sabato 14 gennaio 2012

L'unico vero Indignato


A S. EMINENZA REVERENDISSIMA CARD. SCOLA,
ALLE EMINENZE,  ECCELLENZE REVERENDISSIME DELLA NOSTRA AMATA ITALIA

Come accaduto a Parigi, anche qui a Milano vogliono rappresentare uno squallido spettacolo blasfemo contro la figura di Cristo, ma non sarebbe una novità, purtroppo, quella di oltraggiare nostro Signore Gesù Cristo soprattutto in questo ultimo decennio, se non fosse ideato in maniera talmente spudorata e dissacratoria, diciamo pure diabolica (perché alla fine, in segno di dispregio, si butta sul Viso di nostro Signore come appare dal dipinto di Antonello da Messina, proprio la materia tipica del diavolo, cioè lo sterco), che non è più possibile per un cristiano, a maggior ragione per un Pastore, rimanere in silenzio senza incorrere in gravissime colpe di omissione che potrebbero avere gravissime conseguenze anche per l’intera nostra Nazione.
E se è vero che in molti casi certa propaganda infame è stata messa a tacere più dal silenzio che dalla protesta, è altrettanto vero che in questo caso di inaudita gravità, il silenzio sarebbe segno di colpevolezza, un venir meno alle proprie responsabilità di Pastori che hanno il dovere di intervenire con forza e determinazione, anche
con pubbliche dichiarazioni e ancor di più, come è stato fatto in Francia, con la promozione di Sante Messe di riparazione rendendo noto ai fedeli il motivo di questa iniziativa.
Purtroppo da qualche decennio si ha l’impressione che i Vescovi italiani siano spariti dalla Chiesa e dal pianeta, sembra che abbiano deciso all’unanimità di intraprendere la strada della “nuova evangelizzazione” non attraverso la Parola di Dio ma col silenzio più assoluto, a meno che non si tratti di intervenire per banali motivi socio-politici. La gente invece ha bisogno di Pastori che parlino di Dio e della nostra fede, cioè di Gesù Cristo e della Chiesa, la gente ha bisogno di sacerdoti che, consapevoli del loro compito di mediatori tra terra e cielo, sappiano mettere in contatto la città degli uomini con quella di Dio, cioè quella “Città Eterna” verso la quale tutti siamo incamminati, e questo non lo si realizza con il silenzio lasciando che ognuno la pensi come crede, perché rischia di diventare un silenzio colpevole, ma con la parola chiara, forte, incisiva. Anche S. Paolo esortava Timoteo a parlare di Dio sempre, predicando opportunamente e importunamente!
  • Se venisse oltraggiato in quel modo il volto di nostro padre che ci ha messi al mondo, resteremmo indifferenti?
  • Se venisse oltraggiato in quel modo il volto, non dico di Maometto perchè si scatenerebbe la guerra atomica, ma quello del Presidente della Repubblica, ad esempio, come reagirebbero le autorità civili ed ecclesiastiche? Non rilascerebbero forse interviste pubbliche per testimoniare la loro profonda indignazione? 

Ebbene, se molti Vescovi non temono di unire la loro voce alle proteste dei giovani che si proclamano indignati contro il malgoverno, perché non dimostrano almeno altrettanta indignazione davanti alla profanazione del Volto di Cristo? Forse perché si vergognano? Come mai non sentono scoppiare dentro il cuore quella “santa indignazione” che sentivano i Santi, come affermava ad esempio S. Josemaria Escrivà, indignazione santa che è doveroso mostrare anche esternamente quando l’oltraggiato è il Papa, o i Santi o, ancor peggio, nostro Signore Gesù Cristo?

IN EFFETTI, l’UNICO CHE DOVREBBE ESSERE VERAMENTE INDIGNATO E’ SOLO LUI, GESU’ CRISTO, fatto oggetto di burla, di bestemmia e di dissacrazione perché è lo stesso Volto di Dio che viene profanato; quel Volto dolcissimo per il quale migliaia di uomini di tutte le Nazioni hanno dato la vita; quel Volto senza il quale il mondo non potrà mai trovare né la pace, né il progresso, né il senso della propria esistenza; quel Volto che incontreremo tutti, indistintamente, nel giorno del nostro passaggio da questa terra al Cielo, perché sarà il Volto di Dio-Giudice che vaglierà con conseguenze irreversibili il cuore dell’uomo, se gli avremo dato o negato la doverosa testimonianza davanti al mondo: “…Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua, e del Padre, e degli Angeli santi”.(Lc. 9,26)

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