domenica 10 settembre 2023

LA CHIESA E MONS. LEFEBVRE

 Vista l’importanza dell’argomento forse finora troppo sottovalutato, ho pensato di raccogliere in questo articolo le tre puntate molto interessanti pubblicati su LA BUSSOLA QUOTIDIANA dal titolo “Chiesa Cattolica e mons. Lefebvre” ad opera della dottoressa Luisella Scrosati esperta in diritto canonico.

Beninteso che qui non è sotto processo, diciamo così, il valore inestimabile e imperituro della Messa “Vetus Ordo”, ma si tratta di verificare il rapporto della “Fraternità Sacerdotale San Pio X” nei confronti della fedeltà alla Chiesa cattolica e ai legittimi Papi del Concilio.

             Riporto lo scritto di Luisella Scrosati:

 PRIMA PUNTATA

“Molti fedeli frequentano le cappelle della Fraternità Sacerdotale San Pio X come naufraghi alla ricerca di terra ferma, a causa della grave crisi che stiamo vivendo. Ma è un errore che si fonda sulla confusione che si fa sulla reale situazione dei lefebvriani. Che la Bussola spiega in questo viaggio a puntate.

 https://lanuovabq.it/it/delusi-da-roma-ma-seguire-i-lefebvriani-non-e-la-soluzione

 

 SECONDA PUNTATA:

🔵 La FSPX è in situazione di scisma: non è in comunione con la Chiesa. Uno può illudersi del contrario (magari in buonafede, o perchè male informato) ma i fatti sono questi.

Le nomine episcopali di monsignor Lefebvre sono illegittime sotto tutti i punti di vista. E la scomunica tolta da Benedetto XVI era finalizzata a un cammino di riconciliazione, ma non cancella lo scisma. Come è stato per gli Ortodossi.

 https://ilbenevincera.wordpress.com/2023/08/19/i-lefebvriani-sono-fuori-dalla-chiesa-lo-scisma-resta/

 

 TERZA PUNTATA:

🔵 L ’elemento giuridico è tutt’altro che secondario e discutibile: esso appartiene alla costituzione stessa della Chiesa, così come Cristo l’ha voluta, e connette la gerarchia con la missione che Egli ha ricevuto dal Padre:

«Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21). I successori degli Apostoli devono, come gli Apostoli stessi, ricevere questa missione da Cristo, a cui «è stato dato ogni potere in cielo e in terra» (Mt 28, 18).

Senza quell’«andate dunque e ammaestrate...» (Mt 28, 19), ricevuto da Cristo per mezzo del suo Vicario in terra, nessuno può esercitare alcun legittimo ministero.

 https://ilbenevincera.wordpress.com/2023/08/21/chiarimento-dottrinale-ecclesiologico-sulla-fsspx/

 

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LETTERA DI UN SACERDOTE IN MERITO ALLA FSSPX.

 https://www.aldomariavalli.it/2023/09/07/lettera-io-sacerdote-cattolico-chiedo-nello-sfacelo-piu-totale-davvero-vogliamo-fare-le-pulci-alla-fsspx/amp/

 

 MIA RISPOSTA:

E’ vero che con tutto il disastro che sta succedendo dentro la Chiesa dove viene esaltata l’idolatria e la perversione, sembra controproducente prendersela con la FSSPX che almeno è una organizzazione di sicura preghiera che voleva solo difendere la vecchia liturgia dai soprusi avvenuti da certa corrente progressista modernista, ma questo non ci dispensa dal dovere di esaminare anche altre situazioni, senza soprassedere su fatti gravi soprattutto in merito a questioni legate al sacro, ai sacramenti e, alla fine di tutto, alla VITA ETERNA NELL ALDILA’ che ci si può giocare anche per eccesso di zelo, scavalcando i ruoli previsti.

 

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Gli articoli apparsi recentemente sul quotidiano di informazione cattolica “la bussola” da parte della dott.ssa Luisella Scrosati, esperta in diritto canonico, continuano a suscitare un vespaio di contestazioni e perplessità perché siamo abituati a vedere e considerare la FSSPX nel suo alone quasi magico di perfezione e fedeltà spirituale ineccepibile e indiscutibile. Invece non è affatto così e qui vorrei permettermi di dare una risposta sintetica e pratica, fondata anch’essa sulla intramontabile dottrina cristiana di sempre, rimandando tutti j dettagli e gli articoli del c.d.c. alla lettura offerta con tanta competenza dalla dott.ssa citata.

 Fermo l’attenzione su un solo punto di basilare importanza che, pur prescindendo da altre gravi motivazioni elencate dalla Scrosati, sono più che sufficienti per affermare che la FSSPX è fuori dalla chiesa cattolica, senza pretendere di giudicare la coscienza di ognuno in questa difficile situazione che non compete certo a me grazie a Dio: le ordinazioni dei Vescovi.

 1.    Nonostante Papa Giovanni Paolo II avesse concesso il permesso a mons. Lefebre per aprire la sua “fraternità” con aderenti sacerdoti e laici, antica liturgia e Messa Vetus Ordo, ecc., davanti alla richiesta sempre più pressante del fondatore della fraternità di ordinare nuovi quattro Vescovi del suo Movimento, il Papa si è sempre rifiutato, almeno per quel periodo storico così difficile, perciò chiese a Lefebvre di pazientare, sia perché i tempi non erano maturi e potevano preludere a un grave scisma, sia perché lo stesso povero Papa Giovanni Paolo era “sotto torchio” anche da parte contraria dei progressisti che pretendevano a loro volta concessioni, aperture inopportune e via dicendo.

2.    Nessuno ascoltava i veri Papi, anzi venivano derisi e umiliati, tanto che il povero Papa Luciani venne ammazzato, Giovanni Paolo II evitò la morte per un pelo, senza dire del povero martire Papa Benedetto costretto pure lui a fuggire davanti alla pressione di lupi rabbiosi. Non era certo il clima per pretendere e disobbedire e dividere, ma semmai era doveroso appoggiare il vero Papa nella lotta comune contro l’avanzata della massoneria nella chiesa, per quanto possibile. E invece abbiamo lasciato SOLI I NOSTRI LEGITTIMI PAPI.

3.    La caparbietà con cui mons. Lefebvre rifiutò le disposizioni del suo legittimo Papa, Giovanni Paolo II e perfino il Prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, card. Ratzinger, mandato apposta ma inutilmente nella speranza di poterlo convincere, suonava quasi come una sfida contro il Papato, tanto che Giovanni Paolo II non potè fare altro che applicare il codice di diritto canonico della Penitenzieria apostolica che prevede la scomunica latae sententiae per chi compiva una consacrazione episcopale senza il permesso del Papa.

4.    Il gesto di togliere la scomunica da parte del successore Papa Benedetto XVI come descritto chiaramente negli articoli citati, era condizionato alla speranza di vedere una positiva reazione da parte dei lefebvriani, cioè un riavvicinamento alla vera chiesa cattolica, almeno un tentativo, qualche passo di intesa.... e invece c’è stato il rifiuto più scandaloso e drastico, tanto che facilitarono un avvicinamento più con Bergoglio e le sue eresie  nel famoso passaggio del 2013 piuttosto che accogliere l’umilissima mano tesa del vero Papa Benedetto. E questo atteggiamento persiste tutt'oggi con ancora maggiore inspiegabile forza.

 

La comunità FSSPX è fuori della chiesa cattolica per i motivi anzidetti e a nulla servono le motivazioni date dai vari superiori che non sto a riportare perché hanno sempre dimostrato una forte ostilità nei confronti dei veri grandi Papi del Concilio ignorando o rifiutando le leggi canoniche della chiesa che prevedono questa prassi di origine bimillenaria, cioè sin dai primi tempi apostolici, da san Pietro in poi e sancita nei documenti ufficiali della Chiesa.

 

Per cui è inutile che a giustificazione del loro operato sacrilego, adesso con mons. Viganò in testa dichiarino nullo il Vaticano II considerandolo una setta!!! la setta conciliare!! perché allora secondo questo criterio dovremmo rivedere tutta la storia della chiesa con i suoi 40 antipapi!!! In primis la validità dell’ordinazione episcopale dello stesso mons. Lefebfre, di mons. Viganò, del card. Burke e di tutti quei sacerdoti e vescovi che sono stati consacrati da Papi o Vescovi di questa abominevole "setta conciliare", Bergoglio escluso ovviamente perché capitolo a parte.

 

In questo periodo di massima anarchia, individualismo e orgoglio personale, ognuno si vuol tirare la chiesa dalla parte che gli torna più comoda: j gay e trans vogliono una chiesa su loro misura; le diaconesse future sacerdotesse sataniche vogliono una chiesa su misura delle loro aspirazioni fasulle e ognuno se la vuole tirare sta povera chiesa di Gesù Cristo laddove serve per coprire le loro miserie o giustificare le loro ideologie o eresie o ambizioni di potere o peggio.

 

Senza l’approvazione del PAPA VERO E LEGITTIMO non è valida nessuna ordinazione episcopale, come pure senza approvazione del Vescovo non è valida nessuna ordinazione sacerdotale.

 Certo che quando dovesse essere decretato dagli organi competenti che Bergoglio non è il Papa vero della successione apostolica perché l’ultimo vero Papa era Benedetto e noi adesso siamo in “sede impedita”, tutte le sue azioni, nomine, encicliche ecc. ecc. dovrebbero essere annullate!   Per adesso fermiamoci al caso “FSSPX” che ne abbiamo abbastanza. Che Gesù ci aiuti.

                                     Patrizia Stella

 

TRIBUNALE DELLA PENITENZIERIA APOSTOLICA

http://www.penitenzieria.va/content/penitenzieriaapostolica/it/tribunale-del-foro-interno.html#:~:text=Lo%20pu%C3%B2%20commettere%20soltanto%20un,Ordinazione%20%C3%A8%20valida%20ma%20illecita.

 

Anche il caso di ordinazione sacerdotale di una donna (anche solo come diaconessa in quanto è il primo grado del Sacramento dell’Ordine), è non solo illecito ma anche invalido a tutti gli effetti, e pertanto è soggetto A SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE SIA PER CHI RICEVESSE QUESTA ORDINAZIONE IRREGOLARE, SIA PER CHI LA AMMINISTRA.

Ormai c’è da aspettarsi di tutto in questo mondo alla rovescia, mondo indiavolato, ma ancora per poco.  Christus vincit!!!!!!  

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