRAMENTI CON LA CONSAPEVOLEZZA DI PERDERE LA PROPRIA ANIMA PER TUTTA L ETERNITÀ!!!!!!!!! 
E NON SI TRATTAVA DI UNA MINIMA PARTE DEI CATTOLICI MA DI TUTTI I FEDELI DI TUTTO IL MONDO E PER LA DURATA DI MOLTI ANNI, A QUANTO PARE.     MA SCHERZIAMO!
 
  SE IO PERSONALMENTE E MOLTI AMICI E CONOSCENTI CON ME SIAMO SEMPRE STATI ACCESI SOSTENITORI DEL PROF. ANDREA CIONCI PER LA PROFONDITA' E LUNGIMIRANZA DELLE SUE INDAGINI CIRCA LA SEDE IMPEDITA CHE CONDIVIDIAMO PIENAMENTE E ABBIAMO SEMPRE FATTO IL TIFO PER LUI, NON POSSIAMO TACERE IL NOSTRO DISAPPUNTO DAVANTI A QUESTE CONTINUE ED ESASPERANTI E LOGORANTI AFFERMAZIONI SULLA INVALIDITA' DELLA MESSA A MOTIVO DEL NOME DEL FALSO PAPA, MOTIVO CHE NON TROVA RISCONTRO NELLA STORIA BIMILLENARIA DELLA CHIESA. E SE QUALCHE DOCUMENTO PONTIFICIO ACCENNA A QUESTO, DOBBIAMO METTERLO A CONFRONTO CON LA TRADIZIONE ANCHE DEI PAPI E DI TUTTA LA CHIESA CHE CONSIDERA LA MESSA SEMPRE VALIDA (ALLE SOLITE TRE CONDIZIONI GIA' CITATE) INDIPENDENTEMENTE DALLA SITUAZIONE MORALE E SPIRITUALE DEL CELEBRANTE, DEL PAPA E DEL VESCOVO DEL MOMENTO.

MA CHE FAVOLE TERRIFICANTI SI INVENTANO CIONCI E DON MINUTELLA! MA TUTTI GLJ ALTRI 40 ANTIPAPI DELLA STORIA COME CELEBRAVANO? E I SACERDOTI E I VESCOVI DI QUEL TEMPO??? ERANO TUTTE MESSE INVALIDE E SACRILEGHE??? PEF FAVORE SMETTIAMOLA DI IMPORCI DEI GIOGHI IMPOSSIBILI DA PORTARE MA SOPRATTUTTO ASSAI PERICOLOSI PER LA NOSTRA ANIMA!! 
 BASTA CON LA STORIA DELLA UNA CUM!!  

ANCHE PERCHÉ NON SI CELEBRA "IN COMUNIONE" MA IN UNIONE E SPESSO NEPPURE QUELLO IN CERTI CANONI PERCHÉ CI SI LIMITA A PREGARE PER PAPA TIZIO O CAIO E BASTA.
NON PERDIAMO LA MESSA FINCHÉ SARÀ VALIDA.
 POI SI VEDRÀ DOPO IL SINODO COSA CI IMPORRANNO... QUALI DIAVOLERIE!! ALLORA VEDREMO COSA FARE SE SAREMO COSTRETTI A CELEBRARE NELLE CATACOMBE. 
PER ADESSO NON PERDIAMO LA MESSA E J SACRAMENTI PERCHÉ SONO VALIDISSIMI E IL DUO CIONCI-MINUTELLA NE RISPONDERÀ DAVANTI A DIO.

                                                                Patrizia Stella -  Verona

martedì 31 ottobre 2023

L'IRA FUNESTA DEL CARD. MULLER PER IL SINODO DEL DIAVOLO

https://www.sabinopaciolla.com/card-muller-al-sinodo-le-riflessioni-sinodali-mirano-a-prepararci-ad-accettare-lomosessualita-solo-questo-non-si-e-parlato-di-gesu-cristo/

Ma che cosa si aspettava il card. Muller e forse altri con lui da questo ridicolo per non dire drammatico pseudo Sinodo che ha raccolto fra i suoi relatori figure ambigue, laici miscredenti, atei, esoterici, insomma un insieme di "oves et boves et universa pecora" al fine di "discutere" su argomenti sconosciuti a molti di loro, se non addirittura ostili o indifferenti al loro pensiero?  Chi affiderebbe la guida di un treno o di un aereo a una persona che nulla conosce di questi meccanismi, anzi li disprezza perché si vanta di essere un ecologista che si muove solo sulla bicicletta? Eppure questo è ciò che sta accadendo dentro la falsa chiesa bergogliana nelle sue varie fasi di distruzione della vera Chiesa cattolica con il silenzio complice delle autorità ecclesiastiche preposte alla salvaguardia della vera fede. Questa specie di Sinodo oltre che ad essere un’offesa all’intelligenza, fa tremare al pensiero di dover rendere conto a Dio nel giorno del giudizio dopo la morte!

 Se poi aggiungiamo tutte le "storture" o ambiguità o eresie che nel frattempo si sono aggiunte ad opera di colui che siede abusivamente sul trono pontificio, ci vuole una buona dose di fede eroica per continuare a credere alla validità del Magistero perenne della Chiesa.  Qui è messa a prova la nostra fede di credenti cattolici che sono convinti che BERGOGLIO NON È IL PAPA, MA L’ANTIPAPA E DIO NON VOGLIA ANCHE L’ANTICRISTO, O UNO DEI TANTI ANTICRISTO CHE ORMAI DISTRUGGONO LA CHIESA DA DENTRO. Ma qui sta il nostro merito nel saper rispondere “Si, mio Gesu’, noi crediamo in te come nostro Signore e Salvatore e siamo certi che tutto concorre al bene per coloro che perseverano nell’amore di Dio Padre Figlio e Spirito Santo”.

 Dopo tutto quello che di orribile è emerso in questi dieci anni di falso pontificato, soprattutto dal passaggio al cielo del vero unico Papa Benedetto XVI, dicembre 2022 che fungeva da "Katecon" cioè da blocco all'avanzata del male, ma ancor prima, dalla intronizzazione di una dea pagana, Pachamama, dentro il cuore della cristianità che è la Basilica di San Pietro (ottobre 2019) dalla quale sono nate tutte le calamità più incredibili e che termineranno solo dopo che qualche eroe l'avrà sradicata da San Pietro e bruciata, dopo tutto questo e altro di peggio ancora voluto o permesso dal Vaticano: statua del dio Moloch mangiatore di bambini al Colosseo, Porta degli Inferi al Quirinale e caprone infernale in piazza duomo a Milano quasi a consacrare Roma e l'Italia a Satana dai quattro punti cardinali impedendo alla Grazia di Dio di entrarvi, dopo tutto questo e altro di peggio ancora, quali discorsi eretici di Bergoglio, baciamani e baciapiedi a tutti i potenti massoni del mondo, tranne che inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento, ecc. dopo tutte queste prove lampanti e terrificanti e molte altre già raccolte in parecchi libri e filmati, ebbene... dopo tutto ciò, coloro che insistono nel considerare Bergoglio come “papa” senza alcuna obiezione o dubbio, al quale si deve ossequio e obbedienza, che stiano attenti alla propria anima perché potrebbero rischiare grosso, laici o preti o cardinali o vescovi che siano.  L’obbedienza verso i superiori è un dovere solo quando è indirizzata al Bene, alla Verità, altrimenti diventa complicità con i malvagi.

 Ormai tutto è concluso: chi vuole stare con l’antipapa Bergoglio è libero di farlo ma deve avere la consapevolezza delle conseguenze terribili per sè stesso e per le persone o Istituti legati a lui come autorità che rischiano di dannarsi l’anima per l’eternità.

 Ormai non abbiamo più bisogno di altre prove o testimonianze per capire la gravità della situazione di piena apostasia entrata nella chiesa cattolica, secondo le profezie di Fatima e altre approvate dalla Chiesa sin dai tempi di Pio XII e rimarcate da Giovanni Paolo II e dal successore Papa Benedetto XVI, checché ne dicano i tradizional-sedevacantisti che hanno preferito stringere la mano al falso papa Bergoglio piuttosto che accettare un dialogo offerto loro a suo tempo dal nostro eroico Papa Benedetto, colpevole, secondo loro, di far parte di quel "infame" Concilio Vaticano II, segno di contraddizione solo per chi vuole essere servitore del proprio orgoglio piuttosto che della vera Chiesa di Gesù Cristo.

 Ormai non c'è più tempo: O CON GESU' CRISTO O CONTRO DI LUI: o con la vera Chiesa Cattolica da Lui fondata e per ora sommersa nelle catacombe ma pronta a risorgere nel nome di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, oppure col nemico perenne di Gesù Cristo che si chiami Satana o diavolo, o apostasia, o eresia, o massoneria, o tradizionalismo eretico, o tradimento o simili.

 Eventi significativi e anche terribili suggelleranno tutto questo di cui le profezie parlano da molto tempo, a iniziare dalla distruzione del Vaticano, ormai sede del serpente infernale, e di Roma, la quale, secondo la profezia della Madonna de la Salette (1846) approvata dalla Chiesa, "diventerà la Sede dell'Anticristo" e verrà distrutta assieme al Parlamento.  Non sappiamo se tutta Roma o solo il Vaticano e dintorni... ma certo una grossa punizione sta ormai avanzando verso la città Eterna, peggio che ai tempi del famoso “Sacco di Roma” e si presuppone per opera degli “uomini dalla lunga barba” come da profezie della Emmerich, uomini giovani e forzuti che stanno entrando a migliaia in Italia accolti quasi con ostentato trionfalismo dai nostri politici idioti dietro incoraggiamento dell’antipapa Bergoglio, come fossero i nostri benefattori mentre saranno i nostri carnefici.

 Manca poco... noi cristiani offriamo la nostra povera vita al Signore e prendiamo esempio dagli eroici prigionieri di Gaza credenti in Cristo: Battesimo di gruppo a tutti i loro bambini e adulti non ancora battezzati, e confessione generale di gruppo nell'attesa della morte... vale a dire del glorioso passaggio alla gloria del Paradiso per tutti i testimoni della vera Fede Cristiana cattolica. La nostra esistenza passa in fretta, come ci ricordava spesso un sacerdote veronese in concetto di santità, don Ferdinando Rancan in un suo libro "La moneta del tempo": questa vita ci è donata da Dio come una moneta da spendere per acquistare il nostro destino di eternità, o per il premio o per il castigo eterno.

 

Diceva S. Francesco "Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto", e ancora S. Paolo "Nè occhio mai vide, nè orecchio mai udì, ne alcuna mente ha mai immaginato le meraviglie che Dio ha preparato per coloro che lo amano!" Pertanto a tutti l'augurio di guadagnarsi ciò che più conta nella vita: la salvezza della propria anima per l’eternità.

                                                patrizia@patriziastella.com

 

 







martedì 17 ottobre 2023

REGISTRAZIONE OMELIE DI DON FERDINANDO RANCAN. ANNO LITURGICO C

REGISTRAZIONE OMELIE ANNO LITURGICO   C

don Ferdinando Rancan

 Registrate su vecchie cassette a nastro più di trent’anni fa e poi salvate su DVD e passate su link dai tecnici: DARIO PAGANINI di Verona e ANDREA ZANATO di Vicenza che ringraziamo.  Se non si riesce ad aprire subito il link, bisogna copiarlo e incollarlo in alto dentro google e si apre subito.

                                                         INTRODUZIONE

Alcuni lettori o amici  mi hanno chiesto se era possibile raccogliere tutte le omelie che ho trasmesso via wap  in questi ultimi tre anni per poterle riascoltare magari anche scegliendo la data e l'argomento a piacere.

Sono omelie che seguono l'Anno Liturgico diviso in tre annualità: ANNO A, B, C. per cui si può scegliere l'omelia per quella domenica che si desidera, oppure quella che capita perché tutti gli argomenti sono esposti con una  profondità e chiarezza dottrinale unita ad un grande amore per la Chiesa e il nostro Gesù che commuove alle volte fino alle lacrime.

  E di queste lacrime di amore e di riparazione, come una specie di liberazione interiore, abbiamo tutti un grande bisogno al giorno d'oggi in cui emerge soprattutto molta freddezza, delusione e perfino repulsione nei confronti di tutta la società, sacra e profana.

Alle volte si può notare un certo affaticamento nel parlare dell'autore dovuto al fatto che gli è stato asportato da giovane un polmone infetto. Tuttavia si nota che questa fatica viene compensata dal suo grande desiderio di far conoscere Gesù e la nostra bella fede cattolica.

Pur essendo argomenti lontani dai grossi problemi che stiamo attraversando adesso, tuttavia contengono una loro attualità perché la Parola di Dio è sempre viva e penetrante in qualunque momento storico, tanto che gli argomenti sembrano rivolti talvolta a ciascuno di noi personalmente, nella consapevolezza che l'unica àncora che ci tiene saldi dentro la vera barca di Pietro e ci impedisce di sbattere contro gli scogli della sfiducia o della depressione è la LA PAROLA DI DIO, soprattutto quella spiegata da un sacerdote in concetto di santità umile e provato come il don Ferdinando Rancan.

 CHIEDETEGLI GRAZIE E ANCHE MIRACOLI E SEMMAI AVVISATECI.   GRAZIE.  

                                                                 patrizia@patriziastella.com

                          

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Anno C - Prima di Avvento
https://youtube.com/watch?v=WWsO8k4UOiE


Anno C - Immacolata
https://youtu.be/WHTD4-2lnMQ


Anno C - Terza Domenica di avvento
https://youtu.be/17b_vB36T1A


Anno C - Quarta Domenica di avvento
https://youtu.be/H4H3VZ3VhDw


Anno C - Santo Natale - Omelia Santa Messa dell’aurora

https://youtu.be/Ahoy_62nMaU

Anno C - Giorno di Natale
https://youtu.be/NtNEK8Zs1Hc

 Anno C - La Sacra Famiglia

https://youtu.be/KnsI1gEUqhc

Anno C - Madre di Dio
https://www.youtube.com/watch?v=WGAvUbdG2k4

Anno C - 1a dopo Natale
https://youtu.be/kajM8QLRgcQ

Anno C - 2a dopo Natale
https://youtu.be/qE9rXzP8j4I

Anno C - Epifania del Signore
https://www.youtube.com/watch?v=6YtTCQFeUv0

Anno C - 1a dopo l’Epifania
https://youtu.be/plHGzVV96Wg

Anno C - Battesimo di Gesù
https://www.youtube.com/watch?v=Wke_5QlVAnY

Anno C - 2^ Domenica Tempo Ordinario - Le Nozze di Cana
https://www.youtube.com/watch?v=xBSP65Jzfd4

Anno C - 3^ Domenica del tempo Ordinario - La storicità dei Vangeli
https://www.youtube.com/watch?v=m-uw18-vIhA

Anno C - 4^ Domenica del Tempo Ordinario
https://www.youtube.com/watch?v=_L5z3nykshs&

Anno C - 5^ Domenica del Tempo Ordinario - Pescatori di uomini
https://www.youtube.com/watch?v=V8zGHYtobis

 

Anno C - 6^ Domenica del tempo Ordinario - Le Beatitudini
https://www.youtube.com/watch?v=iOg2Fz3piP0

Anno C - 7^ Domenica del Tempo Ordinario - Amate i nemici
https://www.youtube.com/watch?v=W-DQzrhlZDg&

Anno C - 8^ Domenica del Tempo Ordinario
https://youtu.be/HViPaK_pa1Y

Anno C - Gesù ammaestra
https://www.youtube.com/watch?v=1EtWen2Bjx0

Anno C - Dio ricco di misericordia
https://www.youtube.com/watch?v=qvmZ8A0ccT4

Anno C - 2^ Domenica di Quaresima - La Trasfigurazione
https://www.youtube.com/watch?v=_ovU3RPZhi8

Anno C - 3^ Domenica di Quaresima - IO SONO
https://www.youtube.com/watch?v=wtuDZFNwLQQ

Anno C - 4^ Domenica di Quaresima - Il figliol prodigo
https://www.youtube.com/watch?v=qJbJWNLg7Sw

Anno C - 5^ Domenica di Quaresima - L’adultera
https://www.youtube.com/watch?v=E9UH4gRfpGI

Anno C - Santa Pasqua di Resurrezione
https://www.youtube.com/watch?v=DUrR_D_H_iU

Anno C - Santa Pasqua di Resurrezione - Giorno
https://youtu.be/QRIOI7V_Lq4

Anno C - Domenica in Albis
https://www.youtube.com/watch?v=CJmvQsHza38

Anno C - 2^ Domenica di Pasqua
https://www.youtube.com/watch?v=oVxPiufWIr8

Anno C - 3^ Domenica di Pasqua - Simone, mi ami tu?
https://www.youtube.com/watch?v=XNvFKCyf2h0

Anno C - 4^ di Pasqua - Il Buon Pastore
https://www.youtube.com/watch?v=Ci4LmlFZROs

Anno C - 6^ di Pasqua - Lo Spirito Consolatore
https://www.youtube.com/watch?v=PloltJVcrDA

Anno C - 7^ di Pasqua - Ascensione
https://youtu.be/PolQ_zdfJIQ

Anno C - 8a di Pasqua - Pentecoste
https://www.youtube.com/watch?v=t_bFVQlQpfo

Anno C - 9^ di Pasqua - SS.ma Trinità
https://www.youtube.com/watch?v=w5_UKl3_iwc 

Anno C - 10^ di Pasqua - Corpus Domini
https://www.youtube.com/watch?v=x_ENlm5J6OM

Anno C - 15a Domenica per Annum - Il Buon Samaritano
https://www.youtube.com/watch?v=vUsiodbT-8g 

Anno C - 16a Domenica per Annum - Marta e Maria
https://www.youtube.com/watch?v=OWOV6d7lAZM

Anno C - 17a Domenica per Annum - La preghiera
https://www.youtube.com/watch?v=fWMkYgVmVKo

Anno C - 18a Domenica per Annum - Le Ricchezze
https://www.youtube.com/watch?v=fLkvvUZCFHs

Anno C - 20a Domenica per Annum - Fuoco sulla Terra
https://www.youtube.com/watch?v=AqNTXabP5Ss

Anno C - 21a Domenica per Annum - Chi si salva
https://www.youtube.com/watch?v=T9Q4yh0D_lc

Anno C - 22a Domenica per Annum - Umiltà e superbia
https://www.youtube.com/watch?v=RenYzG7xAsw

Anno C - 23a Domenica per Annum - Amare Dio più di tutti
https://www.youtube.com/watch?v=cAFMMZ8U05k

Anno C - 24a Domenica per Annum - Il Figliol prodigo
https://www.youtube.com/watch?v=ixcDhI0TGIY

Anno C - 25a Domenica per Annum - La ricchezza iniqua
https://www.youtube.com/watch?v=Gq0sizm4kas

Anno C - 26a Domenica per Annum - Il ricco epulone
https://www.youtube.com/watch?v=XUbmxiK8pxE

Anno C - 27a Domenica per Annum - Servi inutili
https://www.youtube.com/watch?v=liaT0hGQeTU

Anno C - 28a Domenica per Annum - La lode e il ringraziamento
https://www.youtube.com/watch?v=IeNsyFMvE8c

Anno C - 30a Domenica per Annum - Fariseo e pubblicano
https://www.youtube.com/watch?v=UdGVRKLezxI

Anno C - 31a Domenica per Annum
https://www.youtube.com/watch?v=nKHMTDBelgE

Anno C - 32a Domenica per Annum - La resurrezione della carne
https://www.youtube.com/watch?v=J7idPIgxI48

Anno C - 33a Domenica per Annum - La fine del mondo
https://www.youtube.com/watch?v=wx8rRNZ9kZY

Anno C - 34a Domenica per Annum - Cristo Re
https://www.youtube.com/watch?v=FM50t96LlxM

 

     FINE DELLE OMELIE   ANNO C