Sull’onda del
referendum irlandese (clicca qui)
e di una recente risoluzione del Parlamento europeo (clicca qui)
il Governo sembra intenzionato ad approvare il disegno di legge sul matrimonio
gay (ddl Cirinnà) entro il mese di luglio. A ruota seguirà il ddl Scalfarotto
(omofobia) per tappare la bocca ai cattolici, e il ddl Fedeli per imporre ai
nostri figli l’educazione di “genere” obbligatoria fin dalla prima infanzia
(leggi qui).
Per bloccarli non resta che scendere in piazza numerosi, per difendere
essenzialmente:
- la libertà di pensiero e di opinione minacciata
dalla legge sull’omofobia;
- la famiglia naturale formata da un uomo e da
una donna con il diritto di continuare ad essere chiamati mamma e papà e
non “genitore A, genitore B”
- il diritto di ogni bambino di avere un padre e
una madre
- l’innocenza dei nostri figli violata
dall’educazione gender imposta nelle scuole.
Vista la
gravità di queste leggi inique contro l’uomo e contro la famiglia, non posso
che unirmi alla voce di migliaia di italiani allarmati per quanto sta
accadendo, invitando tutti a manifestare a Roma secondo le indicazioni che
troverete. La posta in gioco è troppo
grande perché si continui a frapporre assurde obiezioni anche tra noi
cattolici. Qui la casa sta bruciando in fretta e noi che facciamo? Anzichè usare
tutti uniti e compatti le pompe idriche ad alta pressione, ci mettiamo a
discutere su quali possano essere i “mezzi etici” più idonei a spegnere il
fuoco, adducendo motivazioni assurde per giustificare la nostra assenza? Oppure
ci rifugiamo tranquilli nella preghiera tacitando