giovedì 11 agosto 2022

CODICE RATZINGER, ANDREA CIONCI E DON MINUTELLA

https://youtu.be/96H4yvqBFAE     


In questi video di cui il link qui sopra, don Minutella verso la fine lancia quasi un’anatema contro la falsa chiesa bergogliana con una forza e soprattutto con una grande sofferenza di chi si rende conto del grande inganno che stiamo passando.

 

Finora tutte le catechesi di d. Minutella sembrano essere in sintonia col Magistero perenne della Chiesa. Sappiamo che d. Minutella è stato uno dei primi a capire l’inganno della nomina del secondo papa detto Francesco che papa non è. Ha capito che, qualunque fossero stati i motivi che avevano spinto papa Benedetto ad un’azione così fuori regola ed eccezionale nella storia della Chiesa, sotto ci doveva essere qualche manovra losca e che pertanto il PAPA RIMANEVA BENEDETTO A TUTTI GLI EFFETTI.

 

A dire il vero, stessa percezione ho avuto anch’io da subito e molti altri con me, a quanto pare, cioè di qualcosa di irregolare e di grave che aveva costretto Ratzinger a questo gesto che non si capiva bene se erano vere dimissioni o rinuncia coercitiva o simile e che in tutti i casi, l’unico vero Papa rimaneva Lui!

Molto emblematica infatti è sempre rimasta quella frase pronunciata il giorno del suo insediamento che dice cosi: " pregate per me perché non fugga davanti ai lupi".  Povero Papa Benedetto! Questi lupi dai quali si era sentito minacciato dall’inizio lo hanno condizionato a tal punto da costringerlo a fuggire forse perché non poteva scendere a compromessi con la sua coscienza e ancor meno con la dottrina della Chiesa. Purtroppo molti hanno interpretato male questo suo gesto come segno di codardia o pusillanimità o peggio ma si sbagliano di grosso e se non torniamo tutti compatti a ripristinare la GIUSTIZIA RICOLLOCANDOLO SUL TRONO DI PIETRO, non usciremo dal tunnel in cui l’Italia è entrata.

 

Tuttavia nei primi due/tre anni dall’insediamento di Bergoglio la situazione non era ancora così evidente come emerso più avanti con tutti gli scandali, le profanazioni e le idolatrie di cui ha fatto sfoggio un Bergoglio sempre più sicuro di sé e del silenzio colpevole di tutti i Vescovi.

 

Poi pero col passare degli anni e vedendo la miracolosa longevità che Dio ha voluto concedere a Papa Benedetto, qualcuno ha voluto indagare più a fondo ed è emersa la verità della DECLARATIO documento latino con cui Benedetto lasciava solo il Ministerium al successore provvisorio diciamo così, mentre il MUNUS, CIOÈ IL MANDATO, L’INVESTITURA DIVINA SPETTAVA ANCORA A LUI E SE LA TENEVA STRETTA NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE PRIMA O POI GLI SAREBBE STATA RICONOSCIUTA, non per motivi di orgoglio personale bensì per rispetto della Verità e della Giustizia.

 

Questo merito della ricerca studiando la DECLARATIO va ad alcuni giuristi come il giudice Giorgianni e l Avv. Taormina, oltre al card. Brandmuller e a molti altri studiosi, ma chi si è sentito spinto interiormente ad approfondire la verità su queste strane dimissioni e mettere tutto per iscritto è stato il giornalista e cronista dott. ANDREA CIONCI che ha riportato queste sue ricerche su un libro divenuto il secondo best- seller nelle vendite italiane dal titolo CODICE RATZINGER che invito a comprare e leggere perché abbiamo il dovere di conoscere la verità su un argomento che riguarda non solo la nostra vita terrena ma soprattutto quella eterna.

 

I PRO E I CONTRO.

L'OSSESSIONE DEL  "UNA CUM..."

 

Dopo aver lodato nella prima parte l’arguzia di don Minutella nell’aver da subito individuato il vero Papa in Benedetto XVI, cioè sin dal giorno delle sue dimissioni e anche dopo nel giorno fatidico del 13 marzo 2013 data di insediamento di Bergoglio, avendo lui rinunciato solo al “ministerium” ma non al “Munus”, adesso veniamo alla questione tanto discussa che è diventata il caval di battaglia molto insidioso di don Minutella.

 

Il punto debole e contraddittorio di don Minutella, quello che ha impedito a moltissimi suoi fans di continuare a seguirlo, è il fatto di essersi incaponito con quella frase ormai diventata maniacale “UNA CUM PAPA FRANCISCO”, frase che renderebbe addirittura invalida la Santa Messa, secondo lui, mentre invece non è affatto così, come ha esaurientemente contestato e chiarito il prof. Giovanni Zenone direttore di “Fede & Cultura” sulla base non di sue invenzioni ma del catechismo e dei documenti del codice diritto canonico. Tutto confermato da sacerdoti e Vescovi di tutto rispetto consultati da molti di noi in proposito, i quali sarebbero pure felici di celebrare la Messa nominando Papa Benedetto ma non è possibile, almeno ufficialmente, finchè non ci sarà un pronunciamento della Chiesa o di qualche autorità ecclesiastica.

 

            Non possiamo fare di testa nostra, dando una lezione al Clero e Vescovi a forza di disertare la Messa per far notare che il popolo di Dio non ci sta e non la frequenta più! Non funziona così con le cose di Dio.  La Messa non è come un convegno del sindacato dove si può boicottare l’incontro per dare una bella dimostrazione ufficiale della nostra disapprovazione! La Messa non è un’invenzione umana, una preghiera comunitaria che ci aiuta nei momenti di bisogno, che ci permette la fraternità fra noi credenti e ci fa scegliere il prete di nostro gusto e il Papa più adatto ai nostri tempi.  La Messa è innanzitutto AZIONE DI CRISTO, al di là e al di sopra dello stesso sacerdote celebrante che può essere anche in peccato mortale ma la Messa rimane valida, e anche al di sopra del nome del Papa più o meno degno, vero o falso, che il momento storico ha designato!  La Messa, azione di Cristo, supera tutto questo per volere di Dio.

 

Oltretutto se davvero la Messa con Papa Francesco fosse invalida, il primo a fare questa segnalazione non piccola sarebbe stato lo stesso Papa Benedetto no? E invece dopo ben nove anni, non è questo l’argomento che lo assilla, a quanto pare, ma il fatto che nessuno si sia reso conto finora delle sue segnalazioni, dei suoi messaggi in codice, del suo SOS accorato ma nascosto perché in sede impedita e controllato dai nemici suoi e della vera chiesa di Gesù Cristo anch’essa prigioniera della cosiddetta “Mafia del Sangallo” un gruppetto di cardinali che hanno organizzato tutto questo disastro per mettere sul trono di Pietro uno dei suoi: un antipapa.

 

ANALISI DELL  UNA CUM.  In tutti i Canoni della Messa, che sono 7 più l'ultimo più recente, dove viene riportata la preghiera che riguarda il Papa, non appare MAI l'espressione che scandalizza don Minutella "in Comunione col Papa Tizio o Caio..." ma si invitano semplicemente i fedeli a pregare per il Papa... e il Vescovo... 

Prendiamo ad esempio il Canone n. 1, il più importante e completo del Novus Ordo, detto Canone Romano, nel quale viene esplicitamente scritta questa preghiera in riferimento al Papa e al Vescovo: “...Noi te lo offriamo (questo sacrificio) per la tua Chiesa santa e cattolica perché tu le dia pace e la protegga, la raccolga nell’unità e la governi su tutta la terra “con il tuo servo e nostro Papa… e il nostro Vescovo….” E con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica trasmessa dagli Apostoli.”

 Come si vede, vengono semplicemente invitati i fedeli a pregare per il nostro Papa e Vescovo e non si fa assolutamente cenno all'espressione “in comunione con lui”. 

Il massimo della concessione si trova nel Canone n. 2 che è quello più breve e più usato, dove si usa un'espressione simile ma del tutto diversa che dice "in unione” col nostro Papa... e col nostro Vescovo ..." ma non si accenna mai alla “comunione” col Papa.

 

Essere in comunione col Papa è soprattutto una questione interiore di ciascun credente, come affermò anche papa Benedetto in una sua frase sull’argomento, cioè si invita ciascun fedele, compreso il sacerdote, a celebrare la Messa “in comunione col Papa” e non contro di esso, come lo stesso Papa deve essere in comunione in cuor suo, con tutta la Chiesa. La cosa è reciproca, nessuno escluso, ma nelle intenzioni può leggere soltanto Dio perché le autorità possono dare solo delle direttive di base.

 

Allora ci domandiamo “dove sta il problema?” Quel problema così grosso e insormontabile per il quale don Minutella è diventato di colpo inflessibile e duro a tal punto da considerare peccato mortale il fatto di assistere a quella Messa che lui ritiene invalida come se fosse una Messa eretica?

E tutti noi del popolo di Dio che seguiamo al 99,7 percento questa Messa in tutto il mondo, vale a dire quelli dell ’UNA CUM, dovremmo ritenerci "ERETICI" O SCISMATICI"? Mentre la maggior parte di noi sta con Papa Benedetto ma senza per questo abbandonare la Santa Messa accettata dalla Chiesa e pertanto valida.  Ma chi si crede di essere don Minutella? Il grande riformatore che crede di poter affrontare una battaglia epocale come quella per il soglio pontificio invitandoci ad abbandonare l’unica arma spirituale veramente efficace in nostro possesso che è la Santa Messa? Qualcosa non quadra in questo suo progetto che puzza!! Apriamo gli occhi.

 

La Messa è azione soprannaturale, agisce, come afferma il catechismo della Chiesa cattolica, EX OPERE OPERATO, cioè indipendentemente dalla santità sia del celebrante che del Papa o del Vescovo menzionati nella messa. 

Le tre condizioni essenziali per la validità della Messa sono 1. Materia – 2 Forma – 3 Ministro, laddove come MATERIA è prevista l’Ostia con pane di frumento e il vino d’uva; per la FORMA sono previste le Parole pronunciate da Gesù nell’ultima cena e non altre, e per MINISTRO è previsto il sacerdote regolarmente ordinato dal Vescovo con il sacramento dell’Ordine Sacro e non un frate o consacrato qualunque. 

DECLARATIO.  Detto questo, noi siamo comunque caldamente invitati a tenere in considerazione la validità delle parole della DECLARATIO di Papa Benedetto che spiega che il Papa è uno solo ed è Lui. Noi abbiamo saputo più tardi anche dalla confessione di un cardinale del gruppo della mafia del Sangallo pentitosi prima di morire, il card. belga Daneels che è stato organizzato un complotto al fine di sostituire Ratzinger con Bergoglio perché la massoneria di cui Bergoglio non fa mistero di appartenere presentandosi con orgoglio accanto ai Rotchild e Rockefeller aveva decretato nei suoi dieci punti di invadere i seminari (già accaduto) rovinando i futuri preti e di arrivare fino al soglio di Pietro per demolire la chiesa dall’interno, come sta avvenendo. Tutto questo fa parte anche di certe Profezie, vedi la Caterina Emmerich, padre Pio, Fatima, La Salette… tuttavia non ci dispensa dal dovere di CERCARE LA VERITA’ SENZA MAI FERMARSI, e poi viverla a costo di perdere benefici e sussidi e beni e altro, perché se saremo fedeli il Signore ci darà il cento per uno su questa terra oltre alla vita eterna che conta di più.

Noi preghiamo con fiducia perchè il Vicario di Gesù Cristo che è PAPA BENEDETTO, (avendo Bergoglio eliminato perfino questo suo titolo dall'annuario pontificio se ci fosse ancora qualche dubbio), possa tornare presto a riprendere il Soglio di Pietro per il bene non solo dei cattolici ma di tutta l'umanità perchè RIPRISTINARE LA VIRTU' DELLA GIUSTIZIA DENTRO LA CHIESA E' COME RIACCENDERLA PER IL MONDO INTERO ASSIEME ALLA LIBERTA’.

Lunga vita a Papa Benedetto XVI.  Christus vincit.

                                     patrizia@patriziastella.com


LINK  PAPA BENEDETTO E L'ANTICRISTO   di don Minutella

https://youtu.be/AldIaHsToS4



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