martedì 26 febbraio 2019

LA RIFORMA DELLA CHIESA INIZIA DAL SEMINARIO


LA RIFORMA DELLA CHIESA INIZIA DAL SEMINARIO

È finalmente terminato il sinodo della “tachicardia”, vale a dire quello che, a motivo degli argomenti spesso scabrosi che esponevano alla gogna pubblica i sacerdoti cattolici come fosse una conquista, molti di noi lo hanno seguito con vera sofferenza e trepidazione.

Ognuno si è sentito in dovere di dire la sua. Denunciare? Fino a che punto? Ma allora l’eventuale segreto della confessione rischia di diventare pubblico? Sono cose molto delicate ma non se ne verrà fuori senza una cura che vada alla radice di tanta sporcizia, mettendo mano a una riforma del Seminario radicale perché, anche si arrivasse a riconoscere il peccato di omosessualità come fattore da combattere, non è sufficiente continuare a chiedere scusa se non si procede a una serie di riforme che investono tutto un programma di studi, di regole e di disciplina a iniziare dai primi anni del Seminario.

L’omosessualità che per la legge civile non è reato, invece per la Legge Divina, come troviamo sul catechismo della dottrina cattolica e sulla Sacra Scrittura, è un peccato gravissimo che “grida vendetta al cospetto di Dio”, perché rompe l’ordine della natura

Cinque anni a sostegno della famiglia Palmaro


Da 5 anni quanto ci manca l'amico Mario Palmaro, un vero eroe della fede e della difesa della vita! Alla sua morte, il 9 marzo 2014, ci siamo presi l'impegno morale di sostenere per 20 anni la sua famiglia, in modo che la moglie Annamaria potesse far crescere i suoi quattro figli. Finora abbiamo mantenuto l'impegno con un mensile sostitutivo dello stipendio mancante di Mario. Oggi ti chiediamo di aiutarci ancora, magari con un piccolo impegno mensile continuativo, in modo che dall'unione di molte gocce possiamo continuare quest'opera buona.
Se già non fa una donazione mensile può impostarla - per la cifra mensile che desidera  - con bonifico bancario sul conto corrente bancario della BCC Valpolicella Benaco IBAN IT58C0831511701000000230691 Bic-Swift BIC: ICRAITRR8R0 intestato a Associazione  San Giuseppe con causale “Per famiglia Palmaro”.
Per donazioni una tantum può usare preferibilmente l'Iban bancario sopra indicato, oppure Paypal alla pagina paypal.me/AssosanGiuseppe
Il sito dell'Associazione san Giuseppe a sostegno della famiglia di Mario Palmaro è www.sangiuseppeassociazione.com
(il video è stato realizzato e © don Andrea Brugnoli - Le Sentinelle del mattino che ringraziamo per avercene concesso l'uso)
https://www.andreabrugnoli.it/
http://www.sentinelledelmattino.org/it/

domenica 24 febbraio 2019

IL SINODO DELL'IPOCRISIA



IL SINODO DELL'IPOCRISIA

Come se non bastasse la grancassa mediatica delle lobby a martellare fino alla nausea sulla questione degli abusi sessuali, a tal punto da creare nell’opinione pubblica l’idea che, alla fine, si possono anche accettare come “eccezione alla regola”, anche il Vaticano, per non essere da meno, organizza un Sinodo di Vescovi da tutto il mondo il 21 febbraio sullo stesso maniacale argomento, quasi fosse un vanto per la chiesa, mentre ne è la sua vergogna resa volutamente pubblica dallo stesso Vaticano per dare a tutti la possibilità di continuare a sputare sulla chiesa cattolica. In pratica la chiesa che denigra sé stessa e si offre per essere sputacchiata dai suoi stessi amici o nemici.

E mentre per la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria da realizzare a Roma con tutti i Vescovi del mondo, condizione voluta dalla Madonna a Fatima nel 2017 per metter fine a tutti i regimi comunisti e dittatoriali sparsi nel mondo, non si sono trovati Vescovi disposti a venire a Roma, nonostante il ripetuto sollecito degli ultimi Papi defunti, sta di fatto che adesso, in vista di questo “nobile” convegno dal tema così “elevato e sublime” tutti riescono a trovare miracolosamente il tempo per riunirsi in

DON FERDINANDO RANCAN. RACCOLTA DI POESIE "FIORI DI MELOGRANO"



DON FERDINANDO RANCAN
RACCOLTA DI ALCUNE POESIE DAL LIBRO

FIORI DI MELOGRANO



PREMESSA.

Riprendiamo la nostra piccola rubrica di spiritualità attingendo agli scritti di don Ferdinando Rancan, per chi non lo conosce, sacerdote diocesano di Verona morto in concetto di santità il 10 gennaio 2017.

Come molti sapranno, per i candidati alla santità (vale a dire quelle persone magari anche nostri contemporanei che in vita si sono distinti per particolari virtù fondate innanzitutto sulla fede e l'amore per Gesù nella piena fedeltà al Magistero della Chiesa) per costoro esistono graduali procedure previste dal codice di diritto canonico per verificarne l’autenticità di vita e di virtù. Sappiamo anche che tali procedure sono lunghe e lente prima di arrivare alla dichiarazione ufficiale di santità, non solo decenni ma per taluni santi sono stati impiegati anche interi secoli.

Questo però non impedisce ai nostri grandi presunti santi di "farsi strada" sempre e comunque, di essere invocati subito dopo la loro morte o perfino anche dopo secoli e millenni perché sono come fari luminosi nelle nebbie della nostra vita. Pensiamo ad esempio a S. Francesco e a Santa Chiara vissuti circa 900 anni fa, ai primi martiri cristiani dei primi secoli dopo Cristo, a sante come Angela Merici fondatrice delle Orsoline, nata a Desenzano nel 1474, a molti santi Papi e anche Vescovi come il nostro S. Zeno di Verona, S. Ambrogio di Milano e a tutta la costellazione di santi e beati che hanno coperto in abbondanza ogni giorno del calendario nei duemila anni di fondazione della Chiesa cattolica.

Ma fintanto che la CHIESA non si pronuncerà ufficialmente sulla santità di chi è salito al cielo più recentemente, come ad esempio d. Ferdinando, nel frattempo esiste il cosiddetto "sensus fidei" del popolo di Dio che in pratica SENTE, PERCEPISCE DAL PROFONDO DEL CUORE CHE QUELLA DETERMINATA PERSONA, che venga o meno proclamata santa un giorno in modo ufficiale, in realtà è vissuta da santa. Pensiamo ad esempio anche a molte nostre mamme e nonne e anche padri di famiglia, o religiosi o suore o laici vissuti santamente di cui abbiamo l'interiore certezza della loro santità. Tutta questa marea di santi in cielo che alla fine conosceremo nella sua completezza solo in Paradiso, costituisce la "CHIESA TRIONFANTE" che prega e veglia su di noi, ancora pellegrini sulla terra, facendo il tifo per noi perché possiamo raggiungerli nella gloria del cielo e non perderci nell' Inferno. Noi cristiani pellegrini ancora viventi costituiamo la "CHIESA MILITANTE" perché siamo in pieno combattimento tra il bene e il male, cioè tra la grazia di Dio e le tentazioni del diavolo.
Infine esiste la "CHIESA PURGANTE" che sono le anime del Purgatorio destinate anch'esse al Paradiso dopo aver espiato i loro peccati.

Tornando al nostro don Ferdinando, possiamo diffondere il suo pensiero, i suoi scritti, libri, lettere, testimonianze ecc. che permettano di tenere viva la sua memoria e di farlo conoscere anche a chi non lo ha conosciuto, di pregarlo per riceverne grazie e aiuti divini. Soprattutto in questo periodo storico in cui purtroppo molti sacerdoti non ci sono di grande esempio, dobbiamo puntare su chi ha portato in alto la bandiera del sacerdozio in mezzo a mille difficoltà.

È quello che ci proponiamo di fare con queste rubriche e altro, non solo perché la vita santa di chi ci ha preceduto sulla terra è fonte continua di grazie e benedizioni su tutti noi che ci aiutano a superare le nostre difficoltà nella fedeltà a Gesù, ma anche perché è un dovere che molti di noi hanno nei loro confronti, di tenere viva la loro memoria, una specie di "imperativo categorico " che ci sprona in questo senso.

E a coloro che affermano che è meglio stare zitti perché si rischia, con la propaganda, di comprometterne poi l’iter per la beatificazione per eccesso di zelo, è doveroso rispondere che, finché i nemici di Dio non si fanno scrupolo di sbandierare i loro modelli depravati e assatanati a qualunque ora del giorno e della notte, noi abbiamo il dovere di contrapporre a tanto male che avanza su di noi come una valanga di iniquità, l'esempio luminoso e potente di chi ha vissuto in modo eroico le virtù cristiane più umili e nascoste. Gesù Cristo continua a vivere anche nei suoi servi buoni e fedeli.

Tutto questo come breve premessa al libro di poesie "FIORI DI MELOGRANO"che continueremo prossimamente.

                                                                   Patrizia
















venerdì 15 febbraio 2019

PRESENTAZIONE DEL LIBRO AUTOBIOGRAFICO DI DON FERDINANDO RANCAN "UN SOMARELLO..."

La sala dei vescovi alla presentazione del libro

Venerdì 11 gennaio 2019 

 PRESENTAZIONE DEL LIBRO AUTOBIOGRAFICO 
 "UN SOMARELLO E LA SUA STORIA" 
 di Ferdinando Rancan 

 S. Ecc.za il Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti, nel bellissimo salone dentro la Curia chiamato “Sala dei Vescovi” perché sono rappresentate in alto come dietro a una balaustra che fa da corona le figure degli oltre 300 Vescovi di Verona, al momento di iniziare la presentazione del libro autobiografico di don Ferdinando Rancan “UN SOMARELLO E LA SUA STORIA”, ha esordito dicendo che: “Questo salone prestigioso affrescato prima del 1500 viene di solito riservato per eventi straordinari, e in effetti la vita di don Ferdinando Rancan è stata un evento straordinario per tutta la diocesi”. 

Con questa premessa del Vescovo e con gli ulteriori interventi di Mons. Ezio Falavegna, Vicario episcopale, di don Ermanno Tubini, guida spirituale di don Ferdinando nell’ultimo decennio, e della signora Marisa Bommartini che ha potuto godere della guida spirituale di don Ferdinando per molti anni, in questa sala prestigiosa gremita di gente, è stato tracciato un breve profilo della sua vita eccezionale, non per aver compiuto imprese eroiche, ma perché ha saputo portare serenamente una pesante ma invisibile croce quotidiana dietro a un sorriso costante e ad una grande disponibilità e amabilità verso tutti. 

 A conferma di quanto scritto, riportiamo un brano del libro citato, a pag. 226 che narra un episodio particolare accadutogli da giovane, durante la sua permanenza in Seminario, all’età di 20 anni circa: “Quando a sera i miei