UNITI ALLA CHIESA DI GESU' CRISTO
auto-proclamazione di don Alessandro Minutella
a una figura di magica invenzione definita “GRANDE PRELATO” sedicente salvatore
della chiesa e del mondo.
Discorso accorato del Vescovo Mons. Strikland
rivolto ai cristiani e al mondo intero.
https://youtu.be/U7-ds9C3Mms?si=5sWJju6Gr2QV5LCA
gravi
e ripetute denunce di mons. Viganò contro l’operato dell’antipapa Bergoglio.
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Attenzione. E’ giusto alzare la voce e
denunciare fatti e misfatti che stridono con la dottrina perenne della Chiesa,
soprattutto se promossi dalla persona del “Papa”, ma adesso che abbiamo un Papa
fedele, mite, chiaro nell’esposizione della dottrina, dobbiamo essere cauti nel continuare a criticarlo per ogni frase o mossa, perché
il Papa, quando dice cose giuste, bisogna sostenerlo, anzi, seguirlo.
E’ vero che il momento
storico è gravissimo, soprattutto per i cattolici che vogliono conservare
integra la loro fede e la loro dottrina, dopo un lungo periodo di oscurità,
anzi confusione spirituale mista a eresia dovuta all’insediamento sul trono
pontificio di una figura di cui la Chiesa dovrà verificare bene il profilo e la
validità della sua nomina: Jorge Mario Bergoglio.
Non
è la prima volta nella storia della Chiesa cattolica che ci si scontra, per
vari motivi già analizzati a suo tempo, con figure emblematiche di Prelati o
Vescovi o Cardinali che, salite sul soglio pontificio con votazioni ambigue o
complotti di parte, poi in realtà si è scoperto, per verifiche accurate, non
essere veri pontefici ma antipapi.
Ma anche da questo si
può vedere come la Chiesa sia assistita dallo Spirito Santo per cui, prima o
poi, colui che non fa parte della vera successione apostolica, viene
identificato ed estromesso e con lui tutti i suoi scritti, eventuali
encicliche, discorsi ecc.
Questo non vuol dire
che al Papa sia garantita l’impeccabilità! Assolutamente no, perché lui, come
ogni uomo, è soggetto alle tentazioni, al peccato, alla debolezza, tanto da
potersi giocare l’anima anche nell’inferno.
Però come Papa, come Vicario di Gesù Cristo, quando parla non solo “ex
cathedra” ma anche nei messaggi pubblici, esortazioni, Costituzioni apostoliche
ecc. è garantita “l’infallibilità” in quanto ha una particolare assistenza
dello Spirito Santo.
Comunque è altrettanto
vero che nel governo della Chiesa, il Papa non è un monarca assoluto ma è
aiutato dal collegio dei Vescovi e Cardinali che costituiscono la “Chiesa
docente”, vale a dire quel “Magistero della Chiesa” che rispetta la vera
dottrina perenne e al quale ci si deve ispirare al momento di dover fare
determinate scelte di carattere dottrinale o evangelico o ascetico o quant’altro.
Da studi realizzati in
tal senso, è emerso che fino a papa Benedetto XVI sono stati calcolati ben 40
antipapi nell’arco di duemila anni della Chiesa. Perché dove c’è Pietro, c’è Cristo, e
pertanto si insinua sempre per rabbia anche il suo nemico per gettare
confusione, ambiguità, errori e spesso anche eresie o peggio. Per questo si
deve invocare lo Spirito Santo e farsi anche consigliare da sacerdoti preparati
al fine di non incappare in errori o peccati dai quali poi è difficile
riemergere.
Altra figura
emblematica di cui abbiamo parlato anche in precedenza è quella di mons. Viganò
il quale da sempre ha denunciato l’ambiguo operato di Bergoglio, caduto molte
volte in eresia o paganesimo o magia esoterica (non sto ad elencare i
particolari ma vi invito a documentarvi su libri interessanti e verissimi).
Tuttavia anche Viganò è finito con denigrare anche i grandi Papi del Concilio
Vaticano II, in primis Papa Benedetto XVI quando ha vissuto in mezzo ai “lupi”
cioè i suoi Cardinali che lo dovevano proteggere e che invece gli hanno teso
dei tranelli continui fino a costringerlo a fuggire dalla sua legittima Sede,
he per questo è stata dichiarata “Sede impedita”.
Come
accennato altre volte, mons. Viganò ha fatto un gravissimo scivolone, pur
essendo tutte vere e verificabili le sue denunce contro Bergolio, perché ad un
certo punto, animato da santo zelo, si è lasciato convincere dal nemico di
abiurare alla sua ordinazione vescovile da parte di San Giovanni Paolo II per
mettersi sotto la protezione e consacrazione di un Vescovo scismatico nel
frattempo defunto e finora senza alcun pentimento. Adesso sarebbe fuori della Chiesa,
scomunicato e non pentito per giunta, nonostante le sue giuste denunce.
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