martedì 8 ottobre 2013

È un vergogna!


È una vergogna! Ha esclamato con forza Papa Francesco alludendo alle vittime degli ormai incalcolabili sbarchi di clandestini sulle nostre coste. Ma noi ci domandiamo esterrefatti: vergogna per chi? Ovviamente per noi italiani, già tacciati di insensibilità nei confronti di quei sventurati che piombano all’improvviso sulle nostre coste, a tal punto che lo scorso anno il Papa in persona ci ha invitati a esprimere un eclatante “mea culpa” come se fossimo noi i responsabili di tante sciagure!
Mai una parola di ringraziamento da parte del Papa nei confronti almeno di quelle forze dell’ordine italiane che con
grande eroismo e sacrificio, da interi decenni danno accoglienza, vitto, alloggio e altro a tutti gli stranieri che si presentano, fossero anche criminali. Neppure un grazie a quei nostri volontari eroici del posto che, mollando tutto, più di una volta vanno in soccorso di questi poveretti cercando di rianimarli con massaggi cardiaci, coperte, indumenti, acqua e quant’altro!
E invece del grazie, noi italiani dobbiamo subirci rimproveri non solo da parte di quei politici dell’Unione europea che vengono con aria di superiorità in casa nostra solo per umiliarci e comandarci a bacchetta, ma perfino da parte di un Papa venuto dalla fine del mondo che, a quanto pare, non ama affatto né l’Italia, né gli Italiani, né le pecorelle del suo gregge sparse per il mondo.
Infatti, se le amasse, tuonerebbe con forza anche contro quelle mattanze di cristiani che ogni giorno in molte parti del mondo vengono uccisi brutalmente a centinaia per lo più da terroristi islamici, tagliati a pezzi, sgozzati, bruciati vivi nelle loro abitazioni o chiese, donne stuprate e poi uccise. Con la differenza che, mentre la morte in mare dei clandestini è dovuta solo a disgrazia, anche prevedibile quando si parte col mare in burrasca su barconi da rottamare, per i cristiani invece si tratta di mattanze brutali, efferate, cercate e volute per lo più da coloro che, in nome di false divinità, vogliono assoggettare il mondo alla loro visione teocratica farneticante. E qui tutti tacciono, compreso il Papa. Mai una parola, un chiarimento doveroso, una presa di posizione in nostro favore!
            Anzi, come se ciò non bastasse, lo stesso Bergoglio ha dichiarato di voler offrire a questi clandestini perfino le nostre chiese, conventi e seminari semivuoti, strutture che verrebbero esposte alla profanazione e ridotte in breve tempo a letamaio, come fanno purtroppo con i nostri centri di accoglienza, molti dei quali vengono dati alle fiamme. E ammesso che ciò si possa realizzare, è utopistico oltre che dissacrante voler risolvere in questo modo un problema di queste dimensioni planetarie. Inoltre chi gestirebbe queste masse sempre più grandi e sbandate di persone spesso violente dentro questi ipotetici luoghi sacri? I sacerdoti? Le suore? I Comuni? La polizia? Il Vaticano?
            Se mancano da decenni le vocazioni che da sempre riempivano seminari e conventi e chiese, con migliaia di missionari e di apostoli in giro a evangelizzare e beneficare il mondo, ciò è dovuta alla nostra ripetuta infedeltà! Se avessimo fede, seguiremmo il consiglio di Gesù che ci invita a pregare il Signore della Messe perché mandi operai a riempire tutte le nostre strutture elevando un coro di preghiere e di suppliche al Signore perché abbia pietà del suo popolo. Non è certo estromettendo Dio dal suo Tempio Santo per consegnarlo ai derelitti che risolviamo questi e altri problemi drammatici che incombono su di noi. Cristo stesso ha allontano con la frusta i “venditori” dal tempio, affermando con forza che la sua è, e deve rimanere Casa di preghiera, perché tutto il resto si deve fare altrove.
            Il Papa, anche se mosso da buone intenzioni di vivere da povero e incontrare i poveri sullo stile francescano, è innanzitutto Papa, che gli piaccia o no, insignito dallo stesso Cristo di un mandato unico, speciale, divino! E pertanto deve calibrare e pesare tutte le sue parole, le sue azioni e reazioni anche per non correre il rischio di essere strumentalizzato e messo in ridicolo soprattutto da quella massoneria che vorrebbe svilire la grande figura del Papa nel suo ruolo di Vicario nientemeno che di Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, per ridurlo a un Ministro qualunque del sacro, che attira le folle per il suo buonismo gratuito, perché ognuno si sente confermato nelle proprie idee e nei propri errori puntando su una misericordia cieca che esclude la conversione e il cambiamento di vita!
Da quel giorno fatidico delle dimissioni di Papa Benedetto, quell’11 febbraio 2013 si stanno profilando tempi assai difficili per la Chiesa e per il mondo intero, tempi oscuri che un fulmine a ciel sereno, colpendo addirittura la cupola di S. Pietro proprio quella sera delle dimissioni, ci ha voluto quasi preconizzare, perché i cattolici escano dal loro letargo e invochino la potenza di Dio e l’intervento di Suo Figlio Gesù su tutta la Chiesa e sul Papato. “Vieni in nostro aiuto, Signore Gesù, dall’uomo iniquo salvaci, difendi la tua Chiesa e il tuo Vicario il Papa”.

Falso allarmismo? Timore esagerato? Apocalittico? Faccio mia quella frase del Manzoni quando in tempi difficili, esordì: “Meglio agitarsi nel dubbio, che riposare nell’errore”.

12 commenti:

  1. Ma si sciacqui la bocca prima di criticare papa Francesco. Ma chi è lei? Da quale pulpito si permette di esprimere tali ridicole scempiaggini contro un papa che sta cambiando la Chiesa? Ridicola integralista che non ha capito nulla del messaggio evangelico

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    1. Anonimo del 9 ottobre l'autrice ha fatto giuste osservazioni, e l'invito a scrivere commenti in modo più civile.

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    2. Condivido la risposta dell'anonimo del 28 ottobre e comunque è una questione di formazione, di fede e cultura anche se non è libresca.

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    3. Ma chi è lei per giudicare Patrizia Stella? Come si permette di giudicare? Lei non è forse per l'amore universale? Chi è lei per giudicare? Forse ai sinistri non piace la propria medicina?

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    4. Dal tuo commento mi pare che anche tu abbia capito poco o nulla del messaggio evangelico.

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    5. caro anonimo tu dice che sta cambiando la chiesa .Domanda: in megglio o in peggio o a un Dio su misura d'uomo?

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  2. Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna» (Mt 25, 31-46)

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  3. All'anonimo delle 23.33
    Ma chi è Lei per giudicare una teologa se neppure il papa stesso si ritiene inadatto a giudicare un gay?

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  4. Affermare che questo Papa non ami "affatto... le pecorelle del suo gregge" è veramente ribaltare la verità dei fatti. L'articolo, farneticante e violento, merita soltanto di essere ignorato.

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    1. lei non può giudicare. Intollerante che non è altro.

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  5. Lasciate stare papa Francesco integralisti del c....

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