Come già espresso da varie fonti di comunicazione
che condivido, già in precedenza la figura del segretario di Papa Benedetto
aveva assunto più l’aspetto del guardiano che del fedele segretario, anche a
motivo del doppio incarico a cavallo tra i due diciamo “Papi”, laddove il
Vangelo ci rammenta che non si può servire a due padroni!!!!.... perché si
rischia, nella migliore delle ipotesi, di combinare dei grossi pasticci, con
delazioni, pettegolezzi, compromessi, ambiguità, anche in buona fede. Quando uno è costretto a camminare in
equilibrio su lastroni di ghiaccio, è ovvio pensare che possano esserci delle
cadute anche rovinose non solo per l’interessato ma per tutti.
Ma soprattutto adesso che mons. Ganswein
si eleva a testimone di vicende delicatissime e di autorità importanti che sono
nientemeno che il perno della Chiesa cattolica o pseudo cattolica, bisogna
andare ancora più cauti, a mio modesto avviso, nel credere a tutte le sue
parole come ispirate dallo Spirito Santo. Piano!
Innanzitutto perché, deceduto Papa
Ratzinger, unico vero testimone che purtroppo era già costretto al silenzio,
dicono, con delle guardie del corpo che lo tenevano sotto controllo anche
quando passava da una stanza all’altra, (ecco il perché della “sede impedita!) non
esiste nessun altro testimone in grado di confermare o contraddire certe sue
dichiarazioni. E con le arie che tirano, anche questi eventuali, presunti testimoni
sarebbero credibili? Non perché si voglia mettere in dubbio la loro retta
intenzione, ma per il fatto che, alla luce di quanto sta accadendo ormai da
decenni in questo nostro povero mondo, non dobbiamo escludere la presenza
nascosta ma potente di certa massoneria ecclesiastica che potrebbe condizionare
nel bene o nel male un personaggio “chiave” così importante come lui in questo
momento.
Infatti, sono arrivate a un tale
livello di iniquità queste forze occulte massoniche, (vedi l’imbroglio del
covid e dei vaccini mortali), che non si farebbero alcun riguardo di ammazzare,
non tanto il testimone diretto, ma altri suoi amici o parenti, se non
addirittura organizzare attentati a qualche centro affollato, come è nelle
abitudini dell’Isis, movimenti violenti voluti e creati dal Nuovo Ordine
mondiale con il quale anche la massoneria ecclesiastica è legata, purtroppo e
dai quali possiamo d’ora in poi aspettarci di tutto.
Alla luce di quanto esposto e
documentato, da un certo punto di vista sono da ammirare coloro che hanno il
coraggio di uscire allo scoperto (quali mons. Viganò, Andrea Cionci, don
Minutella) con affermazioni o prove o denunce su questa situazione contorta
nella quale siamo costretti a vivere al fine di far emergere la verità dentro
questo caos, tuttavia prudenza vuole che si ascoltino tutti, ma con molta cautela,
a maggior ragione quando qualcuno, vedi don Minutella, sembra si senta chiamato
da divine ispirazioni per compiere azioni da salvatori della Chiesa, quando invece
invita le persone a compiere un peccato gravissimo che è quello di disertare la
Messa a motivo del nome del falso papa. La
Messa resta valida perché non è celebrata “in comunione” con nessun Papa, ma
solo in COMUNIONE CON GESÙ CRISTO. Nessun Canone, né vecchio né nuovo, dice
questo! Smettiamola con questo fantomatico "Una cum" che tanto scandalo sta provocando nei fedeli.
Sappiamo che nella società civile
vige la legge del più forte, del più furbo, del più votato, del più osannato,
salvo prendersi poi eclatanti delusioni, ma nella società cristiana, meglio detto
quella voluta da Gesù Cristo attraverso la Chiesa da Lui fondata, che per
questo si può chiamare società ecclesiastica, vige un’altra legge per chi vuole
veramente essere coerente e risanare in tal modo le radici nella loro
profondità spirituale, che è la legge DELL’UMILTA’.
E’ L UMILTÀ LA VERA DISCRIMINANTE
PER DIVENTARE VERI STRUMENTI DI DIO, soprattutto per chi fosse chiamato a
qualche missione speciale. "Chi vuole venire dietro a me, dice Gesù,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua... perché solo chi avrà
perduto la sua vita per amore mio la ritroverà... "
Patrizia Stella
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