RACCOLTA DI ALCUNE POESIE DAL LIBRO
Riprendiamo la nostra piccola rubrica di spiritualità
attingendo agli scritti di don Ferdinando Rancan, per chi non lo conosce,
sacerdote diocesano di Verona morto in concetto di santità il 10 gennaio 2017.
Come molti sapranno, per i candidati alla santità
(vale a dire quelle persone magari anche nostri contemporanei che in vita si
sono distinti per particolari virtù fondate innanzitutto sulla fede e l'amore
per Gesù nella piena fedeltà al Magistero della Chiesa) per costoro esistono
graduali procedure previste dal codice di diritto canonico per verificarne l’autenticità
di vita e di virtù. Sappiamo anche che tali procedure sono lunghe e lente prima
di arrivare alla dichiarazione ufficiale di santità, non solo decenni ma per
taluni santi sono stati impiegati anche interi secoli.
Questo però non impedisce ai nostri grandi presunti
santi di "farsi strada" sempre e comunque, di essere invocati subito
dopo la loro morte o perfino anche dopo secoli e millenni perché sono come fari
luminosi nelle nebbie della nostra vita. Pensiamo ad esempio a S. Francesco e a
Santa Chiara vissuti circa 900 anni fa, ai primi martiri cristiani dei primi
secoli dopo Cristo, a sante come Angela Merici fondatrice delle Orsoline, nata
a Desenzano nel 1474, a molti santi Papi e anche Vescovi come il nostro S. Zeno
di Verona, S. Ambrogio di Milano e a tutta la costellazione di santi e beati
che hanno coperto in abbondanza ogni giorno del calendario nei duemila anni di
fondazione della Chiesa cattolica.
Ma fintanto che la CHIESA non si pronuncerà
ufficialmente sulla santità di chi è salito al cielo più recentemente, come ad
esempio d. Ferdinando, nel frattempo esiste il cosiddetto "sensus
fidei" del popolo di Dio che in pratica SENTE, PERCEPISCE DAL PROFONDO DEL
CUORE CHE QUELLA DETERMINATA PERSONA, che venga o meno proclamata santa un
giorno in modo ufficiale, in realtà è vissuta da santa. Pensiamo ad esempio anche
a molte nostre mamme e nonne e anche padri di famiglia, o religiosi o suore o
laici vissuti santamente di cui abbiamo l'interiore certezza della loro
santità. Tutta questa marea di santi in cielo che alla fine conosceremo nella
sua completezza solo in Paradiso, costituisce la "CHIESA TRIONFANTE" che prega e veglia su di noi, ancora
pellegrini sulla terra, facendo il tifo per noi perché possiamo raggiungerli
nella gloria del cielo e non perderci nell' Inferno. Noi cristiani pellegrini
ancora viventi costituiamo la "CHIESA
MILITANTE" perché siamo in pieno combattimento tra il bene e il male,
cioè tra la grazia di Dio e le tentazioni del diavolo.
Infine esiste la "CHIESA PURGANTE" che sono le anime del Purgatorio destinate
anch'esse al Paradiso dopo aver espiato i loro peccati.
Tornando al nostro don Ferdinando, possiamo diffondere
il suo pensiero, i suoi scritti, libri, lettere, testimonianze ecc. che
permettano di tenere viva la sua memoria e di farlo conoscere anche a chi non
lo ha conosciuto, di pregarlo per riceverne grazie e aiuti divini. Soprattutto
in questo periodo storico in cui purtroppo molti sacerdoti non ci sono di
grande esempio, dobbiamo puntare su chi ha portato in alto la bandiera del
sacerdozio in mezzo a mille difficoltà.
È quello che ci proponiamo di fare con queste rubriche
e altro, non solo perché la vita santa di chi ci ha preceduto sulla terra è
fonte continua di grazie e benedizioni su tutti noi che ci aiutano a superare
le nostre difficoltà nella fedeltà a Gesù, ma anche perché è un dovere che
molti di noi hanno nei loro confronti, di tenere viva la loro memoria, una
specie di "imperativo categorico " che ci sprona in questo senso.
E a coloro che affermano che è meglio stare zitti
perché si rischia, con la propaganda, di comprometterne poi l’iter per la
beatificazione per eccesso di zelo, è doveroso rispondere che, finché i nemici
di Dio non si fanno scrupolo di sbandierare i loro modelli depravati e
assatanati a qualunque ora del giorno e della notte, noi abbiamo il dovere di
contrapporre a tanto male che avanza su di noi come una valanga di iniquità,
l'esempio luminoso e potente di chi ha vissuto in modo eroico le virtù
cristiane più umili e nascoste. Gesù Cristo continua a vivere anche nei suoi
servi buoni e fedeli.
Tutto questo come breve premessa al libro di poesie
"FIORI DI MELOGRANO"che continueremo prossimamente.