venerdì 13 gennaio 2012

Harry Potter e il neopaganesimo

Periodicamente appaiono articoli e recensioni che decantano le meraviglie educative contenute nelle circa 3.300 pagine dedicate a Harry Potter e alle sue magiche imprese, definendole addirittura:  “la più grande opera mai scritta sulla crescita e l’educazione”.  
            Accanto a queste voci osannanti che accomunano il lavoro della Rawling a quello di Tolkien, esistono altre voci che la critica dominante ignora o mette sotto silenzio, voci che non hanno timore di rilevare la preoccupante negatività di un’opera che rischia di essere complice di una secolarizzazione neo-pagana sempre più invadente nella cultura occidentale.  Confesso sinceramente di non aver letto il
romanzo (del resto per affrontare la lettura di tremila e trecento pagine occorre una buona dose di tempo e di eroismo), ma ho visto il film che ad esso si ispira, pertanto la mia contestazione non riguarda il valore letterario dell’opera, ma la pretesa che il suo contenuto sia educativo, anzi addirittura mezzo di formazione per le giovani generazioni.  Mi limito perciò a qualche spunto di osservazione e di riflessione:
  1. I personaggi si muovono in un ambiente del tutto surreale e sensazionale, animato non tanto da fatine, gnomi o tutt’al più, da streghe cattive, come nelle favole della nostra infanzia dove però i personaggi si muovevano in un ambiente umano normale, bensì da mostri orribili e deformi che, assieme a Harry Potter, sono i veri protagonisti del racconto, il tutto reso ancor più impressionante da effetti speciali in ambienti lugubri e spesso terrificanti. Applicando la machiavellica frase “il fine giustifica i mezzi”, si vuol giustificare la saga pagana di maghi e di esseri sovrumani che usano poteri prodigiosi ma oscuri col fatto che nella lotta tra il bene e il male alla fine il bene prevale e trionfa.  Ma di che bene si tratta?  Si ha l’impressione è di trovarsi di fronte a un bene generico, buonistico, solo perché vincono gli umani rispetto ai mostri, un bene assai ambiguo che non agisce come elemento di formazione.  Un bene che, oltretutto, non potrà mai essere tale, se non altro perché il protagonista che lo compie, Harry Potter, è egli stesso un mago e quindi adopera uno strumento, la magia, di per sé stesso negativo, proponendosi come  modello per le nuove generazioni, alle quali non resta altro, se non vogliono essere emarginate, che imitarlo. Imitare le “gesta eroiche” di un mago che si muove in un mondo fuori della realtà rappresenta veramente uno strumento adeguato di educazione?
2.      Questa rappresentazione di situazioni abnormi, fuori della vita di tutti i giorni, perciò inimitabili, quand’anche fossero a lieto fine, rischiano di indurre i ragazzi al rifiuto della realtà quotidiana fatta normalmente di piccole cose, di piccoli sacrifici, di piccoli doveri, di piccole azioni ecc. per essere invece catapultati verso una ricerca spasmodica di qualcosa di sensazionale, di stravagante, di magico, che rischia di creare in loro una situazione di schizofrenia irreversibile con manifestazioni di irrazionalità incontrollate e pericolose che possono indurre all’uso di droghe, anche tra i giovanissimi.
3.      Alcuni studiosi inoltre hanno visto un pericoloso collegamento tra il ruolo di Harry Potter come leader indiscusso di circoli giovanili e la moda oggi dilagante definita semplicisticamente del “bullismo”, laddove appunto emerge il “furbetto”, il “maghetto” di turno che agisce con violenza fisica o morale sui coetanei da lui plagiati.
  1. Gli entusiasti del romanzo vedono nella gesta dei protagonisti perfino un messaggio religioso, pur senza alcun riferimento a Dio.  E così c’è già chi ritiene “politicamente corretto” nell’attuale clima di secolarizzazione sempre più strisciante, sostituire Dante (da anni già trionfalmente emarginato) con Tolkien nei programmi scolastici, e addirittura le saghe magiche della lotta tra il bene e il male, alla lezione di religione.   Si potrà mai parlare di risultato educativo quando si arriva a sopprimere la dimensione religiosa sostituendola col magico e il sensazionale, in pratica col mondo dell’occulto?
  2. Insomma, per essere molto concreti, cosa effettivamente imparano i ragazzi da romanzi come questo?  A volersi più bene in famiglia? A studiare di più?  Ad aiutare il prossimo nelle varie necessità? Non sembra che queste gesta strepitose e surreali aiutino a vivere le virtù umane che di solito si esprimono nelle piccole azioni della vita quotidiana, quali la pazienza, la sincerità, la lealtà, la puntualità, lo studio, l’ordine, il perdono, ecc.  

C’è inoltre la tendenza, anche per chi è contrario a romanzi sullo stile di Potter, a volerne minimizzare le conseguenze negative, come se si trattasse di ragazzate, di bravate surreali, in una società, come la nostra, - dicono - che offre ben di peggio ai nostri giovani. E’ vero che non c’è mai limite al peggio, tuttavia non possiamo negare che i frutti che si stanno raccogliendo da romanzi o film del genere sotto tutti sotto i nostri occhi: in dieci anni i pagani dichiarati sono quadruplicati, la stregoneria sta diventando una moda prorompente, anzi un affare sempre più vantaggioso a tal punto che l’esoterismo e l’occultismo alimentano un giro d’affari da 500 milioni di euro, tutti sottratti al fisco, mentre le chiese sono sempre più disertate e la preghiera cristiana sostituita da invocazioni e rituali magici, a tal punto che perfino le feste cristiane, quali il Natale, sono diventate solo le feste di Babbo Natale o della befana.

Dà fastidio oggigiorno sentir parlare di diavolo e di possessione diabolica, eppure quasi tutti gli esorcisti, ad esempio padre Gabriele Amorth, sono d’accordo nell’affermare che la prima porta di accesso per far entrare il diavolo in una persona, in una famiglia o nella società è proprio la magia, anche per gioco. E che molti delitti hanno la loro radice nelle ossessive pratiche esoteriche.  Il diavolo è astuto nell’illudere le sue vittime ma poi… che vendette terribili tiene in serbo, con il risultato che, oltre a vivere malissimo su questa terra, si rischia di giocarsi l’anima per tutta l’Eternità, Padre Amorth nei suoi libri o interviste sostiene che i problemi della vita non vanno né affrontati né risolti rivolgendosi a maghi o cartomanti ma con l’impegno forte e coraggioso nelle virtù umane, accompagnato e sostenuto dalla preghiera e dalla fede in Cristo.  La preghiera ripaga sempre conferendo subito pace, serenità e coraggio per affrontare le prove, e ripaga anche col tempo ottenendo spesso da Dio proprio quelle cose anche umane che si impetrano con perseveranza, quali un lavoro, una casa, una guarigione, una riconciliazione ecc.
Pertanto, questa valanga di messaggi neo-pagani offerti in vari modi soprattutto ai giovani, dovrebbe essere boicottata non solo dal cristiano ma da ogni persona di buona volontà a cui sta a cuore l’equilibrio psico-fisico dei propri ragazzi, memori anche del fatto che il cristiano non deve mai cessare di essere “segno di contraddizione” in mezzo alle insidie che offre il mondo.

17 commenti:

  1. Non ho intenzione di sprecare parole per commentare delle affermazioni tanto RIDICOLE. Ti do solo un consiglio: leggi i libri, o non capirai NIENTE di Harry Potter, vedrai solo la trama. Leggilo secondo un'ottica obiettiva, e ti accorgerai che, al di là della storia principale (ricorda che comunque la saga nasce come un FANTASY), i messaggi che vengono dati sono comunque tantissimi, meravigliosi, davvero educativi.
    Non avere la pretesa di poter criticare senza conoscere. Seriamente, come fai a parlare se non hai letto i libri? Tutti sanno che i film tendono a commercializzare!

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    1. Come è stato già detto(quindi la farò breve)non bisogna giudicare senza prima vedere.Se non hai letto i libri allora non commentare!Harry Potter è una generazione.E il giudizio che hai dato è totalmente sbagliato.Harry Potter dà insegnamenti fantastici,educativi e giustissimi.È uno dei migliori libri mai scritti.

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  2. Mi permetto, qui, di smontare brevemente i punti da lei trattati:
    1. Cara signora Stella, lei dimentica che si parla di un romanzo fantasy e come tale è preso da chi lo legge. La magia che un lettore percepisce non è quella 'fisica' degli incantesimi, ma quella del sacrificio, dell'amore, della lealtà.
    2. Schizofrenia?! Signora Stella, ma si rende conto che sta parlando di un romanzo fantasy? Dove quei piccoli sacrifici di cui parla sono abbondantemente presenti all'interno della saga?
    3. Bullismo. Cara signora, è proprio l'esatto contrario. Mi creda, mi viene da ridere.
    4. La religione stia la suo posto (ed io sono credente e praticante). Di certo nella saga c'è qualcosa di ben più educativo di quel che lei ha cercato di esprimere in queste frasi da invasata.
    5. Deduco che lei, nonostante dica di aver visto i film (i libri non li ha letti), non ha capito nulla, meno di un bambino di tre anni. Mi creda, non le fa onore, essendo anche laureata, cara signora.

    Concludendo, sono esterrefatta che esistano persone che ancora parlano senza conoscere. Il vero male per la società non sono i fantasy, ma chi parla credendo di sapere sempre qualcosa di più.
    Il buon Socrate diceva "So di non sapere".
    Le conviene adottare questa filosofia.

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  3. "La verità vi farà liberi", la prima frase che mi salta all'occhio entrando in questo blog. Ma la "verità" è quella che Lei esprime qui? Perchè se la Sua la definisce una verità che, per l'appunto, rende liberi...allora confido che non scriva assurdità. Ma così non è. Lei si permette di giudicare una saga senza neanche averla letta, davvero molto maturo e obiettivo. Parla di religione, schizofrenia, bullismo...ma si rende conto di cosa realmente la sua mente ha concepito? Trattandosi di un FANTASY milioni di ragazzini e adulti sono perfettamente a conoscenza della non esistenza di magia, creature magiche e pozioni. Lei crede davvero che leggendo Harry Potter si entri in un mondo surreale? Crede realmente che questi libri possano deviare le menti umane? Io sa cosa credo? Che è la sua mente ad essere forviata chissà da cosa. Gli insegnamenti di questa saga non si fermano a "A volersi più bene in famiglia A studiare di più Ad aiutare il prossimo nelle varie necessità " come Lei sostiene, ma vanno ben oltre. Un bambino di 10 anni saprebbe elencare molto meglio ciò che ha imparato da quei 7 libri. Certo, se si fosse degnata di leggere quelle 3300 pagine forse, ad oggi, avremmo una critica costruttiva e non una mera idiozia. Non si proclami onnisciente in materia 'Harry Potter' perchè fa solo una figuraccia.

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  4. Come ha già detto Chiara qui sopra,giudicare senza conoscere non fa onore a nessuno. Amicizia,coraggio,amore per il prossimo (cosa che i cristiani predicano tanto ma che ogni giorno,palesemente,faticano a mettere in pratica!),difesa dei più deboli,difesa dei diversi (concetto che forse Lei e la sua Chiesa dovreste imparare),fedeltà alla famiglia ed ai valori da essa insegnati. Per rispondere al suo punto sulla magia e le sue insidie vorrei dirle due cose: sa cosa significa FANTASIA,Fantasy,IMAGINAZIONE? Tolkien e la Rowling sono due degli scrittori più premiati al mondo dai migliori critici e giornalisti,quindi no,non li consideriamo blasfemi,anticristo e pericolosi. Aggettivi più adatti sono talentuosi,intelligenti e brillanti. Le assicuro che noi fan di Harry Potter non ci rifiugiamo in nessun mondo alternativo,evitando di affrontare la realtà. Andiamo a scuola,lavoriamo,affrontiamo sacrifici e la morte dei nostri cari proprio come qualsiasi persona al mondo,solo che la sera ci ritiriamo in camera nostra per leggere un buon libro,come tutti dovrebbero fare per acculturarsi ed aprire la mente.Un'altra prova della sua ignoranza relativa alla saga di Harry Potter è la parola "bullismo" inserita tra le pagine di questi libri. Rappresenta la conferma al fatto che lei non conosce nè l'autrice nè i suoi scritti,perchè Harry Potter,come personaggio è l'anti-bullo,colui che protegge gli altri dal bullismo e dalle ingiustizie.Il "maghetto di turno"? Ma mi faccia il favore,di certo i giovani oggi non vengono ispirati da Harry Potter nelle loro azioni di bullismo! Lasciando poi l'argomento Harry Potter,non credo che l'Italia sia piena di debiti ed in piena crisi a causa dell'esoterismo,satanismo e magia,non sono queste cose a sottrarre soldi al fisco o a svuotare le chiese;certo,come capro espiatorio potrebbero anche funzionare ma mi dispiace deluderla: le chiese sono vuote perchè la gente è impegnata a rimbpccarsi le maniche per dar da mangiare ai figli,per trovare un lavoro e per costruirsi un futuro.Non serve a nulla sbattersi la testa sulla panca di una chiesa e sperare che Dio ti dia un lavoro,una casa ed un bel gruzzolo per tirare avanti.Le persone vanno da maghi e cartomanti per aggrapparsi ad una risposta pronta e ben fornita da una persona in carne ed ossa senza aspettare l'aiuto di un'entità astratta. Sbagliano?Forse. Sono nel giusto?Può darsi. Chi siamo io,Lei o chiunque altro per giudicare? Secondo voi il giudizio non spetta solo a Dio?Allora perchè continuate a proferire giudizi e castighi da parte di Dio?Scendete dal piedistallo,siete umani imperfetti e probabilmente se Dio leggesse ciò che Lei scrive,la castigherebbe per prima!

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  5. Non intendo risponderLe in merito alla sua ignoranza, da lei stessa affermata, riguardante la saga di Harry Potter.
    Vorrei solo sprecare due minuti del mio prezioso tempo per dirLe che io non sono cristiana, non sono cattolica, credo in una religione pagana, e lei sta offendendo la mia religione che NON CREDE ASSOLUTAMENTE ALL'ESISTENZA DI SATANA, ESSERE CHE NASCE E MUORE NELLA VOSTRA RELIGIONE.
    Cordialmente, La invito a farsi una cultura prima di parlare.
    Arrivederci

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  6. Pino Montesvaldo Dei Lecci28 maggio 2012 alle ore 14:12

    Non so se si può scambiare più per una 'recensione' o un punto di vista questo post, che tende a racchiudere il libro ( un opera non dico perfetta, ma leggibile, comprensibile e che ha appassionato non solo i bambini ma anche gli adulti ) come un precursore del neo-paganesimo e anzi demonizzarlo soprattutto per questa componente tanto ostentata, quanto meno per le caratterizzazioni 'educative' che non si possono rilevare. Da fastidio oggigiorno sentire e leggere questa cultura spicciola e subdola, fatta di pseudoarchetipi o stereotipi o che dir si voglia. Tuttavia leggere critiche NON COSTRUTTIVE come questo post mi fa riflettere su quanti e quali sinonimi ha utilizzato l'autrice per spiegare i temi non educazionali che traspaiono nel libro, d'altro canto io ho letto sia i libri che visto i film, la seconda ha la pretesa di spiegare al meglio la trama dei libri, ma quella è un azione di marketing ed è del tutto fuorviante il discorso che ' non avendo letto i libri ' si vuole in qualche modo, dare un senso a quello che si è visto e quindi, attraverso i film che si rifanno alla trama del libro, assolutamente fuorviante e deleterio il discorso. Quanto a Tolkien, paragonarlo a Dante è una bestemmia abissale, Dante ha un altra caratterizzazione uno stile imprescindibile, poeta che ha scritto solo POEMI e non romanzi come Tolkien ha fatto negli anni della Grande Guerra, è semplicemente un discorso che non ha ne capo ne coda, sia l'uno che l'altro nei testi sono ripresi in chiave allegorica, e se vogliamo dirlo meglio anche in chiave di temi quali la realtà su cui dobbiamo vivere, anche Dante richiama temi surreali, miti e leggende, eppure lo fa con una consapevolezza tale da far capire il lettore che deve ponderare su cosa deve fare nella vita, quali scelte possono contribuire all'arricchimento o meno, Tolkien idem insegna lo stesso, la Rowling pure, i temi educazionali ci sono eccome. Da fastidio che molti ignoranti, si attornino di falsi miti e false culture, e strumentalizzino opere normali e innocue come quelle sopracitate.

    Un opera che non ha temi educazionali sono quelle di Dan Brown per citarne una, eppure parla di Chiesa, di cospirazioni, di sette segrete, eppure...la coerenza pari a zero.

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  7. Vorrei fare notare anch'io l'ignoranza riguardo alla storia,visto che come Lei ha detto non ha letto(non chiedo di capire,ma di leggere)la saga della Rowling,Quindi,l'idea che una persona che legge il suo articolo si potrebbe fare,è che Lei non è adatta a citicare cosí pesantemente la saga Harry Potter,dato che,come lei conferma, non ne conosce a fondo i contenuti. La sua opinione basa dunque su alcuni giudizi scontati,quali la magia come via eretica,che non è pertinente visto che la saga è di genere fantasy. Vorrei inoltre ricordarLe che non è di certo un fenomeno letterario come Harry Potter a svuotare le Chiese,piuttosto la crescente cattiva fama che la Chiesa cattolica sta riscuotendo negli ulimi anni. Questo è dato,come lei dovrebbe sapere, dal continuo rinnegare di alcuni principi cattolici,che di certo non sono influenzati da libri divquesto tipo. Piuttosto,si faccia alcune domande sull'agire della Chiesa,e non trovi il pretesto di svalutare la saga a suo favore,perché non è certo cosí che la Chiesa migliorerà la sua posizione.

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  8. quoto chiara, e in più ti volevo mostrare un piccolo testo che ho trovato in giro:


     -Harry mi ha insegnato il coraggio.
    -Ron mi ha insegnato la lealtà.
    -Hermione mi ha insegnato che l'intelligenza non è un difetto.
    -Silente mi ha insegnato che tutti sbagliano, anche i migliori.
    -Hagrid mi ha insegnato che non è importante quello che sei, ma come sei.
    -Fred e George mi hanno insegnato il significato di una risata.
    -Ginny mi ha insegnato a inseguire i miei sogni.
    -Luna mi ha insegnato a credere in ogni cosa che io voglio sia reale.
    -Neville mi ha insegnato che non è mai troppo tardi.
    -Draco mi ha insegnato che puoi sempre cambiare opinione e ricrederti.
    -Severus mi ha insegnato il significato della parola amore.
    -Sirius e James mi hanno insegnato che morire per le persone che si amano è la migliore delle morti.
    -Lily, Narcissa e Molly mi hanno insegnato che l'amore di una madre è immortale.
    -Lucius mi ha insegnato che l'amore di un padre per un figlio non è meno di quello della madre.
    -Remus mi ha insegnato che l'unica cosa importante di una persona è l'animo.
    -Regulus e Colin mi hanno insegnato che non è mai troppo tardi per essere degli eroi.
    -Minerva mi ha insegnato l'importanza dell'integrità e della correttezza.
    -Dobby mi ha insegnato il valore dell'amicizia.
    -Tom mi ha insegnato che senza amore è come se fossimo morti.
    -Bellatrix mi ha insegnato a cosa si è disposti a fare per la persona che si ama.
    -Tonks mi ha insegnato che se ami veramente una persona non esistono differenze che possano dividervi. ϟ


    Come vedi, questi libri non insegnano ai ragazzi a volersi più bene in famiglia, a studiare di più e ad aiutare il prossimo nelle varie necessità, ma ogni personaggio ha un suo insegnamento personale, e poi ti volevo sottolineare il fatto che questo libro è un FANTASY, e che milioni di persone sanno esattamente che la magia non esiste.
    Ci sono molti punti in cui sbagli, e MOLTISSIMO, ma meglio lasciar perdere

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  9. 4. Non ci sono riferimenti alla cristianità, dice? Ebbene, non avendo letto i libri, lei non può saperlo. Che ci creda a no, in Harry Potter ci sono citazioni provenienti dalla Bibbia. "L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte" (1 Corinti 15:26) e "Dove si trova il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore" (Mt 6:21).
    Al di là delle citazioni vere e proprie tratte dalla Bibbia, come si fa a non cogliere il significato religioso nella saga? Io sono appassionata di Harry Potter, ma vivo nella realtà, non nella fantasia: insomma, siamo negli anni 2000, non nel Medioevo, non sono una bigotta e allo stesso tempo credo di essere abbastanza matura da cogliere nella finzione, ideali reali espressi nel cristianesimo.
    Harry nell'ultimo libro si offre a Voldemort senza voler difendersi, con la consapevolezza che la sua morte è l'unico modo per salvare tutto il mondo. Gesù Cristo ha fatto la stessa identica cosa: ha trasportato la sua croce ed è morto per il bene dell'umanità. Poi Harry è tornato in vita per continuare a lottare per un mondo migliore, mentre Gesù Cristo è resuscitato e l'ha annunciato ai suoi discepoli in diverse occasioni, spronandoli a portare la sua parola in giro per il mondo.
    Non potrà rispondere a molti miei esempi perchè non ha letto i libri, ma il protagonista durante lo scontro finale con Voldemort cerca di persuaderlo a pentirsi, perchè crede che ogni uomo, persino il più malvagio, debba avere la possibilità di redimersi. E questo nonostante Voldemort abbia ucciso i suoi genitori e altre persone a lui care. Gesù Crsito invece perdona i suoi aguzzini con le parole: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34).
    Le differenze non sono così abissali a mio parere. Certo, bisogna tenere presente i confini tra realtà e fantasia, ma perchè ostinarsi a rifiutare concetti e idee che pure la Bibbia condivide?

    5. Infine lei si domanda cosa insegna Harry Potter. Insegna
    a) ad amare il proprio prossimo (l'odio di Harry nei confronti di Draco Malfoy si affievolisce notevolmente verso la fine della saga perchè Harry riesce a mettersi nei panni di Malfoy, cosa che ogni buon cristiano dovrebbe imparare a fare)
    b) inneggia il valore dell'amicizia, quella vera (molti giovani sembrano aver perso la speranza di trovarne una)
    c) a lottare per le cause in cui si crede, anche se sembrano impossibili (la perdita di speranza di questo mondo corrotto non deve bloccare i giovani a vivere a pieno la vita)
    d) che l'amore paterno supera ogni cosa, pure la morte (i genitori di Harry sono morti per lui: avrebbero potuto scappare ma non l'hanno fatto)
    e) il perdono (come ho già detto, Harry invita Voldemort a pentirsi durante lo scontro finale)
    Potrei dire molte altre cose, ma mi fermo qui, perchè, non avendo letto i libri, lei potrebbe trovarsi un po' spiazzata di fronte a molte mie affermazioni.

    Infine parla di possessioni diaboliche. Ecco qua, sinceramente non credevo che gente così bigotta si fingesse così acculturata! Io ho fede in Gesù Cristo così e credo di conseguenza anche nell'esistenza del demonio e delle possessioni demoniache. Ma non ha mai provato a pensarlo da un punto di vista diverso? Non ha mai provato ad aprirsi, signora Patrizia, verso qualcosa di nuovo? Gesù Cristo e la sua parola sono nascosti e il vero cristiano ha il compito di riconoscerlo nelle piccole cose. Parlare di Harry Potter non significa soffermarsi sulla banalità della magia (che non esiste) ma sui messaggi che trasmette e glie ne ho già parlato esaurientemente.

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  10. Dopo questa lunghissimo dibattito di fronte ai suoi argomenti, voglio parlarle di me.
    Io all'età di sei, sette anni ho iniziato a leggere la saga di Harry Potter e me ne sono da subito appassionata. Non sarei la persona che sono ora senza di esso: ho imparato a portare avanti delle vere amicizie, ad amare il mio prossimo e a non lasciarmi abbattere dalle ingiustizie del mondo. Ho iniziato ad amare i libri, ho scoperto la mia passione per la scrittura e ho iniziato ad amare le lingue straniere (ho letto Harry Potter anche in francese, inglese e tedesco). Ho sempre frequentato catechismo, parrocchia e oratorio in molte occasioni. Nell'ultimo anno ho intrapreso con la mia parrocchia un cammino di fede per giovani dai 19 anni in su, e ci è stato chiesto in un incontro di portare degli oggetti che sono importanti per noi e che ci hanno cambiati. Io ho portato i libri di Harry Potter e ho spiegato le mie motivazioni. Il don ci ha aperto gli occhi: "Avete mai pensato" ci ha detto "che in quelle cose che avete portato c'è la presenza di Dio?" Mi sono accorta che ha assolutamente ragione e in questa mia lunghissima risposta le ho anche spiegato il perchè.

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  11. Ho imparato più in 10 anni, nei quali ho letto Harry Potter, che in 17, nei quali ho praticato la chiesa.
    Sono una credente. Amo Harry Potter, ma sinceramente è una saga fantasy ovvio che ci siano mostri o che so che.
    Caspita, be' brucerò nell'inferno che ti devo dire, ma non mi toccare né la ROwling (non si scrive Rawling), né Harry Potter.
    Amo questa saga e se vuoi davvero commentare e pensare che non sia una storia educativa, prima leggi i libri più di una volta.
    Hai avuto il tempo per scrivere delle cose simili, avrai il tempo per leggere anche i libri.
    Grazie.

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  12. Ma veramente ti ostini a credere a queste cavolate colossali ??
    Harry Potter è la più grande opera educativa per tutte le generazioni...
    Harry Potter è quella saga che ignora età, sesso, religione, provenienza e qualunque tipo di differenza accomunandoci tutti ed insegnandoci valori che purtroppo vengono sempre più ignorati...
    Penso che Harry Potter sia una delle ultime speranze che ci restano per emergere da quel fosso dove il mondo è caduto !!
    E se non sei capace di capire quanto amore, lealtà, perseveranza, coraggio, amicizia, ambizione, autostima e tanto altro questi libri trasmettono non so che dire...
    "Tu sei il debole e non conoscerai mai l'amore o l'amicizia e mi dispiace per te !" [cit.]
    P.s. Sei solo un povero Babbano !!

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  13. Cara signora, prima di criticare, innanzitutto, dovrebbe leggere quelle 3300 pagine, e le assicuro che non è tempo sprecato, anzi.
    Leggendo questo articolo, l'impressione di fondo è che lei cerchi di criticare in ogni modo l'opera della Rowling, usando argomentazioni assurde, già smontate nei precedenti commenti, denotando una specie di rabbia verso Harry Potter. Non so se questa rabbia sia dovuta al fatto che Harry Potter riscuote maggior successo tra i giovani rispetto alla religione, ma in ogni caso le consiglio di guardare le cose da un punto di vista più oggettivo e di documentarsi prima di parlare.

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  14. purtroppo un commento del genere fa perdere valore a quel che di buono c'è nel resto del sito... davvero un peccato signora Stella

    tra i vari punti, mi soffermo sul n.3 che è quello che mi ha fatto rivoltare dentro più degli altri... se HP istiga alla violenza fisica o morale, davvero è una panzana talmente colossale che gli studiosi che l'han detta sono degli emeriti ignoranti, racconta-frottole e incapaci
    e lei fa male a riferire opinioni altrui in questo modo così, perché degrada il suo ipotetico buon nome...

    Giovanni B. - Torino
    tolga questo post e farà del bene a sé e al resto del suo blog... e glielo dice uno che ha molta formazione cattolica... i libri della bibliografia da lei indicata li ho letti quasi tutti o cmq li conosco abbastanza...

    per favore ci pensi bene. così facendo lei discredita i cattolici e ci fa passare per dei bacchettoni cretini...

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  15. Ho letto parte dei libri e ho visto qualche film e mi trovo d'accordo con il fiume di indignazione che ne è scaturito da questo blog. Ma penso anche, da cattolico e laureato in Scienze Religiose, come lei sig.ra Stella, che il suo articolo in fondo, ha fatto del bene,per il semplice motivo che le ha fatto conoscere meglio un argomento che forse non conosceva bene, e che ora, leggendo i commenti pro HP penso che si sia fatta una cultura. Penso che tante altre persone hanno beneficiato più che dal suo blog (peccato veniale, frutto di considerazioni affrettate e (ora, forse) non troppo convinte) dai numerosi commenti di protesta. A questo proposito esorto i tanti cattolici che sono indignati a non essere tanto inclementi con la sig.ra stella, a tutti può succedere una defaillance: perdonatela, ha avuto il merito di accendere un dibattito bello e costruttivo. Ora anche lei, penso, (e lo dovrebbe pubblicare, piuttosto che cancellare il blog) ha cambiato idea.

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  16. 1 "Un bene che, oltretutto, non potrà mai essere tale, se non altro perché il protagonista che lo compie, Harry Potter, è egli stesso un mago e quindi adopera uno strumento, la magia, di per sé stesso negativo, proponendosi come modello per le nuove generazioni, alle quali non resta altro, se non vogliono essere emarginate, che imitarlo."
    Non vedo come non possa considerarsi bene solo perchè usa la magia. In più le nuove generazioni ancora oggi è più facile che vengano emarginate se "imitano" Harry Potter o un qualsiasi personaggio fantasy di quando non lo "imitano".

    2 " per essere invece catapultati verso una ricerca spasmodica di qualcosa di sensazionale, di stravagante, di magico, che rischia di creare in loro una situazione di schizofrenia irreversibile con manifestazioni di irrazionalità incontrollate e pericolose che possono indurre all’uso di droghe, anche tra i giovanissimi."
    Non ho mai visto nessun giovane amante del fantasy soffrire di schizofrenia nè vivere in un mondo diverso dal nostro. Cercano semplicemente di viverlo meglio, senza irrazionalità, e tantomeno con l'uso di droghe: sono estremamente più numerosi i giovani che fanno uso di droghe che non sono appassionati di fantasy di quelli che lo sono.

    3"Alcuni studiosi inoltre hanno visto un pericoloso collegamento tra il ruolo di Harry Potter come leader indiscusso di circoli giovanili e la moda oggi dilagante definita semplicisticamente del “bullismo”, laddove appunto emerge il “furbetto”, il “maghetto” di turno che agisce con violenza fisica o morale sui coetanei da lui plagiati."
    Non so se ridere o se piangere. Gli studiosi di cui parla sono estremamente ignoranti sull'argomento, perchè in realtà è l'esatto contrario. Sono coloro che agiscono da, come dice lei, "maghetti", sono i giovani maggiormente presi di mira dai bulli.

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