domenica 22 novembre 2020

SORGI, ITALIA!

 


Mia cara Italia, forse la crisi terribile in cui sei precipitata non è solo del covid ma ha motivazioni ben più serie e profonde. Forse è perché ad un certo punto ti sei sentita così forte, bella e sicura dei tuoi talenti e della tua bellezza, da aver cacciato progressivamente l'Autore di tanta bellezza: IL TUO DIO.  Ti sei sentita padrona assoluta di tutto e non ti sei più ricordata di inginocchiarti davanti al vero Autore di tante meraviglie di cui non sei degna per ringraziarlo e lodarlo e chiedergli umilmente la forza per continuare a rimanere all’altezza di questo compito che Dio ti ha affidato: quello di essere IL FARO DELLA CIVILTÀ CRISTIANA PER IL MONDO INTERO.

 Adesso che anche la chiesa, quella falsa bergogliana, ti ha tradito per andare a prostrarsi davanti a una divinità pagana celebrata in modo sacrilego dentro il SANTISSIMO TEMPIO DELLA CRISTIANITÀ CHE È SAN PIETRO senza mai pensare di riparare anzi, rimarcando ancor di più questo abominio con la diffusione di monete pagane e altro, come penserai di uscire da questo baratro infernale nel quale sei sprofondata? Coraggio! Non ti disperare. a tutto c'è rimedio ma ad una sola condizione: che tu impari dal figlio prodigo e, consapevole di aver abbandonato la casa paterna e l’autore dell’amore, della bellezza e della verità, tu faccia ritorno tra le sue braccia paterne chiedendogli pietà e misericordia .

 Cara Italia, torna al tuo vero Dio che ti ama, torna al tuo Gesù che pur essendo nato in Palestina, ha voluto scegliere TE, ITALIA! Come luogo unico in tutto il mondo per collocare, piccolo Stato dentro il tuo Stato, LA SEDE DELLA SUA CHIESA, quasi a sua protezione mentre tu l’hai tradita; ha scelto te come luogo prediletto dove morirono martiri i primi due Apostoli, Pietro e Paolo; dove gli Angeli hanno collocato per volere divino la casetta di Maria Santissima staccando la parte anteriore dalla grotta a Nazareth per metterla in salvo proprio sotto la tua protezione a Loreto. Dove a Manoppello, provincia di Lucca viene conservato il velo della Veronica con cui ha asciugato il volto di Gesu; dove a Torino viene custodita la preziosa reliquia della Sacra Sindone e uno dei chiodi che trafissero le mani di Gesù e altro ancora. Si! Quell'Italia disseminata dei santuari della Vergine Maria e forgiata dai Santi e dai martiri dei primi secoli del cristianesimo e anche degli ultimi.  Quanti privilegi, cara Italia! E quanta responsabilità!

 Torna a inginocchiati cara Italia davanti al tuo unico vero Dio, Gesù Cristo, soprattutto durante il momento sublime della Consacrazione della Messa, visto che ormai anche i fedeli stanno dritti e impalati tutti, senza più inginocchiarsi, nemmeno i sacerdoti, purtroppo, se non con un breve cenno di inchino. E se non ci si inginocchia più nemmeno nel momento più solenne della vita e dell’umanità, che è la CONSACRAZIONE DELLA SANTISSIMA OSTIA attraverso la quale Dio stesso, per le mani e le parole del sacerdote, scende dal Cielo e si fa PANE DIVINO PER NOI, se nemmeno in quel momento di pochi minuti sublimi ci si inginocchia più PER ADORARE LA SUA MAESTÀ DIVINA, QUANDO MAI LO SI FARÀ NEL RESTO DELLA GIORNATA E DELLA VITA??? 

 Cara Italia, se vuoi salvarti e tornare bella e rigogliosa e attraente come prima, più di prima, torna a inginocchiarti, chiedendo pietà e perdono a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, e forse solo da quel momento ritroverai la forza soprannaturale per lavarti da quel lurido fango che i tuoi nemici, che sono i nemici di Dio, ti hanno buttato addosso con disprezzo nella speranza di seppellirti viva e piangente. Ma non ci riusciranno. Non praevalebunt! Perché la Chiesa per volontà divina è legata a te, la sua sorte è legata alla tua e pertanto tutte due insieme dovrete risorgere belle e maestose dopo la prova.

 SORGI ITALIA, piega le ginocchia supplicando Dio-Padre, e vedrai che lo stesso Dio "che atterra e suscita, che affanna e che consola", manderà le schiere angeliche per ripulirti dal fango immondo, lavarti, profumarti e rivestirti di gioielli preziosi che sono le sue grazie divine per chi confida in lui sempre, nonostante tutto.

                                                                                          

                                     patrizia@patriziastella.com

LA NUOVA CHIESA SENZA SACRAMENTI

 

                    Verona, 22 novembre 2020 festa di Cristo Re.


 A S. ECC.ZA REV.MA MONS. GIUSEPPE ZENTI

VESCOVO DI VERONA

 

ALLA SPETT. C.E.I. 

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

 

PREMESSA. Sembra che scopo principale di questo “virus pilotato”, che non è stato ancora “isolato” cioè non ancora conosciuto e studiato nella sua peculiarità, e pertanto ancor meno può essere combattuto con vaccini misteriosi se non con l’efficacia delle comprovate medicine tradizionali antiinfiammatorie, sembra appunto che scopo principale di chi ha interesse a manovrarlo con lo spauracchio del contagio, sia non solo la chiusura di molte aziende per mettere in ginocchio l’economia della nostra patria, ma soprattutto la chiusura delle chiese e la soppressione dei Sacramenti, per mettere in ginocchio anche la Chiesa.

Potremmo forse essere contagiati dall’Ostia Santa che è Dio Vivo e vero, Creatore e Signore del Cielo e della terra, che da sempre guarisce e purifica soprattutto in caso di pestilenze, anche se fosse ricevuta dalle mani di un lebbroso non purificate da quel viscido gel puzzolente? O ci potrebbe contagiare l’Olio Santo della Cresima come ai tempi degli “untori” della peste manzoniana? Pare che certa gente, politici e preti in testa, siano tornati allo stesso livello di imbecillità, nonostante siano passati quasi tre secoli di cosiddetto progresso scientifico.

O forse si teme il contagio dentro le chiese, da sempre luogo di salvezza e non di infezione, pur accettando le precauzioni della distanza richiesta tra i fedeli, come dovrebbe essere al supermercato, al bar, in ufficio, per strada, negli ambulatori ecc. Anche perché è comprovato che la vicinanza non crea affatto contagio, che contagio non vuol dire malattia, e che l’obbligo della mascherina, che protegge dal virus come un’inferriata protegge dalle zanzare, è invece molto pericolosa per la salute perché togliendo il 50% dell’ossigeno, crea infiammazione alla trachea, rischio di ictus, infarto e perdita di memoria, come da testimonianze di medici e professori illustri, quali i dott. Montanari, Tarro, Manera, Zangrillo, Bassetti ecc.

 Sono tutte teorie complottistiche studiate da anni per obbligarci ad accettare IL VACCINO come unico rimedio a tanto terrore che ci inculcano nella testa. IL VACCINO È MORTALE! NON VACCINATEVI! SERVE SOLO A INGRASSARE LE MULTINAZIONALI DEL FARMACO E L’INPS con l’eliminazione di molti pensionati. Non vi iniettano nel corpo dei ricostituenti o antibiotici, ma potente veleno che spesso è più forte della resistenza che hanno gli anticorpi nel combatterlo e perciò l’organismo si indebolisce per sempre o soccombe. Senza dire dell’eventualità che possano anche installare invisibili microchip che sentenziano la nostra schiavitù “vita natural durante”, come un guinzaglio invisibile col quale la massoneria può controllare ogni nostro passo. Ma voi credete, cari Italiani, carissimi Vescovi, che al nostro governo di politici incompetenti, al soldo dei poteri forti, importi così tanto la nostra salute? O che non esistano piuttosto loschi interessi sulla nostra pelle e libertà? Sveglia Italia!

 APPELLO AI NOSTRI VESCOVI. A nome di molti fedeli, rivolgo questo mio appello a tutti i componenti della Conferenza Episcopale italiana, in particolare al mio Vescovo di Verona, mons. Zenti, il quale con una lettera datata 16 novembre, ha consigliato ai sacerdoti di “sospendere la celebrazione dei sacramenti della prima Confessione, prima Comunione e Cresima almeno fino a Natale, non tanto per la sicurezza dei luoghi di culto e sulle celebrazioni liturgiche, ma sui momenti di festa e incontro che seguono le celebrazioni (!!!)”

            Eliminando sia cerimonia religiosa che festa profana si butta via “bambino con acqua sporca”, e invece di consigliare quanto prima la celebrazione di questi sacramenti spostando semmai in tempi migliori la festa, perché il Sacramento è sempre fonte di guarigione, di forza e di purificazione per chi lo riceve, si rischia di rimandare questo prezioso dono divino non solo fino a Natale che ormai è alle porte, ma molto probabilmente fino a Pasqua e forse anche oltre, in data da stabilirsi, con delle motivazioni assurde che solo i nemici della chiesa possono inventare a tavolino, certi dell’appoggio supino e incondizionato della gerarchia ecclesiastica.

 Infatti veniamo a sapere che anche in varie città d’Italia, a iniziare ad esempio da Pinerolo, Trento ecc. certi Vescovi “zelanti” di ossequiare le direttive del governo, si assumono la responsabilità della decisione di sospendere le Sante Messe, prima dell’ordinanza ufficiale, privandoci dell’unico vero “antidoto” contro qualunque epidemia. Infatti è questo l’obiettivo principale dei nemici di Dio: la chiusura delle chiese per tutto il periodo natalizio come avvenuto per la Pasqua e la Quaresima, non perché gli importi la nostra salute, ma per disprezzo e in certi casi anche odio verso le cose sacre, Dio, la Chiesa, Preti, Vescovi e tutti noi cristiani.

 In queste manovre luciferine il governo si sente forte del silenzio dei Vescovi che dovrebbero invece opporsi a certe norme del potere civile quando questo si ingerisce troppo nelle questioni ecclesiastiche, essendo le chiese sotto la giurisdizione dei Vescovi in forza dei diritti derivanti dal Concordato. Pertanto i Vescovi, pur nel rispetto delle norme civili già in atto, dovrebbero facilitare e non impedire la somministrazione dei Sacramenti, essendo fonte di salvezza per l’anima e “vera medicina” per il corpo. Forse che il timore del contagio ci impedisce di recarci ai vari supermercati o altro per fare la spesa e nutrire il nostro corpo?  Ma allora perché privarci del nutrimento dell’anima, altrettanto importante che deve andare di pari passo con quello del corpo, anzi semmai lo deve precedere e fargli da “apripista” nelle calamità. 

E se il cosiddetto potere ecclesiastico, vale a dire i Vescovi, la CEI in particolare con la sua autorevolezza, cede supinamente a tutte le imposizioni da parte del potere civile, illudendosi di avere in cambio libertà e vita facile, finirà invece con l’essere del tutto annientato dagli stessi poteri forti che adesso dimostrano tanta benevolenza democratica ma poi, al momento giusto, sapranno mostrare il loro volto feroce soprattutto verso chi si comporta con tanta vigliaccheria o pusillanimità.

 Noi fedeli laici che ci vediamo privati dei Sacramenti necessari alla nostra salvezza e anche alla nostra guarigione proprio in un momento di particolare difficoltà, vogliamo ricordare ai nostri Pastori quanto recita il codice di diritto canonico, al n. 904 per quanto riguarda l’importanza della celebrazione della Messa: “Memori che nel mistero del Sacrificio eucaristico viene esercitata ininterrottamente l’opera della redenzione, i sacerdoti celebrino frequentemente; anzi, se ne raccomanda caldamente la celebrazione quotidiana, la quale, anche quando non si possa avere la presenza dei fedeli, è sempre un atto di Cristo e della Chiesa, nel quale i sacerdoti adempiono il loro principale compito. 

    Infatti la storia ci dice che le grandi pestilenze che mietevano migliaia o milioni di vittime, quali la peste e il colera sono state vinte e bloccate solo con la forza della preghiera cattolica, con la Messa, in particolare con processioni e con le cosiddette “rogazioni” che erano suppliche accorate a Dio come questa: “dalla peste, dalla fame e dalla guerra, liberaci, o Signore! Dal flagello del terremoto, liberaci, o Signore”, “LIBERA NOS DOMINE” tanto che a perenne memoria di queste e altre grazie ricevute miracolosamente sono stati costruiti migliaia di bellissimi santuari sparsi in tutta Italia che sono la gloria della Vergine Maria, la quale, se implorata, ha il potere di schiacciare tutte le teste infernali di tutti i dragoni del mondo.

 Non dobbiamo vergognarci di recitare anche pubblicamente queste preghiere perché non sono superstizioni frutto dell’ignoranza del popolo semplice, ma sono manifestazioni di vera fede, della necessità di farci piccoli e umili come bambini davanti alla paternità di Dio onnipotente perché, come dice la Scrittura: “È meglio confidare nel Signore che nell’uomo! È meglio confidare nel Signore che nei potenti!”.

 FEDE E RAGIONE. Questo non significa rinunciare alle giuste ricerche scientifiche se veramente servono al nostro bene, alla nostra salute, al nostro progresso, senza però abbandonare la fede in nome di una presunta scienza che finora, a motivo del delirio di onnipotenza di certi scienziati, ha prodotto per lo più guerre, disastri e calamità.

Perché quando la vera scienza non “procede” in sintonia con la fede, (come da enciclica del grande Santo Papa Giovanni Paolo II “FIDES ET RATIO” che molti preti hanno cestinato senza leggere), ma pretende di dettare legge su tutto e di sostituirsi all’Onnipotenza di Dio Creatore anzi, addirittura sfidando Dio per imporre modelli di vita scandalosi contro natura, produce solo disastri materiali, economici e spirituali. Perché a Dio non la si fa.

La natura è la scrittura della volontà di Dio visibile a tutti. Se non la si rispetta, essa si ribella prima o poi contro quell’uomo insensato che l’ha violentata perché, come dice il saggio “Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, la natura MAI!” Prima o poi Dio farà sentire in modo indiscutibile la sua “Paternità divina” che è sempre e solo per il nostro bene, anche quando è costretto, come un buon papà con i suoi figli ribelli e ingrati, a usare le maniere forti.

 UNA SFIDA NON TANTO LONTANA. Illustrissimi Reverendi Vescovi, se il potere civile (davanti al quale voi vi inginocchiate senza obiettare mentre non lo fate neppure davanti al Santissimo, e ancor meno durante il momento sublime della Consacrazione nella Santa Messa), se il potere civile arrivasse al punto da portarvi via lo stipendio, o la canonica, o la casa privata, o la stessa chiesa, oratorio, campi e annessi, cancellando ipso facto il famoso “Concordato”, come reagireste? Non sarebbe una novità perché già accaduto molte volte nella storia passata, anzi preparatevi! Forse ci sarebbe una sollevazione di massa di tutti gli ecclesiastici per difendere denaro e privilegi di cui la chiesa vi ha “rivestiti” indegnamente, senza alcun vostro merito, per quello che fate e per come vi comportate! 

 Mentre per difendere l’onore di Gesù Cristo, dei Sacramenti, delle anime dei fedeli che Dio vi ha affidato, non muovete un dito? Non fate un minimo cenno di opposizione, di doveroso contraddittorio? Fosse anche senza risultato, ma almeno un tentativo concreto, un cenno di opposizione lo dovete dimostrare pubblicamente in difesa del mandato che Dio stesso vi ha affidato, cioè la salvezza delle anime e la difesa della fede, se ancora ci credete.

Con chi state? Con Dio o con Mammona? Anzi sembra che non vediate l’ora di chiudere le chiese per spassarvela chissà dove, perché anche nel lockdown di Pasqua molti sacerdoti e Vescovi erano misteriosamente spariti, irreperibili anche al telefono, a parte quella gelida e tristissima Messa on line senza fedeli, anziché prodigarsi per cercare di sollevare la sofferenza di molti malati e moribondi in quel brutto periodo nel quale ancora nulla si conosceva di quello che invece stiamo capendo adesso, grazie a Dio.

 Vergogna e tradimento!  C’è da tremare davanti al giudizio di Dio e pertanto io per prima chiedo costantemente al Signore perdono e pietà della mia povera vita, ma se penso alla vostra responsabilità, illustrissimi Signori Vescovi, vi assicuro che non vorrei essere nei vostri panni quando si avvicinerà il momento della “resa dei conti”, e sarà molto vicina. Che Dio ci perdoni tutti, abbia pietà di noi e venga presto a liberare la Sua Chiesa e tutte le anime dei fedeli che lo invocano dagli artigli del diavolo.

        Con tutto ciò, io riconosco gli errori ma anche le numerose virtù e l’autorità spirituale e gerarchica davanti a Dio del mio Vescovo mons. Giuseppe Zenti, che è stato e sono certa continuerà ad essere uomo di preghiera, di fede e di testimonianza, come quando si è battuto contro il gender nelle scuole, e pertanto in ginocchio chiedo a Lui umilmente la benedizione e una preghiera costante in unione di intenti per la conversione di tutti e per il definitivo trionfo della Santa Chiesa di Dio, nella certezza che: CHRISTUS VINCIT! Per tornare a godere di quella meravigliosa libertà dei figli di Dio redenti da Gesù Cristo.

                                                                                                  

                                     patrizia@patriziastella.com

giovedì 19 novembre 2020

La vita di Gesù scritta da un santo!

martedì 17 novembre 2020

GESU' SAPEVA SCRIVERE? ARTICOLO DI ETTORE GOTTI TEDESCHI

 Cari amici,

 invio articolo molto interessante scritto dal dott. Ettore Gotti Tedeschi e pubblicato sul blog di Aldo Maria Valli in merito alla dibattuta e assurda questione sollevata a suo tempo da alcuni Prelati di spicco dell’attuale chiesa ex “cattolica” che in pratica suona cosi “abbiamo scritti autografi di tutto rispetto e inconfutabili di autori famosi, anche anteriori o contemporanei di Gesù Cristo. Siccome Gesù nulla ha lasciato scritto di “sua produzione personale” perche forse, insinua qualcuno, neppure sapeva leggere né scrivere, (Lui che è la Sapienza Eterna!), senza dire che a quei tempi neppure esisteva il registratore!! si deduce… che cosa secondo voi? Che Gesù non è credibile, a quanto pare! O per lo meno molto discutibile, come si usa fare adesso con la Parola di Dio e la Sacra Scrittura da passare al vaglio dei vari Augias, o Scalfari o Dan Brown o Vattino prima di avere “l’Imprimatur” almeno di questa povera chiesa ex cattolica.

Rinnegare Gesù Cristo. Ecco dove si vuole o si rischia di parare con queste premesse o discussioni assurde. Fino a quando Gesù starai zitto a continuare a farti insultare da chi dovrebbe invece adorarti?  Buona riflessione.

 

Gesù sapeva scrivere?

(A proposito di un’intervista al cardinale Ravasi)

 

By  Aldo Maria Valli


 Cari amici di Duc in altum, Ettore Gotti Tedeschi mi ha inviato questo contributo che volentieri vi propongo. Buona lettura.

 

Sul Corriere della sera di ieri, 10 novembre 2020, c’era una lunghissima e dottissima intervista (a cura di Walter Veltroni) al cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura. Il colloquio verte sulla solitudine conseguente al lockdown e sull’importanza della meditazione. Ma se la conclusione delle meditazioni fatte durante il lockdown da sua eminenza sono quelle conclusive, e cioè che probabilmente Gesù non sapeva scrivere e che, se oggi dovesse scrivere qualcosa, scriverebbe di amare il prossimo, ma anche la terra come se stesso, restiamo un po’ perplessi.

L’erudizione del cardinale e il piacere che prova a manifestarla sono noti. Stavolta per parlarci della scoperta della meditazione fa ben dieci citazioni, tutte, per carità, interessanti e pertinenti. Ma dieci!

Incomincia con una citazione da La peste dello scrittore francese ateo e anarchico Albert Camus, passa poi al filosofo neo-razionalista Norberto Bobbio, salta al sociologo e massimo esperto dell’impatto della comunicazione sulla società Marshall McLuhan, cita lo scrittore ed entomologo Vladimir Nabokov (autore di Lolita), parla poi del compositore brasiliano Vinicius de Moraes (citato da papa Bergoglio in Fratelli tutti) che amava così tanto la famiglia da sposarsi ben nove volte, cita l’immancabile Blaise Pascal e riferisce persino del filosofo americano John Searle, famoso sia per le sue critiche circa l’intelligenza artificiale sia per esser stato privato del titolo di professore emerito all’Università di Berkeley per molestie sessuali. Ma non basta. Sua eminenza continua citando Charles Peguy, scrittore francese convertitosi al cattolicesimo ma ostile all’autoritarismo della Chiesa, cita letture del grande filologo Giorgio Pasquali e parla della sua amicizia con il poeta Mario Luzi.

Siamo arrivati a dieci citazioni e abbiamo fatto fatica a seguirlo. Ma ecco che alla domanda finale, e cioè se Gesù ha mai scritto qualcosa (a parte le famose parole tracciate sulla sabbia nell’episodio dell’adultera), il cardinale risponde: «Noi non sappiamo neppure se Gesù sapesse scrivere, qualche esegeta ha immaginato che sulla sabbia abbia tracciato solo segni… Ma se Gesù tornasse scriverebbe “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ama anche la terra come te stesso, potremmo aggiungere oggi».

Tutto qui?

Sentite che cosa disse invece in proposito un intellettuale cattolico come Nello Vian, la persona più vicina per tutta la vita a Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI.

Vian, che fu responsabile della Biblioteca Vaticana per ventotto anni e poi segretario generale dell’Istituto Paolo VI, nel libro Il cardinale che sapeva leggere. Storie di libri e scrittori, scrisse (e apprezzate la ricchezza spirituale espressa in queste poche frasi): «Pur predicando, operando, disseminando i miracoli, Gesù avrebbe potuto affidare al papiro i punti essenziali della sua dottrina, lasciare una raccolta scritta dei suoi pensieri. Scrivere non è altro che una forma d’azione. Gesù non l’ha fatto: non ha scritto che una volta sola, ma sulla sabbia (e il senso del gesto, qualunque ne sia l’interpretazione, rimane chiaramente simbolico nel contesto del fatto: la traduzione davanti a lui della donna adultera). Si sarebbe quasi tentati di dire che il carattere della sua missione gl’interdiceva l’attività d’autore, perché egli fosse esclusivamente un’autorità. Cristo non ha voluto che gli uomini fossero conquistati più dalla sua opera scritta che dalla sua persona, come avviene per l’eredità letteraria lasciata da uno scrittore.

 

L’opera di Platone importa più che Platone, ma di Socrate che non ha scritto attira unicamente la sua persona. Gesù non ha voluto che tra lui e i discepoli si ponesse lo schermo, anche trasparente, dell’opera scritta. Fedele al metodo dell’insegnamento orale tradizionale del suo popolo, e del quale anche Platone nel capitolo 61 del Fedro notava la superiorità, egli ha gettato il seme della sua dottrina non sulla carta, ma in spiriti e cuori vivi, dove il suo amore lo avrebbe fatto germogliare e fruttificare. Questa prima ragione non è la sola che possa fare intendere perché Gesù non ha scritto.

 

Egli non era un filosofo che dopo anni di riflessione proponga una bella teoria: era la giustizia, la verità, la potenza viventi, “VIA, VERITA’E VITA”. Era il Profeta, potente non solo in parole, ma anche, e più ancora, in opere: sulla materia e lo spirito, sui corpi che guariva e le anime che convertiva. Non si limitava a insegnare, poiché alle grandi lezioni univa gli atti portentosi. La sua vita era il dogma in atto. Ogni suo comportamento, il minimo dei suoi gesti era un segno, un simbolo del divino. Spettava ai discepoli testimoniare la gloria del Maestro, narrare le sue grandi opere, e a un tempo esprimere l’impressione che essi per primi ne avevano ricevuta. In altri termini, erano i discepoli che dovevano scrivere, consegnare alla carta questa storia».

 Ecco, questa volta la citazione l’abbiamo fatta noi. E questa sì che sarebbe stata una meditazione per i nostri tempi di lockdown!

                                                     Ettore Gotti Tedeschi

domenica 15 novembre 2020

MA CHI E' VERAMENTE BERGOGLIO? CONSIDERAZIONI DI FRANCESCO LAMENDOLA E MIO COMMENTO

 

MA CHI E’ VERAMENTE BERGOGLIO?

 

11 novembre 2020

Abbiamo visto e udito, ma lo abbiamo lasciato fare. Domandiamo: che altro deve ancora fare e dire perché prendiamo atto che non è "chi dice di essere"? Che non è papa né sacerdote né cattolico e cristiano, che non crede in Dio?


di  Francesco Lamendola

1.    È stato eletto dopo le stranissime dimissioni del suo predecessore, senza rispettare le leggi canoniche e in particolare ignorando il divieto, per i gesuiti, di essere nominati cardinali o papi, divieto stabilito dalla loro stessa regola.
      E non ci siamo stupiti, nessuno di noi ha fatto domande scomode.

2.    Abbiamo tollerato che fin dalla sua prima comparsa in pubblico, subito dopo l’invalida elezione, salutasse i fedeli raccolti in Piazza San Pietro senza impartire la benedizione cristiana, ma congedandoli con un oltraggioso buonasera.
               E non ci abbiano trovato nulla di reprensibile, nulla d’inquietante.

3.    Lo abbiamo visto baciare la Bibbia protestante, lodare Lutero, e inoltre baciare il Corano, libro nel quale si nega la divinità di Gesù Cristo e si maledice chi lo considera Dio.
               E siamo rimasti in silenzio, senza reagire.

4.    Ha costantemente e sistematicamente denigrato, svilito e disprezzato la santa dottrina cattolica, definendola qualcosa di rigido, di morto, di fossilizzato, e ha additato al pubblico ludibrio quelli che si tengono ancorati ad essa e fedeli ad essa, chiamandoli fanatici, millenaristi, integralisti.
           E noi non siamo insorti, non abbiamo levato alcuna protesta.

5.    Non ha mai cercato di nascondere, anzi, ha mostrato continuamente, e spesso ostentato e dichiarato, la sua insofferenza, il suo fastidio, il suo disprezzo, la sua avversione e il suo odio per tutto ciò che è cattolico, per tutto ciò che attiene all’annuncio aperto e franco del Vangelo, per tutto ciò che riguarda la conversione e l’esortazione alla santità di vita. Ha persino spinto la sua audacia a scrivere in un documento ufficiale in cui afferma che se anche ci troviamo in uno stato di peccato grave e non intendiamo cambiar vita, Dio si accontenta di ciò che possiamo fare, cioè del fatto che non ci convertiamo, e la cosa non ci esclude dai Sacramenti e dalla santa Comunione, come se fossimo perfettamente in grazia di Dio.
                           E abbiamo digerito anche questo.

6.    Ha perseguitato e commissariato i Francescani dell’Immacolata, e fatto mettere agli arresti il loro anziano fondatore, lasciando che fossero impunemente calunniati e messi alla gogna sia lui che loro.
                           E noi glielo abbiamo lasciato fare.

7.    Si è rifiutato di benedire i fedeli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e li ha salutati in maniera mondana; ha insegnato loro il gesto delle corna e ama intrattenere la gente ridendo scompostamente, ora mettendosi il naso da pagliaccio, ora indossando il sombrero, ora celebrando una parodia di matrimonio a bordo di un aereo ad alta quota, e ora intrattenendo la folla, i sacerdoti e perfino le suore di clausura con sguaiate barzellette.
                      E noi siamo rimasti a guardare, in silenzio.

8.    Non si è mai inginocchiato davanti al Santissimo, ma è sempre pronto a inginocchiarsi davanti ai poveri e ai migranti e perfino a baciare le scarpe a qualche politico africano.
                    E noi non gli abbiamo chiesto di rendere conto di tali comportamenti.

9.    Ha scritto una esortazione eretica, poi si è rifiutato di rispondere ai dubia di quattro cardinali, così come alla loro richiesta di avere un colloquio privato; e, mentendo, ha detto perfino di non aver mai ricevuto quella lettera.
                 E anche questo lo abbiamo accettato come fosse una cosa normale, né gli abbiamo posto domande.

10. Ha deriso, insultato, denigrato sistematicamente quanti lo criticano e quanti esprimono idee diverse dalle sue, mentre ha mostrato una familiarità cameratesca, sboccata e sconveniente coi suoi uomini di fiducia e coi suoi sfacciati adulatori.
            Nemmeno questo, però, ha suscitato in noi la benché minima reazione.

11. Ha detto che è naturale reagire alle offese con la violenza e che, se qualcuno dicesse una parola cattiva sul conto di sua madre, lui lo prenderebbe a pugni.
               E abbiamo taciuto.

12. Ha insegnato falsamente e in continuazione, e lo ripete ogni giorno, anche nell’omelia della santa Messa, che noi tutti abbiamo l’obbligo cristiano di accettare lietamente qualunque forma e quantità d’immigrazione selvaggia, di accogliere chiunque si presenti davanti alle nostre coste o ai nostri confini dichiarandosi profugo; ha polemizzato duramente con uomini politici italiani che si oppongo a tale immigrazione/invasione e li ha criticati con asprezza per il fatto di richiamarsi al Vangelo e di mostrare i simboli della fede cristiana; in compenso, ha accolto come carissimi e stimatissimi amici dei politici e degli attivisti dell’aborto, dell’eutanasia, dei matrimoni omosessuali.
                     E noi, zitti e coperti: nessuna obiezione e nessun interrogativo.

13. Ha dichiarato che la cosa che più lo angustia e lo preoccupa, in questo momento storico, è la minaccia rappresentata dall’inquinamento per la biodiversità, e che bisogna assolutamente trovare il modo di smaltire adeguatamente i rifiuti di plastica; sull’allontanamento degli uomini da Dio, sul peccato e sulla vita eterna, all’inferno o in paradiso, neanche un accenno.
                       E noi, silenzio.

14. Ha dichiarato che la morte di Gesù Cristo è un fatto storico e pertanto è un fatto certo, mentre la sua Resurrezione è “solo” un atto di fede, perciò soggettivo.
       E noi siamo rimasti in silenzio e non abbiamo dato alcuna importanza a quelle parole.

15. Ha lodato il falso teologo eretico Enzo Bianchi, e accordato la massima fiducia, invitandolo a colloquio privato ed estremamente amichevole, il gesuita filo-gay James Martin, al quale ha detto che se un omosessuale s’imbatte in un confessore troppo severo, lui gli consiglierebbe di cercarsene un altro più comprensivo e accomodante; né la parola peccato è mai uscita dalla sua bocca.
               Noi, però, non abbiamo fatto una piega, quasi non fosse affar nostro.

16. Ha fatto del suo meglio, o del suo peggio, per distruggere lo spirito contemplativo, per togliere la spiritualità dai conventi e ha perfino insinuato che se qualcuno sente la vocazione per la vita claustrale deve trattarsi di una persona anormale.
                   E noi abbiamo lasciato che dicesse e scrivesse simili cose, umiliando suore e monaci di clausura.

17. Ha affermato pubblicamente che il terrorismo islamico non esiste, e ciò subito dopo il barbaro assassinio di un sacerdote cattolico, durante la santa Messa, al momento dell’elevazione, da parte di due giovani islamici che agivano unicamente per odio contro il Vangelo; e ha invitato gli islamici a recarsi nelle chiese, e pregare il loro Dio davanti al Santissimo, gesto che in tutto il mondo islamico è stato interpretato come un segno di debolezza, di paura e di resa. Senza tener conto – oppure sì? – che, per i seguaci di Maometto, pregare in un certo luogo significa consacrarlo per sempre ad Allah.
                      E noi gli abbiamo passato per buona anche quell’affermazione assurda e quell’iniziativa inaudita.

18.  Ha baciato l’anello e si è inchinato davanti a rabbini e altri personaggi del giudaismo, lui che non mostra alcuna riverenza per il nostro Signore Gesù, e dichiarato più volte che gli ebrei sono già in grazia di Dio mercé l’Antica Alleanza, né hanno bisogno di convertirsi, e che pertanto nessun cattolico deve operare, o anche solo pregare, per la loro conversione.
                 Di nuovo abbiamo visto, udito e taciuto.

19. Ha stretto con il governo cinese un orrendo concordato che consente a quel regime di nominare i vescovi di suo gradimento e che ricaccia nelle catacombe e abbandona alle persecuzioni i veri cattolici cinesi, e ciò nonostante che il venerando e più autorevole esponente della vera chiesa cattolica cinese lo avesse scongiurato di non farlo, ben conoscendo le funeste conseguenze di un simile accordo.
                Neppure queste incredibili eresie ci hanno riscossi dal nostro torpore, né ci hanno aperto gli occhi su quel che costui facendo per la rovina della fede cattolica e il male di tutte le anime.

20. Ha coperto a lungo, con la sua autorità, le malefatte di pastori indegni, abusatori sessuali o complici degli abusi, come il cardinale McCarrick, o come il vescovo Barros; ha insabbiato i procedimenti contro di loro e li ha sostituiti, quando proprio non poteva evitarlo, con uomini altrettanto indegni, e lasciato al loro posto cardinali corrotti come Tobin, membro dello stesso sistema di potere.
                  E noi non abbiamo protestato, né preteso chiarezza; abbiamo lasciato che monsignor Viganò si esponesse, da solo, e che le sue richieste di chiarezza, come pure quelle di dimissioni dell’indegno personaggio, restassero, come al solito, senza risposta.

21. Ha negato fondamentali verità di fede e seminato eresie e dottrine erronee di ogni tipo, ora dicendo che l’inferno non esiste, ora che Dio non è cattolico; ora che Gesù Cristo, una volta incarnato, era solo un uomo, e ora che, dopo la Resurrezione, era puro spirito; ha detto anche che nelle vene della Vergine Maria e del suo divino Figlio scorreva sangue pagano.
               E noi non ci siamo scandalizzati, né siamo insorti.

22. Ha bestemmiato contro Gesù Cristo, ha insultato la Santissima Trinità e usato espressioni irriguardose e blasfeme nei confronti della Vergine Maria.
               E noi lo abbiamo sopportato.

23. Ha affermato che nessuno sa perché esista la sofferenza e che bisogna diffidare di chi dice di saperlo; e come se non bastasse, lo ha detto rivolgendosi a un uditorio di bambini.
               E noi non abbiamo protestato, lo abbiamo lasciato dire.

24. Ha dichiarato che l’apostolato è una solenne sciocchezza; ha esaltato Lutero, dicendo che aveva ragione; ha lodato la signora Bonino, definendola una grande italiana; ha anche affermato che è meglio essere degli atei convinti e sinceri piuttosto che dei cristiani ipocriti.
                 E noi siamo rimasti buoni e in silenzio, come se nulla fosse stato.

25. Ha accettato e ritirato un premio da una potente organizzazione massonica; ha accettato di buon grado le lodi che gli venivano e gli vengono fatte da decine di logge e personalità massoniche, anche se la massoneria è stata scomunicata dalla Chiesa fin dal XVIII secolo e la scomunica non è mai stata formalmente ritirata.
                    Eppure queste cose non ci sono parse strane e non abbiamo cercato di capirci qualcosa di più.

26. Ha compiuto interi viaggi apostolici e pronunciato omelie, discorsi e interviste, senza mai parlare di Dio e addirittura senza fare il nome del Signore Gesù Cristo.
      E non ci sono sorti dei dubbi, o, quantomeno, non li abbiamo lasciarti trasparire.

27. Ha sottoscritto con un’alta autorità islamica un documento eretico e blasfemo nel quale, fra le altre cose, attribuisce a Dio la volontà di lasciar sussistere tutte le religioni, vale a dire che parte degli uomini siano nella verità, altri rimangano nelle tenebre dell’errore.

          Neanche allora abbiamo fatto sentire il nostro dissenso più totale rispetto a una posizione di tal genere, che capovolge del tutto la raccomandazione finale di Gesù Cristo agli Apostoli: «Andate in tutto il mondo a battezzare e predicare il Vangelo, per la salvezza delle anime».

28. Ha fatto licenziare, allontanare, scomunicare, studiosi e sacerdoti che non si piegano all’apostasia, e intanto predica e pretende che i fedeli siano sempre aperti, dialoganti e misericordiosi nei confronti di chiunque, unendo il crimine dell’eresia con gli umani, pesantissimi vizi e peccati dell’arbitrio, dell’abuso di potere e della più sfrontata ipocrisia.
               E non siamo intervenuti, non abbiamo preteso spiegazioni e chiarimenti per quanto egli faceva.

29. Ha permesso che degli idoli pagani venissero introdotti nei giardini vaticani, adorati da frati, suore e fedeli laici, faccia a terra e sedere per aria; che gli idoli fossero poi introdotti nella basilica di san Pietro e in un’altra chiesa romana; che venissero portati in processione dai vescovi nella sala del sinodo per l’Amazzonia; lui stesso ha impartito una oscena benedizione a quello raffigurante una dea della fecondità, incinta, che pare una laida contraffazione della Vergine Maria; si è scusato pubblicamente per il gesto di un credente che aveva tolto gli idoli e li aveva gettati nel fiume; ha consentito che durante la santa Messa venissero fatte delle offerte pagane, come alcune zolle della “madre” terra, a non si sa quale divinità…
            Perfino davanti a tali orrori, siamo rimasti in silenzio, anzi alcuni parroci e fedeli li hanno replicati e qualcuno ha pensato bene di recitare delle preghiere alla divinità pagana, in chiesa, come se ciò, per un cattolico, fosse la cosa più naturale del mondo.

Ora domandiamo: che altro deve ancora fare e dire; che altro deve tacere e omettere costui, perché prendiamo atto che non è chi dice di essere? Che non è papa, né sacerdote, né cattolico e nemmeno cristiano? Che non crede in Dio e tanto meno in Gesù Cristo, ma solo negli oscuri poteri che serve?

 

Segue mio commento personale.

 

Ma siamo sicuri che sia proprio completo questo elenco di ben 29 punti interrogativi gravemente accusatori e inconfutabili perché ormai di pubblico dominio?

Vediamo di completarlo con l’elenco di altri tristi eventi accaduti e che forse non sono stati abbastanza focalizzati nella loro gravità, o forse anche perché alcuni di essi sono accaduti dopo la stesura di questo scritto da parte del dott. Francesco Lamendola, dal momento che ogni giorno che passa, dalla voce di “Santa Marta” escono espressioni spesso aberranti a danno di nostro Signore Gesù Cristo e della dottrina perenne della Chiesa cattolica. Eccone alcuni:

1.    LA MESSA “IN COENA DOMINI” DEL GIOVEDI’ SANTO. Da non sottovalutare il fatto che, sin dal primo anno del suo insediamento, 13 marzo 2013, Bergoglio si è sempre rifiutato di celebrare la festa liturgica del GIOVEDI’ SANTO, nota come “Messa in Coena Domini”, a ricordo dell’ultima Cena di Gesù con i suoi Apostoli, ricorrenza che i Papi precedenti celebravano in forma solenne da San Pietro per la sua importanza liturgica paragonabile alla Santa Pasqua o poco meno. In quanto il Giovedì Santo nostro Signore Gesù Cristo istituì BEN DUE SACRAMENTI: L’ORDINAZIONE SACERDOTALE E LA SANTISSIMA EUCARISTIA, strettamente vincolati l’uno all’altro, perché senza sacerdote non ci può essere Eucaristia, vale a dire che la presenza dell’Eucaristia, cioè del Corpo e Sangue di Gesù sotto apparenza di ostia consacrata, presuppone sempre anche la presenza del sacerdote, l’unico che ha il potere, per volontà di Dio e in forza del Sacramento dell’Ordinazione sacerdotale, di compiere questo “miracolo portentoso” cioè quello di rendere presente, vivo e vero nostro Signore Gesù Cristo, lo stesso che camminava per le strade della Palestina e compiva miracoli. Ebbene Bergoglio, non potendo cancellare questa festività liturgica, ha voluto in un certo senso spostare l’attenzione dei fedeli dal suo vero significato escatologico-sacramentale, per focalizzarla solo sull’aspetto umano di “opera di misericordia” attraverso la lavanda dei piedi degli ultimi, gesto che dentro la Messa del Giovedì Santo, non è affatto il principale, ma è puramente simbolico. Da notare inoltre che questo episodio della lavanda dei piedi Gesù lo ha compiuto come gesto di umiltà SOLO ED ESCLUSIVAMENTE NEI CONFRONTI DEI SUOI APOSTOLI, in quanto chiamati a diventare i suoi ministri, “Ipse Christus” e a nessun altro!  Mentre papa Bergoglio lo ha concesso anche ai non cristiani, in totale disobbedienza del volere di Dio.

2.    CERIMONIA IDOLATRICA. Dopo la cerimonia idolatrica con la dea Pachamama, senza alcun pentimento o riparazione come gli aveva chiesto mons. Viganò, con un gesto di ulteriore convalida ha fatto addirittura coniare le medaglie in Vaticano o monete con l’immagine di questa dea pagana, detta Madre Terra (in contrasto con la Madre del Cielo da lui menzionata solo per offenderla) piantando lui stesso nei giardini vaticani l’albero della dea Pachamama, con tanto di badile e di corona di foglie in testa tanto da sembrare uno stregone;

3.    VICARIO DI CRISTO. ha voluto togliere dall’annuario pontificio l’unica prerogativa che dovrebbe caratterizzare il Papa e cioè “VICARIO DI CRISTO” considerandosi solo il Vescovo di Roma, mentre la gente, Clero in primis, continua a chiamarlo “santo padre”

4.    CERIMONIA SACRILEGA. ha convocato recentemente un’assemblea in vista di dar luogo ad una sacrilega celebrazione pseudo-religiosa dal titolo di “CHRISLAM” Cristianesimo e Islam, la religione del “Nuovo Ordine mondiale” (come mettere insieme diavolo e acqua santa) in sostituzione della Santa Messa di Natale che Bergoglio ha già ufficialmente negato di celebrare;

5.    I GAY E LA FAMIGLIA. ha scandalizzato quasi tutto il mondo pronunciando quella frase in favore, non tanto dei gay come persone, ma del diritto che essi avrebbero a formare una famiglia, contravvenendo non solo alla Legge Naturale visibile a tutti, ma alla perenne dottrina della Chiesa cattolica su tale argomento. Riporto la frase letterale “Gli omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia, sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia, non si può cacciare nessuno da una famiglia, ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili in questo modo gli omosessuali godrebbero di una copertura legale. Io ho difeso questo” (dal documentario: “Francesco” di Evgeny Afineevsky 21 Ottobre 2020). Gli omosessuali hanno gli stessi diritti che ha qualunque altro cittadino come individuo, e non in base alle proprie tendenze sessuali, o artistiche, o politiche, o amatoriali o professionali o altro. Il prof. Stefano Fontana, docente di filosofia ed esperto di dottrina sociale della chiesa, a tale proposito ha scritto che “tale frase detta da papa Francesco (Bergoglio) sulle unioni civili è priva di verità e quindi falsa. Non obbliga affatto l’assenso dei fedeli anche se l’ha detta il papa (…) Così viene stravolto il diritto naturale e divino e scardinata la legge morale naturale”

6.    TESTIMONIANZA DEL CARD. BELGA DANIEELS. Nonostante il card. belga Danieels prima di morire abbia rilasciato di suo pugno una testimonianza dicendo che la nomina di Bergoglio è scaturita da un complotto del gruppo mafioso cosiddetto del “Sangallo”, nessuno si è scomposto per verificarne la verità e prendere provvedimenti. Questo gruppo era composto da lui, dal card. Martini, Silvestrini, Kasper e pochi altri e lo avevano ideato per far destituire il vero Papa Benedetto e intronizzare sul soglio di Pietro uno di loro, Bergoglio per l’appunto. Ma neppure davanti a questa gravissima pubblica testimonianza in punto di morte scritta di suo pugno, nessuno si è turbato né scomposto!

 

Parecchi libri in quest’ultimo periodo storico, hanno messo in evidenza gli errori di Bergoglio, alcuni li chiamano eresie, altri si guardano bene dal fare questo nome, ma in questo contesto diciamo pure drammatico, ci sembra giusto segnalare il coraggio di un sacerdote veronese, don Enzo Boninsegna, il quale ha pubblicato un libro coraggioso dal titolo “Stranezze di un pontificato” Bergoglio, papa o non papa? Governa la chiesa. A nome di Cristo o a nome di satana?” euro 8,00= pag. 160, in cui senza tanti commenti personali, si limita ad elencare tutta una serie di discorsi o atteggiamenti di papa Bergoglio tra virgolette, cioè pronunciati da lui in forma letterale, autentica, con tanto di date e circostanze. Libro che consigliamo di acquistare richiedendolo allo stesso autore (cell. 338.9908824) che lo spedirà a domicilio.

 

Davanti a questa evidenza colossale di rinnegamento di quella fede che il capo della chiesa dovrebbe invece confermare per mandato di Gesù, che cosa si dovrebbe concludere? Che Bergoglio è Papa?  Sarebbe troppo indulgente affermare solamente che Bergoglio NON E’ PAPA, perché ci sono stati altri antipapi nella storia della Chiesa per ambizione o potere, che mai si sarebbero sognati di toccare o manipolare la dottrina di Gesù Cristo, come sta invece avvenendo con Begoglio con un crescendo di episodi sconcertanti, idolatrici, sacrileghi e offensivi della divina maestà di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e della Vergine Maria.

Ma allora se non è papa ma continua a pontificare e a scardinare la Chiesa, chi è effettivamente Bergoglio? Se Bergoglio non è Vicario di Cristo, potrebbe esserlo di qualche Anticristo, o essere lui stesso uno degli Anticristo che sono ormai in tanti, perché, come afferma San Giacomo “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’Anticristo è colui che nega i Padre e il Figlio…” (Gv.2,18-29). Con la non piccola differenza che, se pronunciata certe frasi da un sacerdote qualunque, potrebbe essere prima richiamato e poi espulso o sospeso a divinis, mentre siccome colui che pronuncia queste eresie è rivestito del ruolo di Papa, I FEDELI SI OSTINANO A RIFIUTARE DI CREDERE CHE CIO’ SIA VERO! MA INVECE E’ LA VERITA’. E DOBBIAMO SVEGLIARCI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ANCHE PER LA NOSTRA ANIMA. A nessuno di noi è garantita la salvezza eterna, ancor meno a Papi, Vescovi e Sacerdoti.

 

RIPERCUSSIONE UNIVERSALE DEL FALSO PAPA. Tutta questa vicenda del falso o vero Papa, non è un fatto circoscritto solo alla Chiesa cattolica che se la deve sbrigare da sola senza il coinvolgimento del resto del mondo, come potrebbe essere la nomina più o meno felice di un qualunque presidente della Repubblica che interessa relativamente le altre Nazioni. Assolutamente NO! Questo fatto ha una rilevanza e ripercussione sia storica che religiosa di carattere universale importantissima perché la chiesa cattolica significa “universale”, e pertanto quello che accade nella chiesa cattolica riguarda il mondo intero, e non solo i cristiani, anche perché Gesù Cristo è venuto al mondo, è morto ed è risorto per tutta l’umanità.

Tanto che a queste vicende sconvolgenti perché costituiscono come un terremoto per tutta l’umanità, sono legate terrificanti profezie, a cominciare dall’Apocalisse e, più vicino a noi, anche dal catechismo della Chiesa cattolica laddove nel n. 675 recita così: “Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anticristo, cioè di uno pseudo messianismo in cui l’uomo glorifica sé stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne”,

E se qualcuno ancora si rifiutasse di pensare che queste affermazioni così chiare e dure si riferiscono a questi nostri tempi, ci sono altre prove che lo attestano e cioè l’andamento del mondo, quasi tutto contro Dio dentro un regime totalitario coercitivo e barbaro che sembra si stia impossessando del potere a livello mondiale, come vuole il cosiddetto “Nuovo Ordine mondiale” che ha lo scopo principale di annientare il cristianesimo e Gesù Cristo per intronizzare Satana.

E siccome Satana non può scagliarsi contro Dio, aizza i suoi adoratori a scagliarsi contro l’uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio. E come lo fa? In molti modi, tutti mirati contro l’uomo, la sua integrità, identità e anima spirituale.

1.    CONTRO GLI INNOCENTI. Con aborto, gender, pedofilia, sacrifici umani soprattutto di bambini nelle messe nere e altre cerimonie sataniche orripilanti

2.    CONTRO L’UOMO. Con la pretesa di togliere anima e corpo dal vero uomo adamitico peccatore ma riscattato dal Sangue di Gesù Cristo e destinato al Regno dei Cieli per ridurlo a una specie di robot, di uomo meccanico trans-umano, attraverso vaccini micidiali che o provocano la morte o incidono sulla sua mente, psiche e anima perché provvisti di invisibili “microchip” il cosiddetto “segno della bestia” dell’Apocalisse contrassegnato dal numero 666, grazie al quale l’uomo non è più libero di agire secondo coscienza e volontà, perché pilotato e telecomandato da questi poteri forti occulti di pochi potenti assatanati e votati in un delirio di onnipotenza e per ordine di satana, alla distruzione del pianeta e dell’umanità.

E noi crediamo che il nostro Dio che è Padre rimarrà ancora a lungo ad assistere all’apparente trionfo di queste aberrazioni sataniche? Dobbiamo nel frattempo aumentare la nostra fede in Dio senza farsi prendere dal panico FACENDO SPESSO IL SEGNO DELLA CROCE “NEL NOME DEL PADRE DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO” IN ONORE DELLA TRINITA’ DEL CIELO, nella certezza che Gesù verrà presto a liberarci dal giogo di satana per far trionfare il CUORE IMMACOLATO DI MARIA, come da promessa di Fatima, per fare spazio a un mondo di amore, di giustizia, di pace e di bellezza perché Dio è bellezza e amore.

 

Ma qui sta il punto decisivo: io con chi sto? Sto col falso papa Bergoglio o con il vero papa Benedetto XVI? Perché il trabocchetto nel quale si può cadere facilmente è credere che bastino le poche parole di verità che Bergoglio pronuncia di tanto in tanto, per ricredersi e pensare che, tutto sommato, dice anche cose molto belle e giuste e sante! ERRORE DIABOLICO! PERCHE’ IL VERO PAPA DEVE SEMPRE DIRE LA VERITA’, e il sistema per trarre in inganno è quello di mescolare qualche verità a molte menzogne  per creare ancora più confusione nelle anime e far passare l’errore per verità.

 Che lo Spirito Santo ci illumini per scegliere la parte giusta perchè ne va della salvezza della nostra anima per tutta l’eternità.  I tempi ormai stringono. A Dio non la si fa.

                             patrizia@patriziastella.com