lunedì 7 novembre 2022

SVELATO IL PROGETTO DI MONS. VIGANO'.

            NE' CON BERGOGLIO,   NE’ CON BENEDETTO

Cari amici,

 invio qui sotto, come link, la lettera aperta e chiarissima inviata dal dott. Andrea Cionci, autore del libro CODICE RATZINGER, che evidenzia come l’unico vero Papa che conserva il “Munus” cioè il mandato divino e la successione apostolica sia solo PAPA BENEDETTO XVI, offrendo preziose testimonianze fornite dallo stesso Papa Benedetto in codice perchè non può esprimersi con libertà essendo in “sede impedita” in pratica sotto diretto controllo dei nemici della chiesa, per parlare chiaro.

Il fatto che, dopo oltre nove anni di rinuncia al soglio pontificio, egli sia ancora al mondo alla bellezza di 94 anni compiuti, lucidissimo e in discreta buona salute conciliabile con l’età, dovrebbe farci riflettere sul fatto che Dio ha i suoi disegni su Papa Benedetto e lo ha perfino protetto da quei complotti che, alla stregua del povero papa Luciani, lo avrebbero voluto morto e sepolto da un pezzo.

In questo articolo in particolare, Cionci riporta la posizione peraltro molto ambigua di mons. Viganò con il quale lui ha cercato per molto tempo di mantenere un dialogo aperto e costruttivo al fine di invitarlo a riflettere su tutti questi fatti che sono di fondamentale importanza perché siamo tutti chiamati a scegliere se stare con l’uno o con l’altro Papa anche per le conseguenze che questa scelta potrebbe avere nella storia della Chiesa.

A chiarire la questione tanto discussa delle dimissioni di Papa Benedetto era intervenuto addirittura un cardinale, Godfried Daneels arcivescovo emerito di Bruxelles il quale, prima di morire (15 marzo 2019) quasi per liberare la sua coscienza da un peso enorme, ha voluto rilasciare testimonianze orali e scritte che attestavano l’esistenza un vero complotto di cardinali contro il povero Papa Benedetto, denominato “Mafia del Sangallo”, i quali tramavano per sostituirlo con un falso papa di loro gradimento, appunto il card. George Bergoglio. Questa testimonianza importantissima e inconfutabile che nessuno ha mai smentito, è stata ignorata perfino dalle autorità ecclesiastiche, con gravissima loro responsabilità davanti a Dio e agli uomini.

Mons. Viganò, nei suoi vari proclami ufficiali di questi ultimi anni, pur mettendoci giustamente in guardia contro le trame losche del Nuovo Ordine Mondiale condivise anche da Bergoglio, non ha alcun timore di dichiarare che lui non sta né con Bergoglio né con Benedetto. E allora con chi sta? Si domanda Cionci. Siamo invitati a riflettere molto seriamente alla luce dello Spirito Santo perché qui, cari amici, si tratta di una scelta di basilare importanza che potrebbe coinvolgere la nostra salvezza eterna, in quanto c’è di mezzo la volontà di Dio sul Papato e sulla Chiesa cattolica, e con Dio non si scherza “Deus non irridetur”.

https://www.romait.it/no-a-bergoglio-e-no-a-benedetto-xvi-mons-vigano-mira-al-papato-legittimo-sospetto.html

A questo punto ho pensato di rendere pubblico uno stralcio della lettera che ho ricevuto da mons. Viganò il 16 settembre 2020 come risposta ad una mia precedente lettera del 1 settembre con la quale manifestavo il mio profondo disagio come fedele cattolica davanti a certe sue dure accuse nei confronti di Papa Benedetto a seguito delle sue dimissioni, accuse che io non potevo assolutamente accettare ritenendomi una figlia fedele dell’unico vero Papa Benedetto, da sempre e nonostante i fatti avvenuti dopo il fatidico 13 marzo 2013 pilotati, come detto, da chi voleva tradire la vera Chiesa di Gesù Cristo, demolendola dall'interno della Chiesa stessa.

Trascrivo qui sotto un brano della lettera di mons. Viganò citata:

“… Per quanto riguarda Papa Benedetto, penso sia chiara la mia posizione di rispetto e di filiale devozione nei suoi confronti, specialmente perché egli rimane un riferimento silenzioso per i tanti cattolici sconcertati dalla rivoluzione condotta dal suo successore.

Nondimeno non possiamo cercare di attribuire un senso alla sciagurata scelta di abdicare al Soglio, proprio in un momento in cui la Chiesa era più esposta all’attacco. Una valutazione onesta ed equanime dei fatti non può escludere aprioristicamente un giudizio su questa decisione e sulle sue conseguenze, così come non è possibile rifiutare un’analisi del pensiero filosofico e teologico di Joseph Ratzingere, che pure fu protagonista del Vaticano II nelle schiere dei progressisti (?!?). Ma questa analisi che oggi si basa solo sugli scritti del Santo Padre e sugli eventi storici di cui siamo a conoscenza, potrà essere completata solo quando verranno alla luce i fatti che hanno portato alle dimissioni…”

A queste affermazioni di mons. Viganò che ricalcano in modo ormai penoso il solito ritornello di "accusa di modernismo” nei confronti di Papa Benedetto, (quali altri appigli potevano trovare certi sedevacantisti per giustificare la loro posizione contro un santo Papa come lui?) volli ribattere anch’io attraverso alcune “lettere aperte” indirizzate a mons. Viganò, ma che avevano soprattutto lo scopo di chiarire ai semplici fedeli cattolici sempre più smarriti e confusi, la verità di certi fatti storici documentati, e la necessità di rimanere fedeli ai nostri grandi Papi del Concilio Vaticano II, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che erano stati lasciati completamente soli, abbandonati, traditi, offesi e umiliati ecc. da tutto il popolo cristiano, di destra e di sinistra, Vescovi in testa: tradizionalisti, sedevacantisti, progressisti, modernisti, traditi molto di più dai loro figli nella Fede che dagli atei, pagani e non cristiani.

Mi domandavo infatti a chi potesse giovare l’accanirsi in questo modo contro i Papi del Concilio e tutto il Concilio Vaticano II, se non al nemico della Chiesa, sapendo quante volte lo stesso Papa Benedetto avesse esortato a distinguere il vero Concilio Vaticano II da quello falso voluto dai nemici della Chiesa dentro la stessa Chiesa, il cosiddetto “Concilio dei media” come lui lo definiva, cioè dei mezzi di comunicazione che travisavano appositamente la verità del Concilio per stravolgerlo e darlo in pasto all’opinione pubblica che, alla fine, non andava a controllare la vera fonte, ma si fermava alle dichiarazioni false della televisione o dei giornali, assecondando forse inconsciamente la trama diabolica dei potenti nemici della Chiesa, ovviamente Vescovi e Cardinali, che iniziarono a far smantellare tabernacoli e balaustre mentre i nostri Papi erano costretti ad assistere impotenti a tanto sfacelo! Invece bastava ascoltare lui, Papa Benedetto, leggere le sue esortazioni, le meravigliose encicliche e lettere che soprattutto i due ultimi grandi Papi avevano dato all’attenzione dei fedeli per sentirsi animati nella fede e nella gioia che offre la Parola di Dio quando è letta con umiltà e sincerità di cuore, sancita dallo stesso Vicario di Gesù Cristo.

E invece, come in una specie di piccola “rivoluzione francese ecclesiastica” quanta acredine nello stesso popolo cattolico in generale, quanta cattiveria, quanto desiderio di colpire “il nemico” nella figura dei nostri Grandi Papi che dovremmo invece venerare e ringraziare in ginocchio con grande umiltà e contrizione per quanto li abbiamo fatto soffrire, noi cristiani cattolici praticanti, Vescovi in testa.

Dio ce ne chiederà severamente conto.

Patrizia Stella


https://www.blogger.com/blog/post/edit/209571288024930489/2600436335419487844

     link della lettera aperta inviata a mons. Vigano'  il 26 maggio 2021