domenica 24 febbraio 2019

DON FERDINANDO RANCAN. RACCOLTA DI POESIE "FIORI DI MELOGRANO"



DON FERDINANDO RANCAN
RACCOLTA DI ALCUNE POESIE DAL LIBRO

FIORI DI MELOGRANO



PREMESSA.

Riprendiamo la nostra piccola rubrica di spiritualità attingendo agli scritti di don Ferdinando Rancan, per chi non lo conosce, sacerdote diocesano di Verona morto in concetto di santità il 10 gennaio 2017.

Come molti sapranno, per i candidati alla santità (vale a dire quelle persone magari anche nostri contemporanei che in vita si sono distinti per particolari virtù fondate innanzitutto sulla fede e l'amore per Gesù nella piena fedeltà al Magistero della Chiesa) per costoro esistono graduali procedure previste dal codice di diritto canonico per verificarne l’autenticità di vita e di virtù. Sappiamo anche che tali procedure sono lunghe e lente prima di arrivare alla dichiarazione ufficiale di santità, non solo decenni ma per taluni santi sono stati impiegati anche interi secoli.

Questo però non impedisce ai nostri grandi presunti santi di "farsi strada" sempre e comunque, di essere invocati subito dopo la loro morte o perfino anche dopo secoli e millenni perché sono come fari luminosi nelle nebbie della nostra vita. Pensiamo ad esempio a S. Francesco e a Santa Chiara vissuti circa 900 anni fa, ai primi martiri cristiani dei primi secoli dopo Cristo, a sante come Angela Merici fondatrice delle Orsoline, nata a Desenzano nel 1474, a molti santi Papi e anche Vescovi come il nostro S. Zeno di Verona, S. Ambrogio di Milano e a tutta la costellazione di santi e beati che hanno coperto in abbondanza ogni giorno del calendario nei duemila anni di fondazione della Chiesa cattolica.

Ma fintanto che la CHIESA non si pronuncerà ufficialmente sulla santità di chi è salito al cielo più recentemente, come ad esempio d. Ferdinando, nel frattempo esiste il cosiddetto "sensus fidei" del popolo di Dio che in pratica SENTE, PERCEPISCE DAL PROFONDO DEL CUORE CHE QUELLA DETERMINATA PERSONA, che venga o meno proclamata santa un giorno in modo ufficiale, in realtà è vissuta da santa. Pensiamo ad esempio anche a molte nostre mamme e nonne e anche padri di famiglia, o religiosi o suore o laici vissuti santamente di cui abbiamo l'interiore certezza della loro santità. Tutta questa marea di santi in cielo che alla fine conosceremo nella sua completezza solo in Paradiso, costituisce la "CHIESA TRIONFANTE" che prega e veglia su di noi, ancora pellegrini sulla terra, facendo il tifo per noi perché possiamo raggiungerli nella gloria del cielo e non perderci nell' Inferno. Noi cristiani pellegrini ancora viventi costituiamo la "CHIESA MILITANTE" perché siamo in pieno combattimento tra il bene e il male, cioè tra la grazia di Dio e le tentazioni del diavolo.
Infine esiste la "CHIESA PURGANTE" che sono le anime del Purgatorio destinate anch'esse al Paradiso dopo aver espiato i loro peccati.

Tornando al nostro don Ferdinando, possiamo diffondere il suo pensiero, i suoi scritti, libri, lettere, testimonianze ecc. che permettano di tenere viva la sua memoria e di farlo conoscere anche a chi non lo ha conosciuto, di pregarlo per riceverne grazie e aiuti divini. Soprattutto in questo periodo storico in cui purtroppo molti sacerdoti non ci sono di grande esempio, dobbiamo puntare su chi ha portato in alto la bandiera del sacerdozio in mezzo a mille difficoltà.

È quello che ci proponiamo di fare con queste rubriche e altro, non solo perché la vita santa di chi ci ha preceduto sulla terra è fonte continua di grazie e benedizioni su tutti noi che ci aiutano a superare le nostre difficoltà nella fedeltà a Gesù, ma anche perché è un dovere che molti di noi hanno nei loro confronti, di tenere viva la loro memoria, una specie di "imperativo categorico " che ci sprona in questo senso.

E a coloro che affermano che è meglio stare zitti perché si rischia, con la propaganda, di comprometterne poi l’iter per la beatificazione per eccesso di zelo, è doveroso rispondere che, finché i nemici di Dio non si fanno scrupolo di sbandierare i loro modelli depravati e assatanati a qualunque ora del giorno e della notte, noi abbiamo il dovere di contrapporre a tanto male che avanza su di noi come una valanga di iniquità, l'esempio luminoso e potente di chi ha vissuto in modo eroico le virtù cristiane più umili e nascoste. Gesù Cristo continua a vivere anche nei suoi servi buoni e fedeli.

Tutto questo come breve premessa al libro di poesie "FIORI DI MELOGRANO"che continueremo prossimamente.

                                                                   Patrizia
















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