domenica 8 gennaio 2012

Filosofia e rivoluzione



Risposta al prof. Francesco Alberoni

Su “Il giornale” di lunedì 17 ottobre 2011 il prof. Alberoni nella sua rubrica di prima pagina sostiene che l’unico rimedio “salvagente” da adottare in un mondo volgare e trasgressivo come quello di oggi è la filosofia, in quanto ha lo scopo di valorizzare gli aspetti più nobili dell’uomo contribuendo, attraverso una costruzione critica e razionale, alla realizzazione di una società più giusta, per una umanità migliore.
            Sinceramente avrei da obiettare su questa affermazione, non tanto perché io non stimi la filosofia, anzi, ne sono sempre stata un’appassionata sostenitrice, ma siccome è dal pensiero che nascono poi le più grandi “realizzazioni” pratiche, sia nel bene che nel male, nutro i miei dubbi sul fatto che tutta la filosofia nella sua globalità, per il solo fatto che è scienza del pensiero e induce alla riflessione, possa portare sempre
e solo dei benefici all’uomo. Esiste infatti una filosofia sana e una malata perché non sempre la filosofia ha saputo esprimere la saggezza rispettando la “Verità” sui grandi temi del pensiero umano che stanno alla base di ogni teoria filosofica: Dio, l’uomo, la natura. Quante guerre devastanti, quante leggi inique sono sorte dal pensiero filosofico malato.  La filosofia malata è caratteristica soprattutto del pensiero moderno che ha in Cartesio la sua origine. Cartesio con il suo motto “Cogito, ergo sum” ha voluto sostituire il pensiero alla verità delle cose, dando così origine a tutte le principali rivoluzioni degli ultimi secoli.
  • Pensiamo all’Illuminismo giacobino della rivoluzione francese che ha messo la ragione umana contro la fede intronizzando una ballerina sull’altare di Notre-Dame. E infatti quando la ragione pretende di eliminare Dio diventa proprio così: una stupida ballerina.
  • E da dove è partito il pangermanesimo nazista come Statolatria, come popolo-guida eletto dallo Spirito per celebrare la propria attuazione di superiorità nel mondo dalla cui parte sta il diritto assoluto se non dalla filosofia di Hegel! Quella filosofia che ha prodotto lager e forni crematori.
  • E’ il periodo delle scoperte scientifiche che, in nome del progresso, hanno decretato la morte di Dio come soluzione di tutti i problemi dell’uomo, ma hanno avuto come risposta la fine del Titanic, o le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki!
  • Arriviamo così alla rivoluzione marxista-comunista ideata da Marx e seguaci che ha voluto “elevare” la classe sociale del proletariato come unico soggetto del potere e dell’ordine sociale e che ha scatenato lotte di classe terrificanti inventando i gulag e la soppressione violenta di ogni libertà. Lo stesso odio non ancora sopito che ha ispirato la rivoluzione del ’68 e che continua in molte Nazioni.
Quanti nostri ragazzi sono entrati in grandi crisi esistenziali dopo aver studiato certa filosofia! Non si sentivano certo incoraggiati da Sartre che considera l’uomo una “passione inutile” e tutta la vita una “noia” da fuggire! Ancor meno erano incoraggiati dagli scritti della sua compagna bisessuale, Simone de Beauvoir, che col libro “il secondo sesso” pretendeva di rivestire di normalità certi comportamenti. Ancor meno incoraggiante per gli studenti è stata la filosofia di Nietzsche che, mentre da una parte predicava il superuomo e la morte di Dio, dall’altra è finito suicida e disperato.[1] E che cosa ha spinto i giovani a manifestare recentemente tanto odio devastatore per le strade di Roma se non perché istigati da un “pensiero filosofico” distruttivo che da anni viene instillato nelle menti con abile ipocrisia contro governo e istituzioni?
Ma come se non bastasse, c’è in arrivo all’orizzonte un nuovo tipo di rivoluzione, all’apparenza pacifica perché non fa uso di armi, ma che produrrà una grande devastazione antropologica portando alla schizofrenia l’uomo. Infatti, facendo leva sulle precedenti filosofie che hanno creato una spaccatura tra realtà e mondo virtuale, si è arrivati al punto di stoltezza da negare l’esistenza dei due sessi da sempre visibili in natura, per lasciare che ognuno scelga liberamente qualunque “tipologia” sessuale gli torni comodo. E’ la teoria del Gender, nata in punta di piedi ma che esploderà con violenza contro tutta l’umanità. [2]
  E così questi ultimi nuovi “pensatori”, non certo filosofi, ma ben sponsorizzati da certe lobby di potere occulto, stanno manipolando l’uomo a spese della sua dignità e soprattutto della sua trascendenza. Infatti non si può pensare né definire l’uomo se non lo si considera strettamente legato al suo destino eterno, alla sua vita che trascende la morte! [3] Altro che prodotto sessuale interscambiabile destinato a marcire! Solo riscoprendo la bellezza dell’uomo nella sua complessità unica di anima e corpo, come i nostri saggi filosofi ci hanno insegnato, scopriremo con gioia il senso del vivere e la nostra dignità di creature, figli di Dio, destinate a conquistare gli spazi celesti e meravigliosi della Vita Eterna.



[1] Tommaso Scandroglio, Questioni di vita & di morte, 10 interviste, Edizioni Ares
[2] Chiara Atzori, Il binario indifferente, Uomo e donna, o GLBTQ? Sugarco Edizioni
[3] Corrado Gnerre, La rivoluzione nell’uomo, una lettura anche teologica del ’68. Ed. Fede & Cultura

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