Meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell’errore (Manzoni).
Alcune persone
impegnate nel mondo socio-politico, preoccupate di come sta andando tutto alla
deriva, soprattutto l’economia, ritengono inutili queste “diatribe” sul Papa,
sulla Chiesa e sulla fede perché il vero problema a loro avviso, è anzitutto “umano”,
cioè quello di salvare l’Italia dal crollo economico e morale attraverso mirate
e opportune strategie socio-politiche e non religiose! Certamente è di basilare
importanza l’aspetto umano, con tutte le scienze
pedagogiche, sociali,
politiche, ecc. perché è assurdo voler costruire la casa senza cemento e
mattoni, però se ci illudiamo di costruirla senza l’aiuto di Dio, è come se
usassimo cemento e mattoni di prima qualità, ma andassimo a porre le fondamenta
sulla sabbia, per cui, come dice Cristo nel Vangelo, alle prime piogge, questa
casa crollerà.
L’umanità
non può più prescindere da Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, e dalla Chiesa
voluta da lui, forte baluardo contro il potere delle tenebre e difesa della
nostra vita umana e soprannaturale, come afferma S. Pietro: “Non vi è infatti altro nome dato agli uomini
sotto il cielo, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”. In
tutto questo la figura del Papa riveste un ruolo di basilare importanza, perché
per i cristiani è il Vicario di Cristo, cioè la massima autorità spirituale, e
per i non cristiani rappresenta sempre una “Voce” morale autorevolissima.
Ne è ben convinta la massoneria, la quale,
consapevole della potenza soprannaturale della Chiesa, vuole neutralizzare la sua
forza spirituale proprio dall’interno, cercando di coinvolgere Vescovi,
Cardinali e lo stesso Papa, al fine di indebolire tutto il tessuto socio
politico della Nazione, in particolare dell’Italia, sede del Papato, ma anche allo
scopo di rendere più debole e vulnerabile il mondo intero per poterlo più
facilmente manovrare in vista dell’instaurazione del “Nuovo Ordine Mondiale”
assoggettato a Satana, dal quale essi credono (poveri illusi) di avere potere,
successo e denaro. Le dispute sulla Santissima Trinità sono cose di
vecchi tempi che non interessano più, dicono gli orchestratori del Male, ma c’è
una mossa strategica “vincente” per far crollare subito tutti gli uomini in
massa che è quella del sesso liberalizzato, anzi imposto come diritto-dovere.
Infatti chi avrebbe mai potuto escogitare un
programma più diabolicamente perverso come quello del “gender”, imposto come
obbligo scolastico sin dall’asilo, per distruggere l’umanità in fretta, riducendo
l’uomo a povero idiota senza cervello, in balìa delle sue tendenze più
basse, se non la massoneria che ormai imperversa ovunque perché non trova più
opposizione nemmeno da parte della Chiesa? Molti laici, associazioni, scuole ecc.
si sono mobilitate per rivendicare il diritto del bambino ad avere un padre e
una madre in una famiglia costituita da un solo maschio e da una sola femmina,
come è stato sempre nella storia dell’umanità. Ma quale
voce da parte della Chiesa si è alzata per tuonare contro questo crimine? Si
tuona contro il capitale, contro le ingiustizie sociali, contro la Chiesa
ricca, contro i morti a Lampedusa, però non si sente nessuna autorità
ecclesiastica, ancor meno il Papa, che punti il dito contro questo crimine
diabolico, il più pericoloso in assoluto di tutti i crimini perché, uccidendo
l’innocente nel corpo e nell’anima, si uccide la società intera!
La Chiesa
preferisce ignorare, tacere, peccando di gravissime omissioni di cui il Signore
chiederà conto a ciascuno a seconda delle sue responsabilità. Oppure si sente
qualche debole e incerto commento, come da un’intervista di Mons. Paglia,
discorso talmente nebuloso che la gente ha capito così: “Cari amici
omosessuali, fate pure quello che volete che è nel vostro diritto, purchè non
abbiate la pretesa di chiamare matrimonio la vostra unione!”. Assurdo! Inconcepibile! Perché bisogna
spiegare che al di là dell’assurdità di chiamare matrimonio qualunque unione e
del diritto del bambino di avere un padre e una madre, la Chiesa deve avere il coraggio di andare oltre e di affermare con
forza che si tratta di atti intrinsecamente contro natura, che creano
sofferenza, malattie e morte, e che si possono vincere con l’aiuto di Dio, come
moltissimi stanno facendo nel silenzio dei media. Ma chi parla chiaro? Di chi
hanno paura? Delle lobby gay, del loro potere, dei loro ricatti e delle loro
ritorsioni.
Sono le stesse e potenti lobby gay massoniche
che spadroneggiano anche in Vaticano a dettare le “linee guida ecclesiastiche” a
tal punto da costringere un grande Papa come Benedetto a dare le dimissioni,
chissà dietro a quali terribili ricatti, proprio nel periodo in cui, guarda
caso la coincidenza, egli trovò il coraggio di fissare dei grossi paletti
all’avanzata dell’omosessualità nella Chiesa e nei Seminari! Non per nulla fu scelto un successore,
Bergoglio, già noto negli ambienti ecclesiastici per la sua visione più “liberale”
il quale, sin dal primo momento della sua elezione, promise grandi riforme, grandi
cambiamenti nella Chiesa. La Chiesa si può “riformare” in meglio ma anche in
peggio, a tal punto da farle perdere la sua “identità soprannaturale”, come ha
fatto Lutero. E che l’artefice di questo possa essere un monaco come Lutero o Vescovi
eretici come Ario o Nestorio, o addirittura qualche Papa, poco importa al
diavolo quando il consacrato perde la bussola e si propone ufficialmente come
grande riformatore, forse anche in buona fede, noi lo vogliamo sperare, però con
risultati che sono chiarissimi: la
massoneria sta imperversando nel mondo partendo dai diritti gay, grazie alla subdola
collaborazione di politici e di ecclesiastici di spicco.
E’ inutile che fingiamo che sia normale ciò
che sta accadendo nella Chiesa perché ci consola il fatto che folle numerose
osannano Papa Francesco fino alle lacrime! La gente è davvero
disperata per la situazione del mondo e ricorre ovviamente al Papa come figura
che dà calore umano e sicurezza perché richiama al sacro, a Cristo, di cui c’è
tanto bisogno. Meglio così, ovviamente, tuttavia la presenza di due Papi
viventi in una situazione di immoralità spaventosa e di eresia all’interno
della Chiesa a tal punto da indurre Papa Benedetto a chiamarla “autentica
sporcizia” è davvero inquietante e ci interpella molto seriamente.
Adesso molti parlano dei “nostri due Papi
Benedetto e Francesco”, come se fosse la normalità, due Papi molto amici che, a differenza di quelli del passato che
si facevano la guerra per la supremazia, si aiutano e completano a vicenda,
dicono, uno per la parte teologica e l’altro per quella sociale, a tal punto da
avere scritto perfino un’Enciclica a “quattro mani”. Che meraviglia! Anzi,
alcuni, nella loro superficialità o ignoranza, auspicano l’arrivo del terzo
Papa per sistemare la tanto discussa parte finanziaria, lo Jor, e così il
“sacro triumvirato” sarebbe completo! Ma questo non è assolutamente possibile
perché non lo ha voluto Gesù Cristo il quale ha consegnato le “chiavi” a uno
solo, a Pietro, con la precisa consegna di tramandarlo a uno solo dei suoi
successori, uno per volta, lungo i secoli! E non si rifiuta o manipola la Sacra
Rivelazione impunemente!
Se ai tempi di S. Caterina da Siena e oltre,
durante il travagliato periodo dello scisma d’Occidente che durò più di
quarant’anni a partire dal 1400 circa, con Papi, contro Papi e anti Papi fino
ad averne anche tre contemporaneamente, c’erano personaggi illustri e perfino
gli stessi santi che optavano o per l’uno o per l’altro in assoluta buona fede,
tanto grande era la confusione, perché non deve essere concesso
anche a noi, poveri cattolici frastornati da tante brutte vicende del terzo
millennio nella società civile e anche religiosa, avere le nostre perplessità
davanti alla presenza di due Papi viventi? Due che vestono lo stesso abito
papale, che risiedono entrambi in Vaticano, uno che si fa chiamare Sommo
Pontefice emerito, e l’altro Vescovo di Roma?
Ricordiamo, ad esempio, il controverso pontificato di Giovanni XXIII,
(1410-1415) (nell’elenco ufficiale dei pontefici non è riconosciuto come Papa
legittimo perché fu deposto dal Concilio dopo cinque anni, così da rendere
possibile che il suo nome e il suo numero fossero assunti nel 1958 da Papa
Roncalli). Questo Papa era il terzo vivente, e si contendeva il primato petrino
assieme a Gregorio XII romano, e a Benedetto XIII Avignonese, finchè vennero
deposti tutti e tre, perché i Cardinali, dopo interi decenni di lotte, scandali
e divisioni all’interno della Chiesa provocati, purtroppo, soprattutto da loro,
decisero di nominare, nel Concilio di Costanza, un solo, legittimo Papa, e
scelsero Martino V, al secolo Oddone Colonna. Mi permetto di segnalare, a tale
proposito, due libri di Roberto de Mattei “Vicario di Cristo, Il primato di
Pietro tra normalità ed eccezione, ed. Fede & Cultura, e “La Chiesa nella
tempesta”, Sugarco Edizioni.
Siamo
tutti in trepidante attesa del Sinodo voluto da Bergoglio sulla famiglia
perché, dalle premesse “a vasto raggio” che circolano e dalla intervista
rilasciata al quotidiano tedesco “Kolner Stadt-Anzeiger”dal Card. Maradiaga,
braccio destro del Papa, ci sono frasi che destano molta preoccupazione, come questa:
“Per
quel che riguarda il matrimonio Cristo dice “ciò che il Signore ha unito,
l’uomo non può separare. Sono parole che non si discutono. Si possono però
interpretare!”. “Interpretare” come? Quando Cristo afferma
che “il vostro parlare sia si, si; no,
no perché il resto viene dal maligno!”. Che non si venga a dire, come sempre,
che sono i giornalisti a male interpretare, per favore, perché ormai abbiamo la
possibilità di verificare tutti i discorsi dalle vere fonti.
PAPA FRANCESCO E LA LITURGIA
Ma
nell’attesa di eventi sempre più sconcertanti che ci inducono a pregare più
intensamente per la Chiesa e per l’Italia, credo sia doveroso per un cattolico
puntare l’attenzione su quello che dovrebbe essere: IL FULCRO DEL PONTIFICATO
DI QUALUNQUE PAPA, CIOÈ LA SACRA LITURGIA.
Papa
Benedetto ha più volte ricordato che: “È nel rapporto con la Liturgia che si decide
il destino della Fede e della Chiesa”, proprio perché è attraverso la
Grazia conferita dai sacramenti nei riti liturgici che l’anima viene fatta
partecipe della vita divina, e pertanto viene redenta e santificata, e non
certo con le nostre strategie umane, pure doverose e lodevoli, se possibile, ma
non essenziali. E’ assodato che il punto forte, lo “stile pastorale” diciamo
cosi, di Papa Bergoglio non è certo la Liturgia, quanto piuttosto le relazioni
umane, i gesti affettuosi, le interviste sorpresa.
Infatti ci ha lasciati molto delusi sia la
celebrazione della Veglia di Pasqua 2013 in San Pietro che ci si
aspettava, come in precedenza, completa e solenne, mentre invece, con Papa
Francesco eletto di recente, si è rivelata una “Liturgia breve” e sbrigativa,
degna della povertà dei paramenti che indossava, sia la tradizionale Messa della Vigilia del Natale (24 dicembre 2013) che, celebrata a S. Pietro alle 21.30 in
modo semplice, è stata resa un po’ più solenne dalla presenza del coro
eccezionale della Cappella Sistina, ma non si percepiva affatto quella efficacia
che spinge il nostro cuore ad avvicinarsi al mistero di Dio.
Ma una cosa gravissima è avvenuta nel giorno
del “Giovedì Santo” che precede la domenica di Pasqua, quando
Bergoglio, nominato Papa da pochi giorni, ha rifiutato la solenne celebrazione
della Messa “In Coena Domini”, cerimonia importantissima da paragonare quasi
alla solennità della Pasqua perché ricorda e attualizza sacramentalmente due istituzioni:
l’Eucaristia e il Sacerdozio, per privilegiare una squallida Messa con “lavanda
dei piedi” a sconosciuti, gesto che poteva realizzare in qualunque altro
momento e non certo in sostituzione di una simile, grandissima, ricorrenza liturgica
solitamente collegata anche in mondovisione.
Altra delusione è stata domenica 13 ottobre
dove ci aspettavamo dal Papa la consacrazione dell’umanità al Cuore Immacolato
di Maria, mentre invece non è stato fatto nessun accenno a questo se non con una
breve e generica preghiera che, a detta dei liturgisti, nulla aveva a che fare
con la vera consacrazione, nonostante fedeli devoti avessero portato la statua
della Madonna di Fatima a S. Pietro nella viva speranza di questa consacrazione.
Sembra che Papa Bergoglio stia abbassando il
“Primato Petrino” che appartiene all’ordine Sacramentale, a livello di un
ipotetico “Primato sociale”, fatto per lo più di insegnamenti pedagogici, di
consigli pratici, di aperture ecumeniche e interreligiose, mentre la Chiesa ci
ricorda, dietro precisa indicazione di Gesù Cristo, che il compito primario di
qualunque Papa è innanzitutto quello di: “CONFERMARE I FRATELLI NELLA FEDE”. Gesù
Cristo, infatti, prima del suo arresto all’orto degli ulivi, prepara S. Pietro
alla lotta per la fede con queste parole: “Simone,
Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho
pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli!” (Lc. 22,31).
Più che
confermare i fratelli nella fede sembra che Bergoglio sia più preoccupato di
confermare tutti nel dialogo interreligioso. Infatti durante l’Angelus del primo giorno dell’anno 2014 ha affermato
che “siamo tutti figli di Dio” e questo è in un certo senso vero se ci
consideriamo creature di Dio in senso lato, come anche per gli animali e tutto
il mondo in quanto creato da Dio, ma per i cristiani c’è una bella differenza
rispetto agli altri perché, attraverso il Battesimo, ricevono a pieno titolo “la
partecipazione alla Vita divina”, divenendo veri figli di Dio ed eredi del
Paradiso! Queste imprecisioni generiche, per non dire autentici e gravi errori non
sono ammissibili nel Vicario di Cristo, assolutamente!
Inoltre grandi perplessità ha suscitato
domenica 19 gennaio, nella giornata dei migranti, quando ha esortato l’Italia
ad accogliere tutti i rifugiati con la viva raccomandazione di: “custodire i valori delle loro culture di
origine”. Cosa significa? Che i migranti non sono tenuti a
rispettare nemmeno la costituzione dei paesi che li ospitano, ignorando o
disprezzando leggi, fede e costumi di chi li accoglie e li mantiene con
grandissimi rischi e sacrifici? Significa forse che l’annuncio della buona
novella di Cristo ai “pagani” non serve più perché essi devono custodire
gelosamente le loro culture di origine, anche quelle che prevedono la
lapidazione, l’infibulazione, la poligamia, i riti magici, tribali, ecc. perché
l’evangelizzazione è diventata, secondo il Papa, una “solenne sciocchezza”?
La trasmissione della fede cristiana
si realizza certamente attraverso la catechesi e la parola, (fides ex auditu)
ma soprattutto nell’azione liturgica dove è Cristo stesso che agisce in noi,
interviene in tutte le tappe della nostra vita attraverso i Sacramenti e non ci
lascia soli a combattere: ci fa figli di
Dio col Battesimo, perdona i peccati
attraverso il sacerdote nella Confessione, si
rende vivo e presente nell’Eucarestia, da
forza di testimoniare fino al martirio col sacramento della Cresima, lenisce le pene dei malati e toglie i loro peccati
con l’Unzione sacra, rende il candidato
Ministro di Dio per la cura delle anime con l’Ordinazione sacerdote, e
infine conferisce forza, dignità e santità
all’unione degli sposi nel sacramento del matrimonio, disponendoli al dono
della vita.
La
vera Chiesa di Cristo sta sputando i suoi deboli germogli dalle ceneri di
quella vecchia, passata al nemico, che
presto cadrà rovinosamente sopra sé stessa e i suoi falsi idoli. La vera Chiesa
risorgerà dalle catacombe della sofferenza dei suoi veri figli, torturati,
crocifissi, bruciati e massacrati a migliaia in odio a Cristo. E proprio allora
vedremo sorgere all’orizzonte la nuova Chiesa, quella custodita nel silenzio, nella
persecuzione, quella che si fa grande a forza di essere piccola e umile, perché
milioni di cattolici nel mondo offrono le loro piccole e grandi croci in
silenzio, senza ostentazione, solo per Dio, per la Chiesa e per il Papa, quello
vero!
La CONSACRAZIONE voluta dalla Madonna a Fatima ( NON un affidamento ) va fatta per la SOLA RUSSIA , e per di piu' davanti a TUTTI i Vescovi del Mondo . Altrimenti NON e' valida agli occhi della Madonna - e cioe' in sostanza di Dio. Ben SETTE Papi di fila si sono RIFIUTATI di celebrarla , ed hanno cosi' varie guerre, il dilagare del comunismo ,centinaia di milioni di morti , almeno tre generazioni la cui vita e' stata influenzata in negativo o rovinata.
RispondiEliminaCosa aspettano ? Cosa c'e' di UMANAMENTE cosi' importante da avere tappato la bocca a tutti e sette ? Se fosse Sovrannaturale , avrebbero obbedito senza fiatare ...o almento spero ! .
Lei sta molto male, provo pena per lei
RispondiEliminaPer puntoe virgola condivido con l'Anonimo:06 febbraio 2014 09:29
RispondiEliminaAnche quell'poco,di personale che fece Il Grande Papa Pio Xll nel 1952,
fù coronata con sucesso.Esattamente 9 mesi dopo levò di mezzo Josip Visarianovic Giugascvili detto STALIN
quindi'' Uomo di Acciaio''
Oppure andra cosi : http://www.youtube.com/watch?v=zPFJYUQ3s3o
RispondiEliminaCara Patriza, ringrazio Dio che il buon Dio ci mette accanto persone come te mi dispiace molto per le persone che non fanno discernimento . Tante cose si vedono ad occhio nudo che papa francesco è seduttore e osannato e come dice S. Paolo :Guai a me se vengo osannato vuol dire che non sto predicando Cristo. Domanda: durante la messa molti sacerdoti continuano a dire in unione a papa Francesco. Io vorrei sapere se la messa in unione a papa francesco se è valida.Grazie .Dio ti benedica.
RispondiElimina