lunedì 7 agosto 2023

DIO PADRE PARLA AI SUOI FIGLI

 VEDI LINK      https://youtu.be/mxk2CqKogj4


Nel 1932 una giovane religiosa italiana di provata virtù, suor Eugenia Elisabetta Ravasio (1907-1990) ebbe una particolare rivelazione da parte di Dio. Le fu chiesto di diffondere il suo messaggio per essere conosciuto, amato e onorato da tutti gli uomini, con un grande desiderio di essere da loro chiamato “PADRE!” e ricordato con una consacrazione speciale Il 7 agosto di ogni anno “Questo sarà un giorno di infinite grazie per chi si consacrerà a me con tutto il cuore”.  La consacrazione si  può fare privatamente leggendo il testo della consacrazione aprendo il link qui sopra.

 In questo messaggio Dio chiese inoltre di dedicare una celebrazione liturgica speciale sempre il 7 agosto di ogni anno, con l’obbligo di onorarlo in modo particolare come “PADRE DELL’UMANITA’ INTERA”. “Vorrei per questa festa una Messa e un ufficio propri. Non è difficile trovare i testi nella Sacra Scrittura”.

Il messaggio di Dio Padre fu molto specifico e amorevole: come primo motivo della sua venuta, il Padre comunicò quanto segue: “Io, Padre degli uomini, voglio bandire il timore eccessivo che le mie creature hanno di me e per far loro capire che la mia gioia consiste nell’essere conosciuto e amato dai miei figli, lamentando che il suo Amore di Padre è stato dimenticato dagli uomini.  Eppure – affermò – “vi amo così teneramente “  ecc. ecc.

  Segui il resto sul link di inizio.

                              

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Considerazioni personali:   Come tutte le richieste che provengono dal Cielo, dalla Madonna, da Gesù e dai vari Santi, anche questa richiesta sta passando al vaglio dell’autorità della Chiesa, pur avendo superato finora le prime tappe necessarie per verificare che non si tratti di fantasia (sia pure in buona fede) di qualche sedicente veggente.  Forse manca la consapevolezza nella mente dei credenti del valore grandissimo di avere un Dio che è Padre e che veglia su di noi sempre, anche quando sembra che siamo da lui abbandonati, mentre siamo noi ad aver abbandonato lui per “abbeverarci a cisterne secche e screpolate” e poi va a finire che ne paghiamo sempre il conto.

 L’unico dubbio che permane in certi cattolici ferventi che seguono la dottrina cattolica è questo: Sappiamo ormai per fede che Dio è nostro Padre, se non altro dalla preghiera del Padre Nostro. Ma noi siamo tutti veramente suoi figli, battezzati e non battezzati? PERCHÉ È IL BATTESIMO CHE CI FA VERI FIGLI DI DIO, FRATELLI DI GESU’ CRISTO E MEMBRI DELLA CHIESA. Gli altri uomini o donne sono ugualmente amati da Dio anche in vista della loro conversione, ma la Chiesa afferma che sarebbero più da considerarsi “SUE CREATURE PIUTTOSTO CHE SUOI FIGLI”.  Lasciamo alla autorità della vera Chiesa verificare l’attendibilità di questa rivelazione e tutto ciò che ne potrebbe scaturire.   Noi battezzati siamo certamente FIGLI DI DIO, SENZA ALCUN DUBBIO E NON DOBBIAMO TEMERE DI TESTIMONIARLO.

 

Molti Santi battezzati nella storia della Chiesa, (vedi San Josemaria Escrivà il Fondatore dell’Opus Dei) hanno superato momenti di grande difficoltà e prove, affermano le numerose biografie, grazie alla consapevolezza di essere FIGLI DI DIO e pertanto amati da Lui che mai chiede cose impossibili alle nostre forze.

Un figlio devoto di San Josemaria attualmente in concetto di santità, DON FERDINANDO RANCAN, sacerdote diocesano di Verona che ha aderito alla spiritualità dell’Opus Dei rimanendo sacerdote diocesano a pieno titolo, ha pure vissuto questa esperienza diciamo dolce e forte nel contempo, che non ti fa dubitare della presenza di Dio Padre anche davanti a prove terribili e inspiegabili.   Ecco una sua composizione dedicata a Dio Padre.

                                                             

ATTO DI CONSACRAZIONE A DIO PADRE

di don Ferdinando Rancan

  

Preghiera scritta da don Ferdinando come “Atto di consacrazione a Dio-Padre”, al quale è sempre stato molto devoto, non solo per aver trovato in Dio quella figura paterna che lui non poté godere a causa della morte del padre all’età di due anni, ma anche perché sosteneva che questa devozione deve essere valorizzata e fatta conoscere di più, a iniziare dagli stessi cattolici.

 È vero che lo nominiamo spesso nella preghiera del “Padre nostro” ma forse distrattamente, senza la piena consapevolezza del suo profondo significato come “Dio Amore”, Consolatore, Buono e Provvidente che ama e si prende cura di ciascuno dei suoi figli come fossimo unici al mondo perché ci vuole felici su questa terra ma ancor più vuole portarci a godere con Lui della Vita Eterna.

 

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Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno,

Principio e Fine di tutte le cose.

Creatore e Signore dell’Universo,

io ti adoro nell’abisso del mio nulla

e alla tua Maestà infinita innalzo la mia lode.

 

Ti chiedo umilmente perdono dei miei peccati,

di tutto ciò che nella mia vita fu male davanti a Te

e ha offeso la tua santità e bontà infinita.

 

Ti rendo grazie per tutti i tuoi benefici:

di avermi creato

fatto partecipe del tuo Essere divino;

di avermi fatto cristiano

figlio tuo partecipe della tua vita divina;

di avermi fatto sacerdote,

partecipe del sacerdozio di Gesù, il Figlio tuo diletto;

di avermi chiamato a servirti nell’Opus Dei,

partecipe dell’opera dello Spirito Santo

che nella Chiesa chiama tutti gli uomini alla santità;

e di tanti benefici di grazia e di misericordia

che hanno accompagnato il mio cammino sulla terra.

 

Padre Santo,

in questo giorno che la Chiesa dedica al battesimo di Gesù,

il grande mistero in cui hai rivelato la tua paternità divina

intendo compiere la consacrazione piena e perpetua

di tutto me stesso

a Te mio Creatore e Padre.

 

 

 

 

 

 

Nel ricordo del mio Battesimo,

giorno in cui, guardandomi con infinito amore,

hai detto: “Tu sei mio figlio, oggi ti genero alla mia vita,

e in te pongo la mia dimora”

desidero affidarmi totalmente alla tua Paternità.

 

Ti offro e ti consacro tutto il mio essere:

-       la mia anima con le sue facoltà;

-       l’intelligenza perché nella luce del Tuo Santo Spirito

conosca e penetri sempre più profondamente

il mistero della tua divinità;

-       la volontà perché, unita alla volontà di Gesù, tuo Figlio diletto,

compia sempre ciò che è gradito alla tua Maestà divina;

-       il mio cuore perché, unito al Cuore verginale di Maria,

Madre dolcissima del tuo Figlio,

sappia servire con umiltà e amore la tua Chiesa

e il disegno di salvezza che per essa vai attuando nel mondo;

-       il mio corpo con i suoi sensi,

perché unito al sacrificio eucaristico di Gesù

diventi olocausto di espiazione

per i miei peccati e per quelli di tutti gli uomini;

-       infine ti consacro tutta la mia vita,

tutto il tempo che tu vorrai concedermi

fino al momento in cui potrò dire:

“Nelle tue mani, Padre, affido il mio spirito”.

 

Padre Santo, per i meriti di Gesù, tuo Figlio,

per la grazia dello Spirito Santo,

per l’intercessione di Maria, Madre di misericordia,

di San Giuseppe, di San Josemaria e di tutti i Santi,

ti chiedo di accettare benignamente

questa mia consacrazione alla tua amabilissima Paternità,

e concedimi di entrare un giorno nella Vita eterna

con tutte le persone che ho incontrato nella mia vita

a proclamare le meraviglie della tua infinita misericordia

con tutti gli Angeli del Cielo

per tutti i secoli dei secoli.            

Amen

            Pater, Ave, Gloria….

 

 

 

 

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